Le storie di corsa della Stanza 21

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MadSeason
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Re: Le storie di corsa della Stanza 21

Messaggio da MadSeason »

Il post di Titti conferma le mie parole.
Leggendo i dati "crudi", ha fatto 21km di medio.

Alla fine si scopre che l'approccio Pink è circa come l'ho descritto io, e che alcuni di noi hanno lo stesso approccio, pur non essendo Pink sulla carta d'identità.
E via di discussione gender ora :mrgreen:
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Mapina
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Re: Le storie di corsa della Stanza 21

Messaggio da Mapina »

Medio = se lo fai per più di 15 km muori direi 4'40'', dovrei provare.
@titti: ho lo stesso dubbio (sul fatto di avere un potenziale cui non riesco poi ad accedere, o qualcosa del genere)
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MadSeason
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Re: Le storie di corsa della Stanza 21

Messaggio da MadSeason »

Il dubbio sul potenziale è composto al 99% dalla testa, che a sua volta fa almeno il 50% dell'esito di una gara.

Secondo me la carenza del cervello maschile sta negli allenamenti. Mentalmente sappiamo che non possiamo andare troppo forte perché ci stanchiamo troppo (notoriamente il maschio è scansafatiche).

Alla fine, il differenziale basso deriva da allenamenti tirati nelle pink
Bark_Psychosis

Re: Le storie di corsa della Stanza 21

Messaggio da Bark_Psychosis »

Mah... secondo me battono la fiacca e basta. COlpa di sta cosa che loro partoriranno con dolore.
Bark_Psychosis

Re: Le storie di corsa della Stanza 21

Messaggio da Bark_Psychosis »

Poi beninteso: se si sta preparando una 10k bisogna considerare che si è velocizzati ma scoperti sul fronte della quantità (mapina), mentre se si è di base maratoneti, si ha la situazione opposta e quindi può darsi che si regga qualcosina di più a un ritmo anche più svelto della CLS (il cd. RMA) per 20km e oltre (titti). Il fatto è che poi però mi correte le mezze come gare a cavolo, non sapendole affrontare in entrambi i casi.
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titti74
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Re: Le storie di corsa della Stanza 21

Messaggio da titti74 »

sono d'accordo con Mad.
No Bark, non è che batto la fiacca in gara. E' che durante l'allenamento mi scatta il " o finisco come dico io o muoio". In gara invece non riesco a soffrire come in allenamento. Lo so, sembra un controsenso ma è così.... Ad alcuni la gara dà quel quid in più, ad altri al massimo il mantenimento della prestazione dell'alllenamento. La testa fa più del 50 %. ti dico un'altra cosa. In quei rari momenti in cui riesco a scollegarmi dalla percezione di me stessa che faccio fatica, il mio ritmo auemnta sensibilmente. Altrimenti la testa rimane inchiodata sul " quanta fatica sto facendo". niente, non riesco a cambiare approccio. (poi non riesco a seguire una tabella, ma quella è un'altra storia)
Chi ha un perché abbastanza forte può superare qualsiasi come
Bark_Psychosis

Re: Le storie di corsa della Stanza 21

Messaggio da Bark_Psychosis »

Sei un caso a sé, perché solitamente si parte dall'assunto contrario. La domanda (anche se temo di sapere la risposta) è: ma quindi perché fai le gare?

Chiudo dicendo che per me un approccio come il vostro è un cane che si morde la coda. Non riesco a catalogare i miei allenamenti --> Non so come affrontare le gare --> o vado troppo piano (mapina) o scoppio (danilo) --> riprendendo gli allenamenti non so che fare --> non riesco a catalogare i miei allenamtni (espresso) --> non so come affrontare le gare (lalozzo) ecc ecc ecc ecc
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titti74
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Re: Le storie di corsa della Stanza 21

Messaggio da titti74 »

Perchè voglio superare questo limite. Perchè non esiste che ( anche se probabilmente ci vorrà del tempo ed un allenamento mentale ) io non riesca ad andare oltre questa cosa. Perchè ( come molti) , cavolo, voglio vedere nei numeri il risultato del mazzo che mi faccio ogni volta che esco in strada.
Chi ha un perché abbastanza forte può superare qualsiasi come
Bark_Psychosis

Re: Le storie di corsa della Stanza 21

Messaggio da Bark_Psychosis »

E quindi perché dai meno in gara che in allenamento? TI scoraggi? Probabilmente allora non hai impostato il giusto passo, perché non ti alleni con metodo e con coscienza... bisogna aver chiaro quando si fa corsa facile, quando si fa un medio e quando si va in corsa veloce. Per la mezza in particolare, serve avere MOLTA confidenza con il fondo medio: ai bei tempi in gara HM avevo la stessa prestazione cardiaca del mio fondo medio... la differenza di passo (7-10" più svelto al km) la faceva il pettorale. Per quello è importante capire qual è il nostro impegno da fondo medio.

In assenza di quanto sopra, la prestazione nella singola gara è un terno al lotto o quasi. Sicuramente arrivi alla fine, ma se non imposti le gare con metodo non puoi praticamente sapere se migliorerai o meno.

Domanda ai preparatori / ex professionisti: è più facile andare bene in mezza maratona con un limitato allenamento specifico per chi si allena sui 10k o per chi si allena sulle maratone?
Ultima modifica di Bark_Psychosis il 12 ott 2015, 12:44, modificato 4 volte in totale.
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Mapina
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Re: Le storie di corsa della Stanza 21

Messaggio da Mapina »

io faccio le gare perché son buoni tutti a dire in allenamento ho fatto questo è quello, io voglio l'ufficialità!
(e le foto e i pacchi gara con tutto quel ciarpame pubblicitario e non ma è come la vita e come una scatola di cioccolatini e non sai mai quel che c'è dentro)

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