L'appuntamento con il mio collega e' fissato per le 5 per prendere un taxi insieme e raggiungere la zona di arrivo della maratona dove partono gli autobus dell'organizzazione che portano gli atleti alla partenza di maratona e mezza-maratona. Saliamo sull'autobus verso le 5.20, ci mettiamo una maglia a maniche lunghe (indispensabile sui mezzi pubblici di Rio, l'aria condizionata e' gelida). Dopo un'ora di viaggio arriviamo a Barra (quartiere a ovest di Rio dove sorge il parco olimpico) al sorgere del sole. Il cielo e' limpido e il termometro alle sei e mezza segna gia' 21 gradi. Ci sara' da fare i conti con il caldo. Ci prepariamo con calma, ci mettiamo in fila per i bagni e andiamo a depositare le sacche negli autobus adibiti a consegna bagagli. Alle 7 in punto c'e' la partenza dell'elite femminile (una quindicina di participanti) e dei diversamente abili. Guardiamo lo start e poi ci mettiamo in fila nella zona di partenza. Non ci sono gabbie, ne pacers, si parte tutti insieme alle 7.30 dietro la ventina di partecipanti alla gare elite maschile (il vincitore per la cronaca e' un keniano in 2h17m05s).
I primi 21 km sono lungo la spiaggia di Barra, un lungo rettilineo fino alla partenza della mezza maratona. Abbiamo il mare con le onde a destra, la vegetazione e i grandi palazzi costruiti negli ultimi 10-15 anni a sinistra e il sole di fronte a noi.
Ogni due-tre chilometri c'e' un ristoro con acqua o gatorade, nient'altro (unico ristoro con banane e arance al 35esimo).
Arrivo alla mezza maratona in 1h54. In linea con l'obiettivo di fare meno di quattro ore... forse col senno di poi avrei potuto partire piu' tranquillo.
Tra il km 21 e il km 30 ci sono: un paio di salite (la seconda di un chilometro e' abbastanza impegnativa), due tunnel con un po' di musica e probabilemente il passaggio piu' bello della maratona: un viadotto a picco sul mare...
Tra salite e discese il ginocchio sinistro inizia a fare un po' male e le gambe si contraggono un po'. Ma siamo al 31esimo, all'inizio della spiaggia di Ipanema e al 34esimo mi aspettano mia moglie, le mie due bambine e i miei genitori che sono venuti a trovarci. Riesco a mantenere il mio ritmo e l'emozione di vederli mi da la carica per i chilometri che seguono. Al 37esimo pero' comincio ad avvertire crampi ad entrambe le gambe. Decido di fermarmi al ristoro e di bere un paio di bicchieri d'acqua camminando. Poco dopo riparto ma al 39esimo le mie gambe sono super-contratte e ad ogni passo l'allarme crampi aumenta. Forse avrei dovuto cercare di trotterellare fino al traguardo e invece decido di camminare. A quel punto nonostante il tifo del pubblico (finalmente presente dal 30esimo in poi) non riesco piu' a ricominciare a correre. Vedo passare il mio collega che pensavo fosse davanti a me. Lui riesce ad accennare una corsetta e ci diamo appuntamento dopo il traguardo dove arrivo in 4h08m.
E' la terza maratona, la seconda quest'anno dopo Parigi ad inizio Aprile. A tutti i ristori, ho cercato di bere sempre e molto ma forse non abbastanza per il caldo di ieri (all'arrivo c'erano 27 gradi). La disidratazione dev'essere stata una componente importante per i crampi del finale.
Ieri mentre correvo mi dicevo che non l'avrei piu' rifatta la maratona di Rio... stamattina la voglia di prendersi una piccola rivincita e' gia piu' forte e visto che le iscrizioni per il 18 giugno 2017 sono aperte e visto che il prossimo anno dovrei essere ancora qui quindi...
qualche appunto organizzativo:
Se amate le maratone partecipate con molto pubblico e animazione i primi 30km di Rio vi deluderanno molto.
Per lunghi tratti inoltre si corre con le macchine di fianco, mi sarei aspettato che chiudessero le strade ma non e' stato cosi.
Se volete fare una bella vacanza in Brasile e unirci anche l'aspetto podistico potete anche farci un pensierino...
per chi volesse vedere meglio il percorso:
https://www.strava.com/activities/59210 ... 4e2532a395