Quale minimalista per cominciare (thread 2)
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ringolò
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Re: Quale minimalista per cominciare (thread 2)
Grazie Davide,
me ne sono accorto, purtroppo.
Sulla mia pelle.
Poi .... forse .... a 59 anni cambiar tecnica .... non so se ne val la pena.
Lo volevo fare perchè ne ho sempre una, ma anche così ... non so
me ne sono accorto, purtroppo.
Sulla mia pelle.
Poi .... forse .... a 59 anni cambiar tecnica .... non so se ne val la pena.
Lo volevo fare perchè ne ho sempre una, ma anche così ... non so
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Manolis
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Re: Quale minimalista per cominciare (thread 2)
Posso offrirti la mia esperienza visto che nel 2012 ho proposto questo thread, con la tua stessa domanda come titolo. Avevo appena letto l'articolo dell'evoluzionista di Harvard sulle origini della corsa umana e tecnicamente, per motivi professionali oltrecché personali, mi convinceva e incuriosiva. E poiché citi l'età, ci troviamo, adesso ne ho 60.
Ho cominciato a correre a vent'anni e da allora non ho mai smesso. Naturalmente ed obbligatoriamente con le A3.
Nel 2012 ho cominciato seguendo le istruzioni del Pose che mi piaceva d'istinto, correndo per poche decine di metri sull'erba completamente scalzo e completando qualche chilometro sul terreno con le NB minimus 00. Le A3 eliminate di colpo, nel ripostiglio. Mi ricordo una grande sofferenza psicologica nel costringere a comportarmi come novellino e rinunciando ai lunghi allenamenti per le maratone. Ma ho resistito.
Malgrado la brevità della corsa, i primi 4-5 mesi ho avuto i polpacci di legno, anche dopo molte ore dall'allenamento. Nessun altro problema serio. Ma prestavo la massima attenzione alle minime avvisaglie di stiramenti od altro e prontamente interrompevo per qualche giorno. Ero più "impaurito" di te, vista l'età ed esperienze disastrose, trascurate in passato...
Dopo 5-6 mesi, aumentanto progressivamente la distanza e durata, i dolori ai polpacci sono scomparsi per non presentarsi mai più. Dopo un anno, ho eliminato le NB00 e comprato le FF Bikila per strada e Spyridon per trail, più i piedi scalzi...
Attualmente, seguo il solito allenamento della "FIRST Marathon training" che prevede tre uscite settimanali, corta/ripetute, media e lunga. Una metà dell'allenamento viene eseguita a piedi scalzi e l'altra metà con le FF. Indipendentemente dal terreno. Per la prima volta quest'anno, i tempi a piedi nudi sono risultati di qualche secondo inferiori che con le scarpe. Il massimo chilometraggio su strada scalzo è di 20 km. Dopo aimè inevitabilmente escono bolle. Stranamente non si formano callosità, perchè il terreno esercita un azione abrasiva di lifting. Infatti dopo la corsa le piante sono rosee come di un bambino... La distanza più lunga con le FF è di circa 35 km. Le A3 non so più cosa siano. Rimane il sogno della maratona. Ma ogni cosa a suo tempo.
Per la mia esperienza il metodo Pose si apprende meglio e più velocemente con scarpe a drop 0 o scalzi. Può darsi che per qualcuno non sia così, ma il tacco rialzato impedisce alla punta di toccare terreno un attimo prima. Inoltre provando a correre senza scarpe, non c'è alternativa al Pose che viene spontaneo. Non si può atterrare sul tallone nudo. Fa un male cane, oltre al contracolpo su ginocchia e schiena. Ci si è costretti a fermarsi. Provare per credere.
In questo tempo trascorso, gli incidenti tendinei e muscolari si sono azzerati. Non ci sono stati problemi articolari. Solo una lieve fascite plantare il primo anno, risolta spontaneamente e uno stiramento al collaterale interno del ginocchio, ma quest'ultimo arrampicando, non correndo.
Conclusioni? Non posso tornare più indietro. Non solo, ma ho problemi di disaggio nell'usare scarpe normali durante la vita quotidiana. Scelgo scarpe senza tacco o minimo, ma sento i piedi in trappola ed alcune volte diventa insofferenza. Ma è il prezzo da pagare per vivere nella "civilta". Bastano e avanzano i commenti sorpresi o a volte irritati, nel vedermi correre a piedi nudi o con le FF. Ma chi se ne importa...
Ovviamente questa è la mia esperienza e non è detto che sia universale o trasmissibile. Ho letto commenti di compagni in questo thread, che hanno avuto grossi problemi con la corsa minimalista e sono stati costretti ad interrompere. Giusto così. Il corpo di ciascuno è diverso dall'altro ed anche le sue risposte a differenti sollecitazioni. Perciò vale la regola di una scrupolosa autoosservazione. Ma malgrado ciò che è la "convinzione scientifico/religiosa moderna", il corpo ha enormi e permanenti capacità di mutamento, indipendenti dall'età. Entro certi limiti...
Per parafrasare un mio maestro di filosofia, il barefoot runner ha bisogno di tre qualità: pragmatismo, sobrietà e... palle d'acciaio...
Ho cominciato a correre a vent'anni e da allora non ho mai smesso. Naturalmente ed obbligatoriamente con le A3.
Nel 2012 ho cominciato seguendo le istruzioni del Pose che mi piaceva d'istinto, correndo per poche decine di metri sull'erba completamente scalzo e completando qualche chilometro sul terreno con le NB minimus 00. Le A3 eliminate di colpo, nel ripostiglio. Mi ricordo una grande sofferenza psicologica nel costringere a comportarmi come novellino e rinunciando ai lunghi allenamenti per le maratone. Ma ho resistito.
Malgrado la brevità della corsa, i primi 4-5 mesi ho avuto i polpacci di legno, anche dopo molte ore dall'allenamento. Nessun altro problema serio. Ma prestavo la massima attenzione alle minime avvisaglie di stiramenti od altro e prontamente interrompevo per qualche giorno. Ero più "impaurito" di te, vista l'età ed esperienze disastrose, trascurate in passato...
Dopo 5-6 mesi, aumentanto progressivamente la distanza e durata, i dolori ai polpacci sono scomparsi per non presentarsi mai più. Dopo un anno, ho eliminato le NB00 e comprato le FF Bikila per strada e Spyridon per trail, più i piedi scalzi...
Attualmente, seguo il solito allenamento della "FIRST Marathon training" che prevede tre uscite settimanali, corta/ripetute, media e lunga. Una metà dell'allenamento viene eseguita a piedi scalzi e l'altra metà con le FF. Indipendentemente dal terreno. Per la prima volta quest'anno, i tempi a piedi nudi sono risultati di qualche secondo inferiori che con le scarpe. Il massimo chilometraggio su strada scalzo è di 20 km. Dopo aimè inevitabilmente escono bolle. Stranamente non si formano callosità, perchè il terreno esercita un azione abrasiva di lifting. Infatti dopo la corsa le piante sono rosee come di un bambino... La distanza più lunga con le FF è di circa 35 km. Le A3 non so più cosa siano. Rimane il sogno della maratona. Ma ogni cosa a suo tempo.
Per la mia esperienza il metodo Pose si apprende meglio e più velocemente con scarpe a drop 0 o scalzi. Può darsi che per qualcuno non sia così, ma il tacco rialzato impedisce alla punta di toccare terreno un attimo prima. Inoltre provando a correre senza scarpe, non c'è alternativa al Pose che viene spontaneo. Non si può atterrare sul tallone nudo. Fa un male cane, oltre al contracolpo su ginocchia e schiena. Ci si è costretti a fermarsi. Provare per credere.
In questo tempo trascorso, gli incidenti tendinei e muscolari si sono azzerati. Non ci sono stati problemi articolari. Solo una lieve fascite plantare il primo anno, risolta spontaneamente e uno stiramento al collaterale interno del ginocchio, ma quest'ultimo arrampicando, non correndo.
Conclusioni? Non posso tornare più indietro. Non solo, ma ho problemi di disaggio nell'usare scarpe normali durante la vita quotidiana. Scelgo scarpe senza tacco o minimo, ma sento i piedi in trappola ed alcune volte diventa insofferenza. Ma è il prezzo da pagare per vivere nella "civilta". Bastano e avanzano i commenti sorpresi o a volte irritati, nel vedermi correre a piedi nudi o con le FF. Ma chi se ne importa...
Ovviamente questa è la mia esperienza e non è detto che sia universale o trasmissibile. Ho letto commenti di compagni in questo thread, che hanno avuto grossi problemi con la corsa minimalista e sono stati costretti ad interrompere. Giusto così. Il corpo di ciascuno è diverso dall'altro ed anche le sue risposte a differenti sollecitazioni. Perciò vale la regola di una scrupolosa autoosservazione. Ma malgrado ciò che è la "convinzione scientifico/religiosa moderna", il corpo ha enormi e permanenti capacità di mutamento, indipendenti dall'età. Entro certi limiti...
Per parafrasare un mio maestro di filosofia, il barefoot runner ha bisogno di tre qualità: pragmatismo, sobrietà e... palle d'acciaio...
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ringolò
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Re: Quale minimalista per cominciare (thread 2)
Grazie tante per l'incoraggiamento!
Non mollerò, ma perchè sobrietà?
Un po' di vino e di birra le bevo, poco .. ma astemio no! non riesco
Non mollerò, ma perchè sobrietà?
Un po' di vino e di birra le bevo, poco .. ma astemio no! non riesco
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Manolis
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Re: Quale minimalista per cominciare (thread 2)
Sobrietà non in quel senso! Solo nel non esagerare con la corsa... Un pò di vino e birra ! e che miseria ! Come si fa senza ????
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ringolò
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Re: Quale minimalista per cominciare (thread 2)
Siamo in due a porci questa domanda.
Abbozzo una risposta: non lo so!
Berrò mezzo bicchiere di vino al giorno e una birrozza ogni tanto, ma non ricordo giorni astemi; mezzo bicchiere di birra anche la sera prima delle gare, ecchè cavolo!
Abbozzo una risposta: non lo so!
Berrò mezzo bicchiere di vino al giorno e una birrozza ogni tanto, ma non ricordo giorni astemi; mezzo bicchiere di birra anche la sera prima delle gare, ecchè cavolo!
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richirava
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Re: Quale minimalista per cominciare (thread 2)
Manolis ti stimo, non mollero.... le tue parole adesso le stampo e le appendo
.... vi aggiorno presto
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ringolò
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Re: Quale minimalista per cominciare (thread 2)
Presi sandali da trail Rastro Sumarè: prime impressioni ottime.
Certo .... il problema .... sono io che ho sempre un polpaccio che si contrae (o si stira, non lo so).
Bisogna fare il condizionamento sicuramente, ma è una situazione da provare.
E' verissimo che fa bene alla testa, per ora non ai miei polpacci, ma .... ho pazienza
Certo .... il problema .... sono io che ho sempre un polpaccio che si contrae (o si stira, non lo so).
Bisogna fare il condizionamento sicuramente, ma è una situazione da provare.
E' verissimo che fa bene alla testa, per ora non ai miei polpacci, ma .... ho pazienza
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Manolis
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Re: Quale minimalista per cominciare (thread 2)
Evidentemente i tuoi polpacci hanno bisogno di più tempo. Si dovrebbe poter distinguere tra dolore "buono" e "cattivo. Mi è difficile spiegarlo, è una sensazione. Il primo potrebbe essere descritto come sordo, ovattato, fastidioso ma non invalidante, che consente il movimento e che tende a scemare lentamente col tempo. Non ha bisogno di riposo, anzi migliora con l'allenamento. Il secondo invece è acuto, in intensificazione col movimento, invalidante se insisti e rimane costante o peggiora col tempo. Li, bisogna fermarsi.
I seguenti filmati mi hanno aiutato molto. Lavorano quasi tutti sulla pliometria, termine che indica la forza elastica. Infatti le fibre elastiche sono le prime a lasciarci col passare degli anni... Purtoppo sono quelle e non le fibre muscolari ad assorbire i colpi d'impatto col terreno e farci rimbalzare. La corsa barefoot per sua natura sfrutta molto la pliometria. E in generale i corridori di lunghe distanze, anche giovani, ne hanno poca al contrario degli saltatori.
Va prestata molta attenzione alla tecnica, che deve sfruttare solo il rimbalzo, senza nessuna spinta muscolare, come un pallone di basket. Il numero delle ripetizioni per esercizio è piccolo (5-6) che si interrompe appena si avverte riduzione di rimbalzo. Di solito non si devono superare le tre sedute settimanali.
https://www.youtube.com/watch?v=6Pv-qCj ... 8xj4_lArmK
https://www.youtube.com/watch?v=QsXIxsR ... mK&index=2
https://www.youtube.com/watch?v=fWXoLhA ... mK&index=6
Il seguente gruppo può essere applicato nella quotidianità, prendendo il metrò, scalinate, ecc. Certo, ti guarderanno un pò strano ma il più spesso passi inosservato. Ha il vantaggio di mantenere un allennamento costante, diluito nell'arco della giornata.
https://www.youtube.com/watch?v=0_knoou ... 8xj4_lArmK
Buon divertimento....
I seguenti filmati mi hanno aiutato molto. Lavorano quasi tutti sulla pliometria, termine che indica la forza elastica. Infatti le fibre elastiche sono le prime a lasciarci col passare degli anni... Purtoppo sono quelle e non le fibre muscolari ad assorbire i colpi d'impatto col terreno e farci rimbalzare. La corsa barefoot per sua natura sfrutta molto la pliometria. E in generale i corridori di lunghe distanze, anche giovani, ne hanno poca al contrario degli saltatori.
Va prestata molta attenzione alla tecnica, che deve sfruttare solo il rimbalzo, senza nessuna spinta muscolare, come un pallone di basket. Il numero delle ripetizioni per esercizio è piccolo (5-6) che si interrompe appena si avverte riduzione di rimbalzo. Di solito non si devono superare le tre sedute settimanali.
https://www.youtube.com/watch?v=6Pv-qCj ... 8xj4_lArmK
https://www.youtube.com/watch?v=QsXIxsR ... mK&index=2
https://www.youtube.com/watch?v=fWXoLhA ... mK&index=6
Il seguente gruppo può essere applicato nella quotidianità, prendendo il metrò, scalinate, ecc. Certo, ti guarderanno un pò strano ma il più spesso passi inosservato. Ha il vantaggio di mantenere un allennamento costante, diluito nell'arco della giornata.
https://www.youtube.com/watch?v=0_knoou ... 8xj4_lArmK
Buon divertimento....
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ringolò
- Mezzofondista
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- Iscritto il: 5 set 2015, 8:51
Re: Quale minimalista per cominciare (thread 2)
Grazie mille.
Ho fatto l'ecografia il 17 maggio .... era un piccolo strappo al soleo.
Sono 2 giorni che cammino normalmente.
L'ecografista (un collega, sono medico anch'io e lo conosco da 25 anni) ha detto che erano pochi millimetri, ma .... mi ha dato problemi.
Adesso mi guardo i video.
Grazie ancora
Ho fatto l'ecografia il 17 maggio .... era un piccolo strappo al soleo.
Sono 2 giorni che cammino normalmente.
L'ecografista (un collega, sono medico anch'io e lo conosco da 25 anni) ha detto che erano pochi millimetri, ma .... mi ha dato problemi.
Adesso mi guardo i video.
Grazie ancora
-
Mikk
- Maratoneta
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- Iscritto il: 21 ott 2014, 23:04
Re: Quale minimalista per cominciare (thread 2)
Un consiglio le Merrel Bare Acccess 4 vanno bene per strada, sentiero parco? Sono minimal nel vero senso della parola o quasi, senza ammortizzazione e drop zero giusto? Hanno qualche sostegno o qualcosa di particolare che non le rende minimal?
Grazie.
Grazie.
