[ROMA] Che società podistica scegliere?
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maumau1
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fujiko
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Maximax
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Re: [ROMA] Che società podistica scegliere?
Io mi ero segnato con gli happy runner, per velocità di iscrizione e costo contenuto.
Preferirei però rintrare nei confini del GRA
per il 2015
Io abito vicino a Villa Ada e ogni tanto ci vado, anche se corro più su strada, zona centro e ciclabile su lungotevere.
Considerando che farò 2-3 gare l'anno e che non faccio "vita da circolo" preferirei un'associazione che non ti obbliga a fare risultati.
Sto pensando a:
Leprotti
Ramarri
Road Runner
Preferirei però rintrare nei confini del GRA
Io abito vicino a Villa Ada e ogni tanto ci vado, anche se corro più su strada, zona centro e ciclabile su lungotevere.
Considerando che farò 2-3 gare l'anno e che non faccio "vita da circolo" preferirei un'associazione che non ti obbliga a fare risultati.
Sto pensando a:
Leprotti
Ramarri
Road Runner
Chi l'ha detto che le cose fatte "coi piedi" sono fatte male?
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ceres1976
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Re: [ROMA] Che società podistica scegliere?
Per quanto riguarda i costi contenuti, non so i ramarri e i leprotti, ma i RRC, non sono proprio economici...La PODISTICA SOLIDARIETA', il MARATHON CLUB ROMA, e la CATSPORT lo sono....
27-11-2011 21,0975 km TRINO(VC) 1H32MINE52
26-11-2017 34^FIRENZE MARATHON 3H32E07
01-10-2017 XIV TROFEO S.IPPOLITO 40E51
KM 2011:1403 KM 2012:1503 KM 2013:1377 KM 2014: 989 KM 2015:1294 KM 2016: 1657 KM 2017:1851 KM2018:1535
10MARATONE 36HALF 2 SEIORE
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dilar2001
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Re: [ROMA] Che società podistica scegliere?
lasciate perdere noi "Ramarri"...non siamo gente seria: giriamo sempre con la vasellina nel borsone 
Giancarlo - Gdl (182 cm x 80 kg):
5K: 19.46 Race for the Cure 2012
10K: 39.27 Best Woman 2015
HM.: 1.29.48 PE 2016
M.: 3.19.22 Valencia 2015
Nessun rimpianto, nessun lamento, parola d'ordine: COMBATTIMENTO !
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M.: 3.19.22 Valencia 2015
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B G
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Re: [ROMA] Che società podistica scegliere?
Il massimo dell'economicita' e' fare l'iscrizione individuale alla UISP.
BG
I miei PB: 10km 46'23'' (2025); Mezza 1h42' (2019); Maratona 4h07' (2019)
I miei PB: 10km 46'23'' (2025); Mezza 1h42' (2019); Maratona 4h07' (2019)
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Maximax
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Re: [ROMA] Che società podistica scegliere?
Considerando quanto costa poco come sport una 50ina di euro l'anno non sono molto per un'iscrizione.
Chi l'ha detto che le cose fatte "coi piedi" sono fatte male?
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fujiko
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Re: [ROMA] Che società podistica scegliere?
dilar2001 ha scritto:lasciate perdere noi "Ramarri"...non siamo gente seria: giriamo sempre con la vasellina nel borsone
Never complain, never explain.
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maumau1
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adrenalina
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Re: [ROMA] Che società podistica scegliere?
Ari-eccomi qua.
Alla fine non mi sono iscritto da nessuna parte.
Se devo dirla tutta - ora pioveranno critiche e forse insulti - sono deluso da queste realtà sportive
Facile dire "dai alla fine costa poco [diciamo 50 eur circa iscriversi] rispetto ad altri sport". Certo, per andare in palestra, giocare a calcetto/tennis , ecc. si spende di solito ben di più di 50 eur l'anno. Ma stiamo confrontando le pere con le mele, non c'entra nulla!
Se mi iscrivo a nuoto, io ho a disposizione come minimo una piscina e probabilmente anche un istruttore. Similmente per altre attività.
Qua nell'atletica, niente di tutto questo. Si paga, stringi stringi, per essere tesserati e per qualche piccola agevolazione ammninistrativa/logistica in occasione delle gare. Fine. Non si ha accesso ad una struttura esclusiva della società dove allenarsi (un impianto, intendo, di altletica). Non si ha diritto ad un allenatore / preparatore. Non si impara, insomma, come accade tipicamente iscrivendosi a gran parte degli altri sport.
Io da ragazzino ho avuto la fortuna di fare atletica leggera allo Stadio dei Marmi. 3 volte la settimana, con istruttore qualificato che ci seguiva. E non era agonismo. Quindi:
- mi allenavo in gruppo
- mi allenavo in una struttura esclusiva (bellissima tra l'altro) con tanto di pista d'atletica a 8 corsie
- imparavo, ossia venivo istruito
- venivo orientato, ossia l'istruttore cercava di capire dove fossi + portato
Capisco bene le difficoltà di replicare questo modello (tant'è che c'era sicuramente di mezzo il CONI, insomma del "pubblico"), in particolare la difficoltà ad avere non dico certo uno "stadio" ma cmq un'area e relativa struttura di proprietà. Quindi arrivo a capire che nel 99% dei casi ci si allena "fuori" ossia in posti dove possono accedere tutti, spesso aimè anche le macchine (=per strada). Va bene. Ma spesso tuttavia manca anche il resto, e qui non transigo; ecco perché sono deluso. Manca cioè (non sempre, spesso) un preparatore che segue, un istruttore. Nella migliore delle ipotesi può accadere di trovare un compagno di allenamenti, ma così per caso geografico. Spesso infatti neppure ci si allena in posti specifici ad orari specifici. Insomma regna l'anarchia e questo secondo me è tanto facile quanto la società è grande. Ovvio che con 20 mila tesserati, una società avrà una sede che è giusto la sede legale, ma di fatto avrà gente che abita, lavora e corre per tutta la provincia. Sia chiaro, ben venga la libertà di POTER fare come si vuole ed allenarsi per i fatti propri o non partecipare a tot gare, ma non il DOVER fare così.
Quindi se devo essere drasticamente sintetico, vedo un parallelo tra società sportite (di altetica) e.... i sindacati!
Entrambi interessati ad avere quanti più iscritti (leggi, soldi) possibili, entrambi che sbandierano le poche cose che (forse) fanno come incredibili. E basta.
Diciamola tutta: lo schifo parte dalla FIDAL, che grazie al recente interesse di tanti amatori per l'altetica (e lo so bene visto che facevo 'sto sport a fine anni '80 con 1/100 degli attuali praticanti), ha visto ben bene di spremerli sempre di più in termini economici (tessera sempre più cara, certificati sempre + cari soprattutto over 40; gare sempre + care) e creando un cartello dove appunto le società aderiscono "obtorto collo" visto che senza FIDAL fai poco.
Sono ben felice di ricredermi, non sono prevenuto a priori.
Alla fine non mi sono iscritto da nessuna parte.
Se devo dirla tutta - ora pioveranno critiche e forse insulti - sono deluso da queste realtà sportive
Facile dire "dai alla fine costa poco [diciamo 50 eur circa iscriversi] rispetto ad altri sport". Certo, per andare in palestra, giocare a calcetto/tennis , ecc. si spende di solito ben di più di 50 eur l'anno. Ma stiamo confrontando le pere con le mele, non c'entra nulla!
Se mi iscrivo a nuoto, io ho a disposizione come minimo una piscina e probabilmente anche un istruttore. Similmente per altre attività.
Qua nell'atletica, niente di tutto questo. Si paga, stringi stringi, per essere tesserati e per qualche piccola agevolazione ammninistrativa/logistica in occasione delle gare. Fine. Non si ha accesso ad una struttura esclusiva della società dove allenarsi (un impianto, intendo, di altletica). Non si ha diritto ad un allenatore / preparatore. Non si impara, insomma, come accade tipicamente iscrivendosi a gran parte degli altri sport.
Io da ragazzino ho avuto la fortuna di fare atletica leggera allo Stadio dei Marmi. 3 volte la settimana, con istruttore qualificato che ci seguiva. E non era agonismo. Quindi:
- mi allenavo in gruppo
- mi allenavo in una struttura esclusiva (bellissima tra l'altro) con tanto di pista d'atletica a 8 corsie
- imparavo, ossia venivo istruito
- venivo orientato, ossia l'istruttore cercava di capire dove fossi + portato
Capisco bene le difficoltà di replicare questo modello (tant'è che c'era sicuramente di mezzo il CONI, insomma del "pubblico"), in particolare la difficoltà ad avere non dico certo uno "stadio" ma cmq un'area e relativa struttura di proprietà. Quindi arrivo a capire che nel 99% dei casi ci si allena "fuori" ossia in posti dove possono accedere tutti, spesso aimè anche le macchine (=per strada). Va bene. Ma spesso tuttavia manca anche il resto, e qui non transigo; ecco perché sono deluso. Manca cioè (non sempre, spesso) un preparatore che segue, un istruttore. Nella migliore delle ipotesi può accadere di trovare un compagno di allenamenti, ma così per caso geografico. Spesso infatti neppure ci si allena in posti specifici ad orari specifici. Insomma regna l'anarchia e questo secondo me è tanto facile quanto la società è grande. Ovvio che con 20 mila tesserati, una società avrà una sede che è giusto la sede legale, ma di fatto avrà gente che abita, lavora e corre per tutta la provincia. Sia chiaro, ben venga la libertà di POTER fare come si vuole ed allenarsi per i fatti propri o non partecipare a tot gare, ma non il DOVER fare così.
Quindi se devo essere drasticamente sintetico, vedo un parallelo tra società sportite (di altetica) e.... i sindacati!
Diciamola tutta: lo schifo parte dalla FIDAL, che grazie al recente interesse di tanti amatori per l'altetica (e lo so bene visto che facevo 'sto sport a fine anni '80 con 1/100 degli attuali praticanti), ha visto ben bene di spremerli sempre di più in termini economici (tessera sempre più cara, certificati sempre + cari soprattutto over 40; gare sempre + care) e creando un cartello dove appunto le società aderiscono "obtorto collo" visto che senza FIDAL fai poco.
Sono ben felice di ricredermi, non sono prevenuto a priori.
PB 10k: 43'29'' (VolaCiampino 26.3.2017)
PB 21k: 1h41'41'' (RomaOstia 13.3.2016)
PB 21k: 1h41'41'' (RomaOstia 13.3.2016)
