Io Albanesi non l'ho mai provato, anche se mi piace il personaggio e le sue provocazioni (condivido la sua posizione sulle ultra ad esempio) le sue tabelle mi sembrano davvero troppo per me, in termini di tempo che richiedono.
Se dicessi a mia moglie che faccio 42 kilometri frazionati in due sessioni mattina e sera, mi manda al manicomio. E credo, inoltre, che sessioni come appunto il bigiornaliero siano proprio difficili per noi amatori se non fatti nel modo corretto (un conto è "tirare" un lentino da 10 km un conto un bigiornaliero, se capite cosa intendo).
Le ripetute che propone il Pizzo nel libro Correre Secondo... non sono scherzi e i ritmi piuttosto sostenuti. Anche qua, il podista dev'essere in grado di conoscersi e sapersi gestire al meglio per non incappare in problemi. Parlo ovviamente per un amatore "mezza sega" come me oltretutto costretto per questioni geografiche a allenarsi quasi sempre su collinare. Quello che dice Landhard è giustissimo, in effetti, se non si hanno le conoscenze adatte bisogna davvero affidarsi anima e core a quello che dicono Albanesi o Pizzolato o Massini etc.... Ma non sempre quello che loro dicono è adatto ai casi specifici, e qua sorgono i problemi. Per questo sono contento di essere seguito da coach che conosco personalmente.
@Landhard, oh, ma sbaglio o gli ultimi tuoi allenamenti segnalano un'ottima forma? Complimenti!
