Ed eccomi qui a tirare le somme di queste 25 settimane dedicate all’UTMB: la prestazione, pur falsata nelle prime 7-8 ore da un battito cardiaco esagerato, (diciamo + 20 bpm), dovuto con ogni probabilità dall’ansia e alle 41 ore di insonnia da essa indotte, è alla fine risultata superiore alle mie aspettative, sulla scorta dell’esperienza del CRO non avevo alcuna garanzia che le gambe mi potessero portare oltre Champex Lac, eppure ci sono arrivato e anche bene

e non sono andato incontro né allo sfinimento che provai al CRO tra il km 96 e il km 102 né alla nausea del GTO, solo due brevi crisi su Seigne e Ferret e qualche cedimento sulle microondulazioni della discesa su la Fouly, prontamente risolto mangiando qualche dolcetto (non ho ancora capito se è stato un placebo o se avevo davvero la glicemia bassa :mgreen: ).
Oltretutto le gambe non hanno avuto nessun “effetto Pinocchio” come per esempio mi era capitato al Morenic.
Anche la parte superiore del corpo ha risposto bene, le braccia e il core non hanno avuto mancamenti durante né indolenzimenti nei giorni successivi, segno che il lavoro misto settimanale con corpo libero e kettlebell è servito a qualcosa e sicuramente lo reintrodurro’ almeno ogni due settimane, magari in versione senza CL di contorno, nei periodi anche molto lontani dalle gare.
Per le successive gare terro’ quindi come base l’allenamento fatto per l’UTMB, riparametrandolo pero’ in basso a 5 o al limite 4 sedute/wk dato che non penso di fare più nulla di così impegnativo (al massimo una 100 miglia Istria e/o un Tot Dret).
L’ipotesi per il 2019 sarebbe ora come ora la doppietta Sudtiroler 120 / Adamello 90…chi vivrà vedrà
Adesso ancora riposo fino al 23 e poi mantenimento a 3 sedute/wk, con un 30 stradale al mese, fino almeno a tutto febbraio
