CONSIGLIO A2 DS TRAINER RITMO SOPRA IL 4.30 RUNNER LEGGERO

Commenti e discussioni sulle scarpe da running

Moderatori: fujiko, gambacorta, d1ego

Avatar utente
madeinjapan
Guru
Messaggi: 4658
Iscritto il: 6 nov 2009, 11:50
Località: "Zona" Gallarate (VA)

Re: CONSIGLIO A2 DS TRAINER RITMO SOPRA IL 4.30 RUNNER LEGGE

Messaggio da madeinjapan »

lele 71 ha scritto: Con le A2 supportate tipo noosa e DS trainer (il modello vecchio) ho avuto un principio di peritendinite sul piede che tende a pronare maggiormente (il destro), causato dall'abuso di queste scarpe.
Metterle ai piedi e correrci era (ed e' ancora) una sensazione splendida, quasi di liberazione perche' la scarpa morbida e flessibile penso piacia a tutti, altro discorso e' iniziare a macinarci kilometri a ritmi per i quali non sono state progettate e se ci aggiungiamo un difetto dell'appoggio vuol dire rischiare seriamente un infortunio nel giro di un paio di mesi.
Questa naturalmente e' stata la mia personale esperienza ed il modo in cui ha reagito il mio corpo, non intendo certo generalizzare la cosa.
E' normale infortunarsi se si corre con delle A2 senza avere le caratteristiche adatte per farlo. Ed in ogni caso non bisogna mai abusare di questo tipo di scarpe.
Per come la vedo io le A2 vanno usate in gara e al limite negli allenamenti più impoegnativi, tipo ripetute o corto veloce, ma solo se il volume di km non è molto alto e se i ritmi sono < 4'00''/km.
Ti faccio un esempio domenica ho corso (solo il riscaldamento :wink: :hail: ) con un atleta della mia società che viaggia forte e potrebbe permettersi delle A2 anche molto leggere. Lui di solito le ripetute le corre con le A2 anche il corto veloce, domenica ha fatto un medio di 12 km che con il riscaldamento sono diventati 17 (il medio l'ha corso a 3'38'' :hail: :hail: :hail: ) ai piedi aveva delle Nike Vomero (A3) perchè il volume di km era piuttosto alto e ha privilegiato la protezione.
Questo anche per dire che per andare forte non c'è bisogno della scarpa performante :wink:
Il dolore è il modo con cui il corpo si sbarazza della debolezza (Dean Karnazes)

Torna a “Scarpe”