Oggi giornata di ferie. Ne ho approfittato per andare a correre sui sentieri del Tuscolo. Visto l'allenamento scarso ho deciso di fare un'uscita a ritmi tranquilli e mi sono portato la macchinetta fotografica per fare qualche scatto.
Ecco qui il resoconto:
14.5 km
690 m di dislivello
1h45' comprese le soste per scattare.
Stamattina purtroppo il cielo era coperto. Questo il panorama dal balcone di casa verso Frascati e il monte Tuscolo
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Sono comunque salito a Frascati e parcheggiato vicino Villa Falconieri
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La salita inizia subito dura su sampietrini, poi sentiero di sottobosco e di nuovo un tratto asfaltato molto ripido. Alla fine, in corrispondenza del monastero di Camaldoli, un altro tratto di sentiero largo ma reso difficile dalle pietre.
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Una deviazione sulla destra mi porta a un km di sentiero in quota che mi permette di sciogliere un po' il passo fino ad arrivare all'area picninc attraversata la quale imbocco l'antica via dei Sepolcri: una strada Romana in basolato che sale da Grottaferrata e così chiamata per la presenza di sepolture di epoca romana. Bellissima...ma scivolosissima in caso di pioggia
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Questo tratto finisce in prossimità della zona archeologica del Tuscolo
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da dove la vista spazia (nei giorni tersi) su Roma, i Castelli Romani, i monti Tuscolani e perfino il mare.
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Da qui in poi correrò sul cosiddetto "sentiero del vulcano". Mi trovo infatti nel complesso vulcanico dei monti Tuscolani, caratterizzato da due serie concentriche di creste: una identifica il "cratere interno", con l'elevazione del monte Cavo riconoscibile per le antenne (in questa foto il monte Cavo è quello coperto dalla nuvola e dai raggi solari che vi filtrano...si può intuire la presenza di un cratere all'interno della cerchia montuosa
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Io sono invece sul filo del Cratere Esterno su cui si elevano il monte Tuscolo, il Salomone e più in là il monte Artemisio, sede di un
trail di 9 km, che divide Velletri dai Pratoni del Vivaro.
Dopo un tratto in quota
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inizia una discesa su single track oggi ben corribile ma reso difficile, nelle stagioni calde, dalla vegetazione. Sullo sfondo si vede la cima del monte Salomone, massima elevazione di questo percorso.
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Dopo la discesa un lungo tratto equamente diviso fra salite e pezzi in quota, oggi molto fangoso. Mi compiaccio della scelta delle Roclite in goretex che mi hanno tenuto i piedi asciutti e garantito un ottimo grip anche nel fango più molle
Ed eccomi alla salita finale per la cima del Salomone. Ammetto di averla percorsa correndo solo un paio di volte. Tutte le altre, come oggi, ho alternato tratti al passo. Fra quattro mesi su questo pendio ci sarà un tripudilo di orchidee selvatiche. (qui si vede il primo ripido tratto, ma dopo il cambio di pendenza continua a "tirare" fino in cima.
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Dalal cima, il monte Tuscolo appare molto più basso
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E qui c'è il pezzo più godurioso di tutto il percorso: la discesa dal versante opposto che offre 2-300 metri di ghiaione su lapillo lavico. Quando è asciutto è abbastanza morbido da farci i salti

...oggi mi limito a correre
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Da qui in poi è tutta discesa, tranne un ultimo richiamino di salita alle pendici del Monte Tuscolo.
Questo di oggi è uno dei miei giri lunghi. Volendo si può accorciare partendo già dal piazzale del Tuscolo anziché da Frascati, riducendo sensibilmente anche il dislivello. Oppure si può allungare introducendo delle digressioni verso Montecompatri, Monteporzio, la cima del Tuscolo. Io sono arrivato a farci 18 km con 800 m di dislivello.
La parte centrale è ben corribile anche con scarpe normali, ma se volete fare le cime e i tratti di single track, le scarpe da
trail sono, secondo me, d'obbligo (giusto l'altro giorno ho incrociato un runner in evidente difficoltà sul fango mentre io passavo tranquillo.
Insomma: niente di estremo, ma una bella mattinata e spero che questo resoconto, anziché tediarvi, possa incuriosirvi, perché il posto merita davvero.

Dico quello che penso, faccio quello che dico.