Premetto che stavo (disperatamente) cercando una scarpa da lenti e allenamenti lunghi che andasse a sostituire le Saucony Triumph 20/21 (4 paia e circa 3000 km percorsi insieme negli ultimi 2 anni), per me complessivamente le migliori A3 max cushion di sempre, seppur qualche difettino l'avessero anch'esse.
Volevo quindi una scarpa MOLTO ammortizzata, comoda e possibilmente morbida e leggera, e con una buona attitudine anche al ritmo medio/maratona. Ah, pure con una calzata precisa ma che non creasse fastidio alle dita o vesciche. Insomma, volevo la botte piena e la moglie ubriaca. :-p)
Forse è per quello che per 2 anni non ho trovato una sostituta adeguata alle due versioni consecutive di Triumph (quasi uguali fra loro): aspettative decisamente alte.
In generale trovo che quasi tutte le scarpe da allenamento lento e lungo (la vecchia categoria A3, per intenderci) sul mercato siano o eccessivamente strutturate e dure (in pratica per runners pesanti e lenti e con problemi di stabilità) o poco ammortizzate (per spessori insufficienti e/o schiume d'intersuola che in pratica sono ancora la vecchia EVA ribattezzata con nomi sempre più stucchevoli).
La Novablast 5 è una vera Max Cushion (41,5 mm di spessore al tallone, 33,5 mm sotto il metatarso) ma col peso quasi di una A2 (255 gr nel mio US 9,5).
E la nuova intersuola in FF Blast Max è sicuramente migliore di quelle delle Novablast precedenti, più elastica (ricorda in questo la prima Novablast, la più reattiva di tutte) e soffice in appoggio. Non è una intersuola in cui si affonda, e non è ipermorbida come quella della Nike Invincible 1 e 2, ma è indubbiamente soft, molto gradevole e confortevole.
Mi sono trovato davvero bene sia a ritmo lento (4'50"/5'10" per 8 km) che a ritmo maratona (4'15"/km per 10 km).
La calzata mi è piaciuta molto, ed è stata la sorpresa maggiore perchè di solito con Asics ho sempre problemi di taglia e/o di vesciche: invece la tomaia della Novablast 5 è stata mirabilmente disegnata e le dimensioni sono calibrate per offrire comfort ma anche bella tenuta del piede: per me questa è davvero una True to Size.
Insomma, la ricetta moderna della scarpa dagli alti spessori ma con peso contenuto grazie a materiali nobili d'intersuola e all'eliminazione di inutili rinforzi/imbottiture resta sempre vincente (per me la migliore in assoluto), e questa Novablast 5 offre forse la migliore interpretazione.
L'ho sentita protettiva, abbastanza agile nonostante le dimensioni importanti, indubbiamente comoda.
Migliore anche della sorellona Superblast 2, che costa 70 euro in più ma non offre davvero nulla di più della Novablast 5.
Una recensione definitiva si può fare dopo averci corso ALMENO 100 km (a vari ritmi e in vari contesti), ma mi sbilancio a dire che la Novablast 5 ha tutto per ergersi a riferimento assoluto 2024/2025 del comparto "scarpe max cushion per allenamenti vari"; tutti i marchi dovranno confrontare i loro modelli con la Novablast 5, e credo che ben pochi ne saranno all'altezza. Ma questo lo vedremo. Produttori, sorprendetemi!
Ah, un difetto ce l'ha, eh! Non tiene un c@zzo sulla brina. In generale il grip delle suole Asics è modesto su bagnato, brina e fogliame umido, e questa bimba ha il vizio di famiglia.

