Bene, mancano poco più di 3 settimane e iniziano a venirmi le paranoie... ho fatto 3 lunghissimi finora, violando tutte le regole a Rma o poco sotto anziché a Rma+5/+7 (30 km a 6'21", 32 km a 6'20", 35 km a 6'23" + km finale di medio a 5'47"). Domenica è in programma l'ultimo lungo da 30 km.
Paranoia n. 1: vale la pena di provare a correrlo a 6'16" circa (cioè 7" sotto Rma teorico) e vedere come sto alla fine? O meglio rimanere sul ritmo tenuto finora? (N.B. ritmo tenuto incluse 2-3 pause di camminata da 80-100 metri in simulazione dei ristori e almeno un pitstop "per eliminare l'acqua in eccesso".)
Paranoia n. 2: ho seguito (con diversi adattamenti) Massini perché più "soft" per me esordiente e che venivo da un infortunio con 2 mesi di stop. La tabella prevede 30 km a -3 settimane, 21 km a -2 settimane e 14 km a -1 settimana dalla gara. La paranoia viene dalla lettura di Albanesi che sostiene che si ha un deallenamento degli effetti del lunghissimo se passano più di 15/18 giorni tra l'ultimo lunghissimo e la gara. (Lui piazza un bigiornaliero da 21 + 21 progressivi a -2 settimane). È una paranoia inutile o varrebbe la pena di allungare un po' i 21 km e portarli magari a 24/26? (Sì, lo so che la tabella una volta accettata si dovrebbe seguire, ma l'ho detto che è una paranoia da esordiente.

).
Vi ringrazio in anticipo per i vostri pareri.
5k: 23'44" (all. 2022)
HM: 1h51'59" (Cagliari Respira 2021)
30k: 3h00'18" (passaggio Padova 2017)
Maratona: 4h14'26" (Padova 2017)