[Diario] SEMI SERIO DI UN EX ATLETA II IL VIAGGIO CONTINUA
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simonerun
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Re: [Diario] SEMI SERIO DI UN EX ATLETA II IL VIAGGIO CONTINUA
Grande Alberto!
Ho visto che te la sei cavata bene all'Urban Trail! Purtroppo sabato sera non c'è stato modo di vederti prima della partanza, causa diluvio me ne sono rimasto riparato nell'androne di un palazzo fino a 5 minuti dal via.....Bella gara la notturna, anche se per me la scelta di scarpe sbagliate e il cappello con tesa zuppo d'acqua e appesantito dalla frontale che mi poggiava sugli occhiali da vista, mi hanno un po' condizionato in negativo.....comunque tanto di più non avrei saputo fare anche in condizioni ottimali.
Ho visto che te la sei cavata bene all'Urban Trail! Purtroppo sabato sera non c'è stato modo di vederti prima della partanza, causa diluvio me ne sono rimasto riparato nell'androne di un palazzo fino a 5 minuti dal via.....Bella gara la notturna, anche se per me la scelta di scarpe sbagliate e il cappello con tesa zuppo d'acqua e appesantito dalla frontale che mi poggiava sugli occhiali da vista, mi hanno un po' condizionato in negativo.....comunque tanto di più non avrei saputo fare anche in condizioni ottimali.
5 x 42 strada - 2 x 42 trail
Pistoia Abetone'22- Passatore'22- GTC55 '24- Malatrà '24
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mb70
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Re: [Diario] SEMI SERIO DI UN EX ATLETA II IL VIAGGIO CONTINUA
E vai! Mi sei di incoraggiamento perché il 19 la società mi ha "invitato" al campionato regionale master di cross....
9/2014 10K 50'51"
10/2014 Mezza di Arezzo 1h53'53''
10/2015 Munchen Marathon 4h46''
08/2018 ricostruzione lca
10/2019 5k 24'28"
Meglio correre il rischio di non farcela che rimpiangere di non aver avuto il coraggio
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Bussino71
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Re: [Diario] SEMI SERIO DI UN EX ATLETA II IL VIAGGIO CONTINUA
Simone mi spiace non averti visto ma come hai fatto notare la pioggia ha condizionato il pre-gara
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Bussino71
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Re: [Diario] SEMI SERIO DI UN EX ATLETA II IL VIAGGIO CONTINUA
mb70 buon divertimento
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Fred_y
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Re: [Diario] SEMI SERIO DI UN EX ATLETA II IL VIAGGIO CONTINUA
Grande ritorno al cross bussino!A me tocca domenica 
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Bussino71
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Re: [Diario] SEMI SERIO DI UN EX ATLETA II IL VIAGGIO CONTINUA
grande ritorno sono parolone, diciamo che sono tornato ora guarderò di fare anche qualche allenamento decente per non fare figure cacine nelle gare più corte e veloci
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Moran
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Re: [Diario] SEMI SERIO DI UN EX ATLETA II IL VIAGGIO CONTINUA
Altro bel racconto, grazie. 
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30k: 3h00'18" (passaggio Padova 2017)
Maratona: 4h14'26" (Padova 2017)
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Bussino71
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Re: [Diario] SEMI SERIO DI UN EX ATLETA II IL VIAGGIO CONTINUA

Non sono certo una persona che tutte le domeniche prende e va a gareggiare, soprattutto per via di mille impegni a cui devo fare fronte, ma per puro caso il fine settimana successivo al mio ritorno nei cross, ho il primo vero (si fa per dire essendo un urban) trail di allenamento in vista di fine aprile.
Sinceramente la voglia non è che sia proprio all'apice anzi molto più vicina al pedice, ma volente o nolente questa gara mi serve, devo mettere km e l'occasione di metterne 60 in due giorni nelle gambe è comunque un'idea che mi stuzzica. Il sabato mattina passo a ritirare il pettorale, saluto alcuni amici che era un po' di tempo che non vedevo e torno a casa dopo aver fatto una bella chiacchierata con Giuseppe Taras, uno degli atleti che sto allenando.
Nel pomeriggio provo a riposarmi un po' ma tra la piscina di mia figlia e mille beghe il riposo non è certo stato il massimo, per di più la pioggia è diverse ore che la fa da padrona e sta contribuendo ad allontanare le mie velleità sportive. Comunque sia decido di preparami butto la roba in borsa e mi dirigo alla partenza di questo fantomatico FUT (FIRENZE URBAN TRAIL) arrivo abbastanza presto, tolti i volontari ci sono pochissime persone. La voglia di correre non arriva proprio almeno fino a quando la musica scatena sul palco questo personaggio (ho trovato solo una foto del giorno dopo accanto a Fulvio Massini) che inizia a ballare tutte le canzoni anni '80 che vengono trasmesse prima della gara

E' talmente preso da quello che fa, che mi muove una risata sincera liberatoria di quelle che allontanano tutti i cattivi pensieri, così miracolosamente arriva la voglia di fare la gara.
Vado a cambiarmi, qui trovo il mio atleta e tante altre persone che conosco, sono sinceramente convinto che non riuscirò a tirar fuori una prestazione degna di nota, ma comunque sia proverò a far girare le gambe.
La frazione in notturna parte alle ore 21, 13km e 300 metri di dislivello per un percorso nervoso e aimè molto bagnato, mentre aspettiamo che la gara prenda il via ci ripariamo sotto le terrazze nei gadzebo dei ristornati, ma sicuramente non facciamo riscaldamento (ed è una bella cazzata, con un percorso così corto e veloce).
Ci spostiamo sotto l'arco di partenza, do le ultime raccomandazioni al mio atleta dicendogli di non farsi problemi e di aprire il gas, dopo di chè è battaglia....
La partenza non è abbastanza stretta due curve ad angolo retto in 50 metri limitano le velleità di partenza sprint soprattutto per quelli che come me sono partiti nelle retrovie, inizio a far girare le gambe ma la mancanza di riscaldamento e la pioggia battente aggiunto alla mia bronchite che non mi permette di respirare liberamente, mi mandano subito fuori regime.
Piazza Signoria, gli Uffizi, Ponte Vecchio scorrono via veloci, mentre stiamo arrivando in Piazza Pitti, mi ripeto che devo controllarmi che devo stare attento a non cuocermi le gambe, inzia la salita all'interno del giardino di Boboli dove troviamo i primi tratti di sterrato, reso abbastanza pesante dalla pioggia battente, sento decisamente l'affanno nella respirazione così alla prima salita vera rallento il mio passo, e a 50 metri dallo scollinare decido di camminare. Penso ecco ci siamo sarà una prestazione penosa, in realtà comincio a stabilizzarmi, la respirazione affannosa inizia a regolarizzarzi quando usciamo dal Forte belvedere prendo un ritmo bello regolare e le persone davanti non allungano più, anzi sono io che inizio a sentirmi meglio, inizio a spingere il percorso è in leggero falsopiano in discesa e questo mi aiuta rompere il fiato, raggiungo luca inizia una lunga discesa che ci porterà al punto più duro del percorso notturno la salita dell'ertacanina, quando arrivo ai piedi della salita mi aspetto di andare in crisi invece le gambe girano la salita riesco ad affrontarla correndo, senza forzare ma con passo regolare supero diverse persone, segnali positivi in gare che era tanto che non registravo, sono quasi alla fine della salita, sento le gambe calare di ritmo così decido di camminare e dar loro il giusto riposo. Ecco scolliniamo riprendo la mia corsa, siamo a metà gare e mi sento decisamente bene, saliamo le scale di San Miniato so che ci sarà ancora una sola vera salita per il resto devo solo pensare a spingere, trovo simone di servizio che mi incita e mi dice che non credeva di vedermi così presto, sinceramente non mi sto rendendo conto del passo che sto tendo, ma sento che sto bene, faccio a tre alla volta in discesa le scale di San Miniato, spingo nella salitella laterale ed affronto deciso il tratto sterrato, ottima è stata la scelta di utilizzare le scarpe della Salomon da urban trail, il loro fondo è perfetto perché miscela perfettamente grip in tenuta e si rivela ottimo in asfalto bagnato. Ecco la discesa che ci porterà ai piedi di piazzale michelangelo, poi lungo un tratto di sentiero ecco che affrontiamo la salita che ci porterà nella più bella terrazza del mondo Piazzale Michelangelo sotto di noi si stacca La Bellezza Unica di Firenze, da qui attraverso una scalinata torniamo nella zona di Porta San Niccolò mi lancio per le scale come se non ci fosse un domani, ma le gambe vanno e mi sento decisamente bene, eccoci ultima salita 300 metri che affrontro deciso ma controllato, poi giù verso ponte vecchio, qualche deviazione tra i borghi di Firenze e poi lui Ponte Vecchio lo attraverso deciso passiamo dietro i Georgofili luogo della strage mafiosa del '93 il fotografo è pronto ad immortalarmi

La pioggia oramai è solo un ricordo, io passo veloce accanto a Palazzo Vecchio, via dei Neri ed eccomi entrare in Santa Croce la mia fatica per stasera è finita e sinceramente non pensavo che sarei riuscito a tenere questo ritmo, chiudo la mia fatica in 1h4'54" mica nulla di eccezionale, ma decisamente un ottima prova personale.


Torno a casa, mi infilo a letto ma tra l'adrenalina e mia figlia che ha le coliche, non posso certo dire di aver recuperato molte energie, mi alzo con un forte mal di testa da stanchezza, con calma vado al bar e faccio colazione, tra un ora parte la seconda parte della FUT e devo ancora decidere se farlo ad un passo regolare o provare a tirare la prima parte fino a quando le gambe reggeranno, intanto mi sposto in Piazza Santa Croce poi deciderò...
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simonerun
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Re: [Diario] SEMI SERIO DI UN EX ATLETA II IL VIAGGIO CONTINUA
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Bussino71
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Re: [Diario] SEMI SERIO DI UN EX ATLETA II IL VIAGGIO CONTINUA
Mi avvio in piazza Santa Croce, con in testa un unico dubbio che tra l'altro mi porto dietro già da qualche settimana. Provo a tenere un ritmo sostenuto per 30km e poi provo a trascinarmi fino alla fine, oppure tengo un ritmo costante del 6 al km?
Al momento la scelta sta ricadendo sul passo costante a 6 al km e sono sicuro che questo ritmo possa regalare qualche soddisfazione, ma appena sono in zona partenza decido che proverò a fare la gara con Beppe Taras, un vero cavallo che da 3 mesi a questa parte sto allenando. Beppe so che può tenere tranquillamente dei buoni ritmi, la l'ordine che gli ho dato è quello di controllarsi per i primi 25/30 km e poi dare quello che si sente nel motore.
La gara parte e per i primi 6/7 km ricalca quasi integralmente il percorso della sera prima. Cosi appena entriamo in Piazza Signoria le urla di incitamento salgono alte nel celo plumbeo di Firenze, per fortuna non piove ed è già una gran cosa. Beppe morde il freno è abituato a dare tutto sin dall'inizio, quindi il mio imperativo di rallentare lo costringe a continui leggeri rallentamenti, attraversiamo subito Ponte Vecchio

ed entriamo nel Giardino di Boboli, e come per la sera prima decido di camminare il tratto finale della salita presente all'interno del Parco, Beppe allunga ma nel giro di 100 metri lo riprendo. Il nostro ritmo è regolare e non crea problemi, rifacciamo la salita dell'ertacanina e come per la sera prima la corro quasi tutta, tranne l'ultimo tratto per non affaticare le gambe, purtroppo non ho veri lunghi e quindi devo gestirmi anche se il passo è decisamente più veloce del previsto. Arrivati al Piazzale Michelangelo scendiamo lungo il vialone per poi attraversare l'Arno e scendere sul suo argine per il primo tratto lungo vero di sterrato. Il fondo è pesante per la pioggia del giorno prima, ma riesco a gestire il ritmo sia mia che di Beppe, l'organizzazione tanto per togliere la monotonia del percorso decide di farci risalire sulla strada per poi ridiscendere dopo 200m sul greto del fiume,

dopo aver attraversato nuovamente il fiume entriamo nel parco dell'Albereta, una volta era un parco bellissimo ma due anni fa' in pieno agosto si abbatté sulla parte sud della città un vero uragano tanto che nel solo parco dell'Albereta (il nome dice tutto) caddero oltre 140 alberi. Mentre corriamo chiedo a Beppe "secondo te a quanto stiamo andando?" lui mi risponde sui 5'40 al km io gli dico guarda secondo me stiamo andando a 5'20 ora verifichiamo nei prossimi due km... come sempre sono preciso infatti passiamo in 5'20 e 5'19 gli ultimi due km. Sapere a quanto vai ma sentirlo nelle gambe è fondamentale nel gestire le proprie energie spiego al mio atleta.
Stiamo uscendo da Firenze, ora inizierà la parte più dura del percorso, al km 13 ecco il primo dei 4 ristori, mi limito a riempire la borraccia e prendo uno dei miei gel. Quando attacchiamo la prima vera salita il suunto mi dice che fino a quel momento la nostra media è stata quella del 5'25 al km. La prima lunga salita non è così impegnativa la corriamo praticamente tutta tranne un paio di tratti ma solo per scelta di entrambi non certo perché il percorso di oggi richieda di camminare in salita. Questa zona è stupenda i sali scendi aprono scorci incredibili sulla città di Firenze. Sto decisamente bene non credevo anche se mi rendo conto che le sto tendo un ritmo che mi sta bruciando diverse energie. Superiamo Mau Scilla dopo aver fatto un paio di km con lui proprio nel momento in cui attacchiamo il primo vero sentiero della gara, saluto Maurizio dicendogli tanto mi riprendi più avanti.
Entriamo nel Castello di Vincigliata e scusate se è poco, ristoro e via verso monte ceceri Fiesole le cave di Maiano, le energie iniziano a latitare ma ho sempre il giusto spirito di sacrificio, riesco sempre a spronarmi ed andare avanti
Arriviamo a Fiesole il Panorama come sempre è bellissimo,



Stiamo per scendere verso Firenze qui un bellissimo sentiero tecnico ci porta verso le cave di Maiano e non posso farmi scappare l'occasione allungo su Beppe, ma come arriva l'asfalto eccolo puntuale che mi riprende. Io sono al limite dei miei lunghi infatti al km 25 quando siamo a ridosso dell'ultimo vero tratto in salita inizio ad accusare il ritmo quindi devo rallentare, dico al mio compagno di viaggio di aprire il gas e vedere come sta procedendo la nostra preparazione. In pochi minuti è già sparito procede bene (proprio come mi aspettavo) io prendo un ritmo abbastanza costante recupero le energie mancano 10km ed ora sarà un percorso piatto tutto lungo l'Arno, Mau scilla mi raggiunge mi supera e lo perdo velocemente di vista (mi conosco troppo bene per non sapere che sarei crollato) arrivo all'ultimo ristoro sono in crisi ho fame, così mi prendo qualche minuto per mangiare a sazietà mancano 8 km e voglio farli in progressione. Riparto macino la strada provo ad aumentare ma non ci riesco, le gambe sono vuote mi passano due o tre atleti, la cosa brutta in teoria è che allungano tanto su di me. Mancano 5 km mi supera una donna e nel giro di poco mi prende 300 metri, attraversiamo nuovamente l'Arno mancano 2,5km la crisi è un ricordo inizio a forzare l'andatura la distanza dalla donna diminuisce, mi dico vai a riprenderla ora, le gambe reagiscono forzano la testa è sul pezzo, mangio metro su metro al mio obbiettivo finale, manca 1km e la distanza è di circa 80/100metri aumento ancora a 300metri dal traguardo sono ancora dietro di 25 metri, la voglio prendere così aumento ancora si le gambe reagiscono 50 metri al traguardo e le sono a 1 metro, lei se ne accorge scatta la lascio andare non voglio toglierle la gioia dell'arrivo il mio scopo è ampiamente raggiunto mi basta questo. Taglio il traguardo la media finale è del 6 e 22 al km 45 km e 1200 metri di dislivello, se avessi tenuto il passo costante del 6 come nella prima ipotesi sarei arrivato senza avere una crisi e senza affanni fisici, ma aver messo alla frusta il mio fisico e aver visto la reazione degli ultimi km mi dice che nonostante tutti i problemi e impegni che ho, la mia preparazione scorre via nel modo migliore possibile....
Sono sicuro domani lunedì farò almeno 10km.... oggi è giovedì e forse stasera riuscirò a rimettere le scarpe.... ma va bene così...


Al momento la scelta sta ricadendo sul passo costante a 6 al km e sono sicuro che questo ritmo possa regalare qualche soddisfazione, ma appena sono in zona partenza decido che proverò a fare la gara con Beppe Taras, un vero cavallo che da 3 mesi a questa parte sto allenando. Beppe so che può tenere tranquillamente dei buoni ritmi, la l'ordine che gli ho dato è quello di controllarsi per i primi 25/30 km e poi dare quello che si sente nel motore.
La gara parte e per i primi 6/7 km ricalca quasi integralmente il percorso della sera prima. Cosi appena entriamo in Piazza Signoria le urla di incitamento salgono alte nel celo plumbeo di Firenze, per fortuna non piove ed è già una gran cosa. Beppe morde il freno è abituato a dare tutto sin dall'inizio, quindi il mio imperativo di rallentare lo costringe a continui leggeri rallentamenti, attraversiamo subito Ponte Vecchio

ed entriamo nel Giardino di Boboli, e come per la sera prima decido di camminare il tratto finale della salita presente all'interno del Parco, Beppe allunga ma nel giro di 100 metri lo riprendo. Il nostro ritmo è regolare e non crea problemi, rifacciamo la salita dell'ertacanina e come per la sera prima la corro quasi tutta, tranne l'ultimo tratto per non affaticare le gambe, purtroppo non ho veri lunghi e quindi devo gestirmi anche se il passo è decisamente più veloce del previsto. Arrivati al Piazzale Michelangelo scendiamo lungo il vialone per poi attraversare l'Arno e scendere sul suo argine per il primo tratto lungo vero di sterrato. Il fondo è pesante per la pioggia del giorno prima, ma riesco a gestire il ritmo sia mia che di Beppe, l'organizzazione tanto per togliere la monotonia del percorso decide di farci risalire sulla strada per poi ridiscendere dopo 200m sul greto del fiume,

dopo aver attraversato nuovamente il fiume entriamo nel parco dell'Albereta, una volta era un parco bellissimo ma due anni fa' in pieno agosto si abbatté sulla parte sud della città un vero uragano tanto che nel solo parco dell'Albereta (il nome dice tutto) caddero oltre 140 alberi. Mentre corriamo chiedo a Beppe "secondo te a quanto stiamo andando?" lui mi risponde sui 5'40 al km io gli dico guarda secondo me stiamo andando a 5'20 ora verifichiamo nei prossimi due km... come sempre sono preciso infatti passiamo in 5'20 e 5'19 gli ultimi due km. Sapere a quanto vai ma sentirlo nelle gambe è fondamentale nel gestire le proprie energie spiego al mio atleta.
Stiamo uscendo da Firenze, ora inizierà la parte più dura del percorso, al km 13 ecco il primo dei 4 ristori, mi limito a riempire la borraccia e prendo uno dei miei gel. Quando attacchiamo la prima vera salita il suunto mi dice che fino a quel momento la nostra media è stata quella del 5'25 al km. La prima lunga salita non è così impegnativa la corriamo praticamente tutta tranne un paio di tratti ma solo per scelta di entrambi non certo perché il percorso di oggi richieda di camminare in salita. Questa zona è stupenda i sali scendi aprono scorci incredibili sulla città di Firenze. Sto decisamente bene non credevo anche se mi rendo conto che le sto tendo un ritmo che mi sta bruciando diverse energie. Superiamo Mau Scilla dopo aver fatto un paio di km con lui proprio nel momento in cui attacchiamo il primo vero sentiero della gara, saluto Maurizio dicendogli tanto mi riprendi più avanti.
Entriamo nel Castello di Vincigliata e scusate se è poco, ristoro e via verso monte ceceri Fiesole le cave di Maiano, le energie iniziano a latitare ma ho sempre il giusto spirito di sacrificio, riesco sempre a spronarmi ed andare avanti
Arriviamo a Fiesole il Panorama come sempre è bellissimo,



Stiamo per scendere verso Firenze qui un bellissimo sentiero tecnico ci porta verso le cave di Maiano e non posso farmi scappare l'occasione allungo su Beppe, ma come arriva l'asfalto eccolo puntuale che mi riprende. Io sono al limite dei miei lunghi infatti al km 25 quando siamo a ridosso dell'ultimo vero tratto in salita inizio ad accusare il ritmo quindi devo rallentare, dico al mio compagno di viaggio di aprire il gas e vedere come sta procedendo la nostra preparazione. In pochi minuti è già sparito procede bene (proprio come mi aspettavo) io prendo un ritmo abbastanza costante recupero le energie mancano 10km ed ora sarà un percorso piatto tutto lungo l'Arno, Mau scilla mi raggiunge mi supera e lo perdo velocemente di vista (mi conosco troppo bene per non sapere che sarei crollato) arrivo all'ultimo ristoro sono in crisi ho fame, così mi prendo qualche minuto per mangiare a sazietà mancano 8 km e voglio farli in progressione. Riparto macino la strada provo ad aumentare ma non ci riesco, le gambe sono vuote mi passano due o tre atleti, la cosa brutta in teoria è che allungano tanto su di me. Mancano 5 km mi supera una donna e nel giro di poco mi prende 300 metri, attraversiamo nuovamente l'Arno mancano 2,5km la crisi è un ricordo inizio a forzare l'andatura la distanza dalla donna diminuisce, mi dico vai a riprenderla ora, le gambe reagiscono forzano la testa è sul pezzo, mangio metro su metro al mio obbiettivo finale, manca 1km e la distanza è di circa 80/100metri aumento ancora a 300metri dal traguardo sono ancora dietro di 25 metri, la voglio prendere così aumento ancora si le gambe reagiscono 50 metri al traguardo e le sono a 1 metro, lei se ne accorge scatta la lascio andare non voglio toglierle la gioia dell'arrivo il mio scopo è ampiamente raggiunto mi basta questo. Taglio il traguardo la media finale è del 6 e 22 al km 45 km e 1200 metri di dislivello, se avessi tenuto il passo costante del 6 come nella prima ipotesi sarei arrivato senza avere una crisi e senza affanni fisici, ma aver messo alla frusta il mio fisico e aver visto la reazione degli ultimi km mi dice che nonostante tutti i problemi e impegni che ho, la mia preparazione scorre via nel modo migliore possibile....
Sono sicuro domani lunedì farò almeno 10km.... oggi è giovedì e forse stasera riuscirò a rimettere le scarpe.... ma va bene così...


La Morte la c'ha a trovà' vivi...
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