nuova concezione
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Re: nuova concezione
Interessante, ma ci andrei molto cauto a tirare delle conclusioni. Più che parlare di scarpe rivoluzionarie, secondo me il discorso andrebbe spostato su tecnica di corsa e biomeccanica del gesto. Di recente ho visto correre da vicino la più piccola delle sorelle Dibaba: Birehane di soli 17 anni. E sono rimasto impressionato dalla sua corsa leggerissima, quasi non toccasse il terreno neanche al ritmo lento del riscaldamento. Mi è sembrato ovvio che in quelle condizioni sia estremamente difficile farsi male, qualsiasi scarpa si calzi. Il caso diametralmente opposto è quello di tanti atleti amatori, che iniziano a correre in età avanzata, senza averlo mai fatto neanche da piccoli, senza nessuna preparazione, con una condizione fisica precaria, magari in sovrappeso....Avete voglia di discutere se è meglio il primo appoggio di tallone o metatarso, chirunning, scarpe miracolose e compagnia bella, quando in queste condizioni è perfino troppo scontato incorrere in infortuni.
Ultima modifica di wmic il 17 ago 2010, 16:38, modificato 1 volta in totale.
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Re: nuova concezione
Secondo me hai centrato il problema in pieno.wmic ha scritto:Interessante, ma ci andrei molto cauto a tirare delle conclusioni. Più che parlare di scarpe rivoluzionarie, secondo me il discorso andrebbe spostato su tecnica di corsa e biomeccanica del gesto. Di recente ho visto correre da vicino la più piccola delle sorelle Dibaba: Birehane di soli 17 anni. E sono rimasto impressionato dalla sua corsa leggerissima, quasi non toccasse il terreno neanche al ritmo lento del riscaldamento. Mi è sembrato ovvio che in quelle condizioni sia estremamente difficile farsi male, qualsiasi scarpa si calzi. Il caso diametralmente opposto è quello di tanti atleti amatori, che iniziano a correre in età avanzata, senza averlo mai fatto neanche da piccoli, senza nessuna preparazione, con una condizione fisica precaria, magari in sovrappeso....Avete voglia di discutere se è meglio il primo appoggio di tallone o metatarso, chirunning e compagnia bella, quando in queste condizioni è perfino troppo scontato incorrere in infortuni.
E' abbastanza assurdo cercare la scarpa miracolosa che sia in grado di sopperire alle nostre carenze tecniche e biomeccaniche.
Una volta lessi un'articolo interessante di un ex maratoneta inglese di livello olimpico negli anni 60/70 diventato poi allenatore, in pratica accusava i moderni produttori di scarpe da running di "volersi sostituire a Dio" perche' lui ci avrebbe creati per correre in un certo modo, mentre i produttori insistono a costruire scarpe che fatte per correre in un'altra maniera (peraltro sbagliata)... Forse un po' esagerato, ma qualche spunto sul quale riflettere, a mio modesto parere, c'e' sicuramente.
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Re: nuova concezione
non è esagerato...ha ragione secondo me. Oggi le scarpe, specialmente quelle più ammortizzate, non danno il minimo contatto col terreno, non ti spingono a usare avampiede e dita, sono concepite per la corsa "pesante". Fortunatamente ci sono anche i modelli più leggeri in cui questo problema è limitato.lele 71 ha scritto:Secondo me hai centrato il problema in pieno.wmic ha scritto:Interessante, ma ci andrei molto cauto a tirare delle conclusioni. Più che parlare di scarpe rivoluzionarie, secondo me il discorso andrebbe spostato su tecnica di corsa e biomeccanica del gesto. Di recente ho visto correre da vicino la più piccola delle sorelle Dibaba: Birehane di soli 17 anni. E sono rimasto impressionato dalla sua corsa leggerissima, quasi non toccasse il terreno neanche al ritmo lento del riscaldamento. Mi è sembrato ovvio che in quelle condizioni sia estremamente difficile farsi male, qualsiasi scarpa si calzi. Il caso diametralmente opposto è quello di tanti atleti amatori, che iniziano a correre in età avanzata, senza averlo mai fatto neanche da piccoli, senza nessuna preparazione, con una condizione fisica precaria, magari in sovrappeso....Avete voglia di discutere se è meglio il primo appoggio di tallone o metatarso, chirunning e compagnia bella, quando in queste condizioni è perfino troppo scontato incorrere in infortuni.
E' abbastanza assurdo cercare la scarpa miracolosa che sia in grado di sopperire alle nostre carenze tecniche e biomeccaniche.
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Il piacere del sorpasso dell'avversario è un'ascesa paradisiaca, ci si libera dei peccati e si fugge dall'inferno delle retrovie.
http://corroconmestesso.blogspot.com/
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Re: nuova concezione
aka399 ha scritto:pareri al riguardo?
io penso che mi scasserei i talloni alla prima uscita
http://www.youtube.com/watch?v=KZIfgIPv ... r_embedded

Tra l'altro a vedere così, mi sembra che il concetto sia simile al sistema usato nelle nuove scarpe Karhu forward, con il tallone decisamente più alto rispetto all'avampiede in modo da proiettare in avanti il movimento prodotto dalla corsa...
http://karhu.com/home.php
3k (Alba 15'): 10'30''55
5k (Saluzzo 15'): 18'28"
10k (Tuttadritta 14'): 38'08"
21k (Valencia WHM 18'): 1h25'08"
30k (Cortina-Dobbiaco 14'): 2h10'48''
Maratona (Turin Marathon 10'): 4h00'18"
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Re: nuova concezione
quanto prima, pur di insegnarci a usare l'avampiede, ci costringeranno a correre coi tacchi o le zeppe 

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Re: nuova concezione
dario88 ha scritto:quanto prima, pur di insegnarci a usare l'avampiede, ci costringeranno a correre coi tacchi o le zeppe




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