non ho letto il libro di speciani ma il tuo percorso interiore è proprio lo stesso che ho fatto iostevec76 ha scritto:Da quando ho letto il libro di Speciani, il mio rapporto con la corsa è cambiato radicalmente: il concetto del "qui ed ora" è un qualcosa che mi è entrato dentro e che ha cambiato radicalmente il mio modo di "pensare" mentre corro.Daniela.a ha scritto:Mi ha sempre incuriosita ma non lo conosco... Però ora mi piacerebbe capire come si relaziona alla corsa, chissà se trovo il libro di Speciani in biblio.
A dire il vero, dopo quasi un anno, questo genere di approccio mentale lo utilizzo anche nella vita normale, quella di tutti i giorni.
Mi sento molto cambiato da un anno a questa parte. Cambiato nei modi di pensare, di agire, di meditare.
Non so se il motivo principale sia quello di aver letto il libro ed essermi appassionato a questo genere di filosofia/modo di vivere. So solo che dentro di me è cambiato qualcosa. Con un "click", un interruttore che si è acceso e che non si è più spento.
Nella corsa, la cosa mi ha portato in pochissimi mesi a raggiungere traguardi che, fino a gennaio di quest'anno, mi sembravano utopie (mazo 2011, prima mezza finita in 2:06 MORTO, disfatto..... domenica scorsa, allenamento normalissimo, 22km in 1:46, fresco come una rosa, pulito e tranquillissimo!).
Non è solo una questione di prestazioni. E' soprattutto una questione di approccio mentale, di modo di pensare che adotti mentre corri e che, incredibilmente per noi occidentali, cambia radicalmente il tuo livello di "sofferenza", di sopportazione, di prestazione.
Quando mio suocero, che ha iniziato questo genere di letture già 15 anni fa, me lo raccontava non ci credevo. Pensavo, da occidentale convito e miope, che le prestazioni sono prestazioni, che il cronometro è il cornometro, che un minuto è fatto di 60 secondi e che quindi il tempo o la mia condizione fisica non poteva mai dipendere da quello che pensavo.
Niente di più sbagliato.
Ma questo l'ho capito col tempo, provandolo su me stesso e, soprattutto, mettendo da parte, ogni giorno di più, la mia supponenza/arroganza tipica dell'occidentale miope....
è per questo che mi era venuta la curiosità di farvi questa domanda
penso davvero che la corsa sia l'unico sport al mondo che permette di avere un contatto intimo con se stessi... che valorizza il tempo e lo scorrere del tempo... che ti permette di meditare pur muovendoti... che ti consente di vivere per alcuni minuti o ore in una dimensione alternativa...e che ti dona pura felicità...incontaminata e indipendente da qualunque cosa se non da se stessi
anche io sono molto cambiata da quando corro, ero alla ricerca un cambiamento fisico e invece ho ottenuto un cambiamento mentale, molto molto più importante
solo da quando corro riesco a vivere il presente e a sentirmi felice...
grazie a tutti per le risposte
