XXVIII Maratona di Reggio Emilia - 08/12/2024
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JJruns
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Re: XXVIII Maratona di Reggio Emilia - 08/12/2024
D'accordo con Shasha.. Annullare che? Siamo tutti adulti. Non era obbligatorio partire. Le condizioni meteo erano note da più giorni. E tutto il percorso era sostanzialmente presidiato. In pianura. Di giorno. Con possibilità di ritirarsi ad ogni ristoro. I nostri amici ultrarunner che dovrebbero dire? Ieri ho visto gente partire con lo stesso outfit che avrebbero avuto in una 10 km al 26 luglio a Rimini. E comunque capisco anche chi sia partito lo stesso, almeno provandoci, visto che magari c'erano mesi di preparazione alle spalle che non si volevano sprecare. Però da qui a pensare di annullarla, quando mai...
Corri! 
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insane
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Re: XXVIII Maratona di Reggio Emilia - 08/12/2024
@Podistica San Damaso ma no Andre non era una critica al tuo messaggio, ma per sottolineare che da fuori avrei fatto ragionamenti simili ai tuoi e, per una volta, da dentro ho dovuto fare valutazioni differenti..
Per rispondere alla tua domanda vedi quanto scritto nelle prime due righe, 1/3 ha finito quindi un modo c’era generalizzando..
Poi ognuno deve scegliere con coscienza per sé e avere la lucidità di valutare la situazione che lo riguarda nello specifico in quel momento…
Ovvio che anche limitandomi alle mie conoscenze dirette, se rileggo chi ha finito ieri qualche “ma come lui/lei si e io no..” mi è istintivamente venuto..
Ma non ho abbastanza conoscenze in materia per sapere perché io avevo due pezzi di carne morta attaccati ai polsi e quell’esordiente ha finito senza guanti..
Posso solo concludere che io dovevo attrezzarmi diversamente e che, ogni tanto, essere riportati coi piedi per terra può essere utile..
Per il folclore, visto che non parla nessuno, mi sembra doveroso segnalare che ieri “No Arsura” aveva il piumino e i pantaloni lunghi (prima volta a mia memoria..)
Per rispondere alla tua domanda vedi quanto scritto nelle prime due righe, 1/3 ha finito quindi un modo c’era generalizzando..
Poi ognuno deve scegliere con coscienza per sé e avere la lucidità di valutare la situazione che lo riguarda nello specifico in quel momento…
Ovvio che anche limitandomi alle mie conoscenze dirette, se rileggo chi ha finito ieri qualche “ma come lui/lei si e io no..” mi è istintivamente venuto..
Ma non ho abbastanza conoscenze in materia per sapere perché io avevo due pezzi di carne morta attaccati ai polsi e quell’esordiente ha finito senza guanti..
Posso solo concludere che io dovevo attrezzarmi diversamente e che, ogni tanto, essere riportati coi piedi per terra può essere utile..
Per il folclore, visto che non parla nessuno, mi sembra doveroso segnalare che ieri “No Arsura” aveva il piumino e i pantaloni lunghi (prima volta a mia memoria..)
Pain is temporary, glory is forever.
"Ora sei tu il tuo avversario, corri la tua gara. Se vuoi correre corri un miglio; se vuoi
conoscere una nuova vita, corri la Maratona."
Emil Zatopek
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vvergani
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Re: XXVIII Maratona di Reggio Emilia - 08/12/2024
ciao a tutti,
ieri ho corso anche io a Reggio, la mia nona maratona del Tricolore.
Ho sperimentato le stesse sensazioni di tutti voi... compreso il pensiero del ritiro alla mezza a Montecavolo: dal 13-14 km avevo le mani insensibili, forse i guanti bagnati hanno peggiorato la sensazione di freddo.
Avevo deciso di correre con maglia termica a maniche lunghe, calzamaglia lunga, cappello, scaldacollo e guanti. Nella prima mezza ho rimpianto di non aver messo uno strato in più (giacca o smanicato....).
Prima di Monotecavolo però fatto mente locale al percorso: una volta passata la mezza e "girato" per rientrare a Reggio, ci saremmo messi in direzione del vento, quindi forse saremmo riusciti a scaldarci un pò...
Ho quindi preferito proseguire, nella mia (forse) incoscienza...
MI è andata bene, nel senso che sulla via del ritorno sono riuscito a scaldarmi un pò di più.
Sono riuscito a chiudere in 3h36' e spiccioli...
Concordo nel dire che siamo tutti adulti e che quindi ognuno ha deciso per se stesso, se partire oppure se stare a casa, se fermarsi o proseguire. Come sempre il percorso era molto ben presidiato, con tanti volontari pronti a prestare assistenza all'occorenza.
ieri ho corso anche io a Reggio, la mia nona maratona del Tricolore.
Ho sperimentato le stesse sensazioni di tutti voi... compreso il pensiero del ritiro alla mezza a Montecavolo: dal 13-14 km avevo le mani insensibili, forse i guanti bagnati hanno peggiorato la sensazione di freddo.
Avevo deciso di correre con maglia termica a maniche lunghe, calzamaglia lunga, cappello, scaldacollo e guanti. Nella prima mezza ho rimpianto di non aver messo uno strato in più (giacca o smanicato....).
Prima di Monotecavolo però fatto mente locale al percorso: una volta passata la mezza e "girato" per rientrare a Reggio, ci saremmo messi in direzione del vento, quindi forse saremmo riusciti a scaldarci un pò...
Ho quindi preferito proseguire, nella mia (forse) incoscienza...
MI è andata bene, nel senso che sulla via del ritorno sono riuscito a scaldarmi un pò di più.
Sono riuscito a chiudere in 3h36' e spiccioli...
Concordo nel dire che siamo tutti adulti e che quindi ognuno ha deciso per se stesso, se partire oppure se stare a casa, se fermarsi o proseguire. Come sempre il percorso era molto ben presidiato, con tanti volontari pronti a prestare assistenza all'occorenza.
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Bruce77
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Re: XXVIII Maratona di Reggio Emilia - 08/12/2024
Confermo, ieri avevo 2 termiche leggere maniche corte sotto, smanicato antivento sopra ed infine guscio a ciudere il tutto. Arrivato al palazzetto che sotto allo smanicato ero "normalmente sudato", non è entrata neanche una goccia d'acqua. Comunque ho sofferto un freddo porco a mani (ero senza guanti) e gambe ovviamente scoperte, avevo i ciclisti fino al ginocchio ma poco son bastati. Per le calze probabilmente non c'era rimedio, era come entrare ed uscire continuamente da un guado... simil trail!
PB
10K: 38.48; 21K: 1h25.06; 42K: 2h59.04 Reggio E.18; 50k: 4h13 Ultrak
Amazing race: su strada 33°VeniceMarathon con acqua alta.
trail: UTMB 2024 Un'esperienza che ti rimane nel cuore
https://www.strava.com/athletes/12683832
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Stef83
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Re: XXVIII Maratona di Reggio Emilia - 08/12/2024
Il giorno dopo la gara mi siedo a riordinare tutti i pensieri e le sensazioni vissute. Tanti hanno già raccontato la loro esperienza, aggiungo il mio pezzo al puzzle di una maratona che rimarrà comunque negli annali, nel bene e nel male.
Sono arrivato a Reggio il sabato pomeriggio, clima freddo con qualche goccia ma comunque non tremendo come il meteo sembrava dire nei giorni scorsi; esco per cena e, nei pochi metri che mi riconducono in albergo, sento che la pioggia aumenta, controllo per l'ennesima volta il meteo e, esattamente come le altre cento volte dei giorni scorsi, qualsiasi app risponde inesorabile: domattina freddo e pioggia, pioggia e freddo, oppure neve, e in ogni caso vento. Niente, proviamo a dormirci su.
Al risveglio il primo rumore che sento allo spegnersi dello sveglia è il ticchettio insistente della pioggia, scendo al volo a fare colazione, mi affaccio fuori: avevano ragione le app, solo il vento sembra tutto sommato contenuto. Cambio almeno 5 volte idea su come vestirmi, alla fine opto per doppia termica, niente smanicato, leggins leggeri lunghi, cappello in goretex, guanti con sopraguanti isolante. Rimango nel mio albergo, che è comodamente a 200 metri dalla partenza, fino a 10 minuti prima del via, il riscaldamento è costituito dall’andare fino alla partenza. Infilo il classico sacchetto della spazzatura, anzi nel mio caso ieri era uno di quelli della lavanderia, tagliato a gilet, da tenere in prepartenza. Pronti via, mi lascio il sacchetto addosso, mi dico che aspetto qualche centinaio di metri per entrare in temperatura, ma non lo toglierò più, e forse è stato quello che mi ha salvato. I primi km scorrono relativamente tranquilli, piove molto ma finchè siamo in città il vento è ancora moderato, quando cominciamo ad uscire le cose peggiorano, anche perché si comincia a salire e lo sforzo si fa anche contro vento. Ad ogni km si presenta una difficoltà ulteriore, dal km di sterrato che era praticamente una piscina di fango, ai fossi esondati che creavano fiumane che bagnavano i piedi e nascondevano le insidie di buche su cui ho visto volare più di uno, alla pioggia che più salivamo più si faceva gelata e sferzante, come chicchi di sale schiaffati in faccia. Nei pressi di Montecavolo la situazione era veramente difficile, soprattutto quando è iniziato la neve sciolta che ci ha accompagnato per circa 3-4km, su cui si pattinava alla grande mentre a correre si riusciva meno bene. Ma soprattutto aveva questa simpatica capacità di penetrare nelle scarpe e abbracciare i piedi in una morsa di ghiaccio. Lì per un po’ non ho più sentito i piedi e ho temuto. Le mani da molti km sono in difficoltà, già al ristoro del 20mo km devo chiedere aiuto ad un volontario per prendermi il gel dalla tasca e aprirmelo, mentre gambe, busto e testa stanno ancora molto bene. Sento qualcuno che dice che, se ci si vuole ritirare, intorno al 22mo è il momento di farlo (credo sarei finito nel limbo della palestra vissuto da @Alberto Daniel), ma penso che ne ho ancora, e che non mi sono mai ritirato in una maratona e non sarà questa la prima volta. Penso anche alla maratona di Reggio dell’anno scorso, di cui conservo bei ricordi, associati soprattutto al fatto che, reduce da un infortunio, ero partito piano nella prima parte per scatenarmi nella seconda mezza, quindi rimango convinto di poter arrivare al traguardo in scioltezza. Non sarà così facile, poco dopo il 22mo inizia uno slalom continuo in mezzo alla coda della gara di mezza maratona, che finisce per rubare energia ma anche dare un po’ di stimoli. Se il morale è buono e le energie sono tante, soffro però terribilmente con le mani, al ristoro del 30mo ho l’ennesimo problema col gel e mi devo fare aiutare dal volontario. Verso il 35mo km siamo al tragicomico, comincia a scapparmi la pipì per i molti bicchieri di the caldo bevuto (anche questo ha aiutato molto), mi fermo ma non mi riesco a tirar giù i pantaloni, non c’è verso, allora riparto sentendomi, chissà perché, in dovere di giustificarmi con una tipa che passava, dicendole “non riesco a tirarmi giù i pantaloni”… poverina non so cosa abbia pensato, spero fosse anche lei immersa nei suoi problemi col freddo e non ci abbia fatto caso. Insomma riparto deciso ad andare fino al traguardo, ma no, mi devo proprio fermare, getto via i guanti strappandoli coi denti e finalmente riesco in qualche modo ad armeggiare, riparto verso il traguardo a mani nude, ma forse si sta meglio così.
Gli ultimi km scorrono bene, sorpasso tanti in condizioni pietose e taglio il traguardo in 3h24’, sopra ovviamente all’obiettivo PB ma comunque soddisfatto viste le condizioni, arrivo in realtà in ottime condizioni ad esclusione delle mani che però si riattivano ben presto, sono certo che il gilet di plasticone mi ha salvato. Dopo il traguardo vedo tante persone in grossissima difficoltà, ne aiuto un paio come posso, forse almeno all’arrivo in centro città dove era facile organizzare qualche supporto si poteva fare qualcosa di meglio dal punto di vista organizzativo (almeno un telo termico pronto per chi arriva no?). Bisogna comunque dire un grazie ai tanti volontari che hanno preso tanto freddo e tanta acqua per noi
In conclusione grande terzo tempo con @shasha74 @monzarun e @Bruce77, un bel tris di primi innaffiati dal lambrusco hanno chiuso bene una giornata molto complicata, ma che rimarrà nei ricordi indelebili come una delle gare più difficili ed epiche mai affrontate.
Un applauso a chi l’ha corsa alla grande, a chi faticando l’ha portata a termine, a chi ha avuto la lucidità di fermarsi quando era arrivato il momento. Questo è lo sport che ci siamo scelti, semplice e complicato allo stesso tempo, dove la differenza la fanno spesso allenamenti di mesi e scarpe ipertecnologiche, ma a volte anche dei guantini del reparto frutta del supermercato o il sacchetto della lavanderia, dove alla fine la vera differenza è che ti insegna a guardarti dentro e a trovare la tua forza, e anche ad avere l’umiltà di capire quando quella forza non c’è.
Sono arrivato a Reggio il sabato pomeriggio, clima freddo con qualche goccia ma comunque non tremendo come il meteo sembrava dire nei giorni scorsi; esco per cena e, nei pochi metri che mi riconducono in albergo, sento che la pioggia aumenta, controllo per l'ennesima volta il meteo e, esattamente come le altre cento volte dei giorni scorsi, qualsiasi app risponde inesorabile: domattina freddo e pioggia, pioggia e freddo, oppure neve, e in ogni caso vento. Niente, proviamo a dormirci su.
Al risveglio il primo rumore che sento allo spegnersi dello sveglia è il ticchettio insistente della pioggia, scendo al volo a fare colazione, mi affaccio fuori: avevano ragione le app, solo il vento sembra tutto sommato contenuto. Cambio almeno 5 volte idea su come vestirmi, alla fine opto per doppia termica, niente smanicato, leggins leggeri lunghi, cappello in goretex, guanti con sopraguanti isolante. Rimango nel mio albergo, che è comodamente a 200 metri dalla partenza, fino a 10 minuti prima del via, il riscaldamento è costituito dall’andare fino alla partenza. Infilo il classico sacchetto della spazzatura, anzi nel mio caso ieri era uno di quelli della lavanderia, tagliato a gilet, da tenere in prepartenza. Pronti via, mi lascio il sacchetto addosso, mi dico che aspetto qualche centinaio di metri per entrare in temperatura, ma non lo toglierò più, e forse è stato quello che mi ha salvato. I primi km scorrono relativamente tranquilli, piove molto ma finchè siamo in città il vento è ancora moderato, quando cominciamo ad uscire le cose peggiorano, anche perché si comincia a salire e lo sforzo si fa anche contro vento. Ad ogni km si presenta una difficoltà ulteriore, dal km di sterrato che era praticamente una piscina di fango, ai fossi esondati che creavano fiumane che bagnavano i piedi e nascondevano le insidie di buche su cui ho visto volare più di uno, alla pioggia che più salivamo più si faceva gelata e sferzante, come chicchi di sale schiaffati in faccia. Nei pressi di Montecavolo la situazione era veramente difficile, soprattutto quando è iniziato la neve sciolta che ci ha accompagnato per circa 3-4km, su cui si pattinava alla grande mentre a correre si riusciva meno bene. Ma soprattutto aveva questa simpatica capacità di penetrare nelle scarpe e abbracciare i piedi in una morsa di ghiaccio. Lì per un po’ non ho più sentito i piedi e ho temuto. Le mani da molti km sono in difficoltà, già al ristoro del 20mo km devo chiedere aiuto ad un volontario per prendermi il gel dalla tasca e aprirmelo, mentre gambe, busto e testa stanno ancora molto bene. Sento qualcuno che dice che, se ci si vuole ritirare, intorno al 22mo è il momento di farlo (credo sarei finito nel limbo della palestra vissuto da @Alberto Daniel), ma penso che ne ho ancora, e che non mi sono mai ritirato in una maratona e non sarà questa la prima volta. Penso anche alla maratona di Reggio dell’anno scorso, di cui conservo bei ricordi, associati soprattutto al fatto che, reduce da un infortunio, ero partito piano nella prima parte per scatenarmi nella seconda mezza, quindi rimango convinto di poter arrivare al traguardo in scioltezza. Non sarà così facile, poco dopo il 22mo inizia uno slalom continuo in mezzo alla coda della gara di mezza maratona, che finisce per rubare energia ma anche dare un po’ di stimoli. Se il morale è buono e le energie sono tante, soffro però terribilmente con le mani, al ristoro del 30mo ho l’ennesimo problema col gel e mi devo fare aiutare dal volontario. Verso il 35mo km siamo al tragicomico, comincia a scapparmi la pipì per i molti bicchieri di the caldo bevuto (anche questo ha aiutato molto), mi fermo ma non mi riesco a tirar giù i pantaloni, non c’è verso, allora riparto sentendomi, chissà perché, in dovere di giustificarmi con una tipa che passava, dicendole “non riesco a tirarmi giù i pantaloni”… poverina non so cosa abbia pensato, spero fosse anche lei immersa nei suoi problemi col freddo e non ci abbia fatto caso. Insomma riparto deciso ad andare fino al traguardo, ma no, mi devo proprio fermare, getto via i guanti strappandoli coi denti e finalmente riesco in qualche modo ad armeggiare, riparto verso il traguardo a mani nude, ma forse si sta meglio così.
Gli ultimi km scorrono bene, sorpasso tanti in condizioni pietose e taglio il traguardo in 3h24’, sopra ovviamente all’obiettivo PB ma comunque soddisfatto viste le condizioni, arrivo in realtà in ottime condizioni ad esclusione delle mani che però si riattivano ben presto, sono certo che il gilet di plasticone mi ha salvato. Dopo il traguardo vedo tante persone in grossissima difficoltà, ne aiuto un paio come posso, forse almeno all’arrivo in centro città dove era facile organizzare qualche supporto si poteva fare qualcosa di meglio dal punto di vista organizzativo (almeno un telo termico pronto per chi arriva no?). Bisogna comunque dire un grazie ai tanti volontari che hanno preso tanto freddo e tanta acqua per noi
In conclusione grande terzo tempo con @shasha74 @monzarun e @Bruce77, un bel tris di primi innaffiati dal lambrusco hanno chiuso bene una giornata molto complicata, ma che rimarrà nei ricordi indelebili come una delle gare più difficili ed epiche mai affrontate.
Un applauso a chi l’ha corsa alla grande, a chi faticando l’ha portata a termine, a chi ha avuto la lucidità di fermarsi quando era arrivato il momento. Questo è lo sport che ci siamo scelti, semplice e complicato allo stesso tempo, dove la differenza la fanno spesso allenamenti di mesi e scarpe ipertecnologiche, ma a volte anche dei guantini del reparto frutta del supermercato o il sacchetto della lavanderia, dove alla fine la vera differenza è che ti insegna a guardarti dentro e a trovare la tua forza, e anche ad avere l’umiltà di capire quando quella forza non c’è.
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tomaszrunning
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Re: XXVIII Maratona di Reggio Emilia - 08/12/2024
Il vincitore Bonzi parla a fatica al traguardo: “In carriera mai un’esperienza così”
https://www.ilrestodelcarlino.it/reggio ... a-kvfgdi27
Che racconti!
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KGiga1979
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Re: XXVIII Maratona di Reggio Emilia - 08/12/2024
Complimenti a tutti gli arrivati e in particolare a @shasha74 che non finisce mai di stupirci.
Non essendo presente non so quanto siano state proibitive le condizioni però appunto erano note e tutti potevano valutare se partire o meno,come vestirsi ed eventuale quando fermarsi...a me che queste condizioni caricano (mai provate nella corsa ma diverse volte in bici dove sinceramente è peggio ) un eventuale annullamento dopo la preparaizone che c'è dietro mi avrebbe fatto girare le scatole
Non essendo presente non so quanto siano state proibitive le condizioni però appunto erano note e tutti potevano valutare se partire o meno,come vestirsi ed eventuale quando fermarsi...a me che queste condizioni caricano (mai provate nella corsa ma diverse volte in bici dove sinceramente è peggio ) un eventuale annullamento dopo la preparaizone che c'è dietro mi avrebbe fatto girare le scatole
10 k 38:43 ( 3:52/ km ) 16/02/25 Acireale
Mezza 1:25:16 ( 4:02/km ) 19/01/25 Ragusa
Maratona 3:03:03 ( 4:20/ km ) 23/02/25 Mdina
6 ORE 66.332 ( 5:25/km ) 20/10/24 Milano
Passatore 11:19 ( 6:47/km) 24/05/25
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Maratona 3:03:03 ( 4:20/ km ) 23/02/25 Mdina
6 ORE 66.332 ( 5:25/km ) 20/10/24 Milano
Passatore 11:19 ( 6:47/km) 24/05/25
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jonathan
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Re: XXVIII Maratona di Reggio Emilia - 08/12/2024
@Stef83 complimenti per la tua gara.
Peccato perchè In altre condizioni avresti sicuramente abbassato alla grande il tuo PB, visto quanto ci sei andato vicino nonostante tutto
Peccato perchè In altre condizioni avresti sicuramente abbassato alla grande il tuo PB, visto quanto ci sei andato vicino nonostante tutto
Take pride in how far you've come.
Have faith in how far you can go.
But don't forget to enjoy the journey.
PB:
21,097 1:30:45 (Allenamento)
42,195 3:19:10 (Verona, 17/11/24)
STRAVA: https://www.strava.com/athletes/25053022
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But don't forget to enjoy the journey.
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Stef83
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Re: XXVIII Maratona di Reggio Emilia - 08/12/2024
@jonathan grazie! Alla fine di gare per fare la prestazione ce ne sono ogni settimana, al PB ci si penserà la prossima volta, mentre gare così epiche non capitano spesso. Certo una cosa del genere non la auguro a nessuno, ma averla comunque portata a casa, e anche bene, mi lascia comunque dei ricordi che rimarranno per sempre. Mi trovo spesso ancora a raccontare la Venice marathon 2018 con l'acqua alta (e le alghe nelle scarpe a fine gara), ma credo che questa Reggio si guadagnerà il primo posto dei racconti epici.
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Bruce77
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Re: XXVIII Maratona di Reggio Emilia - 08/12/2024
Venice Marathon con l'acqua alta rimarrà sempre nel mio cuore!!!
Il mio peggior tempo in maratona ma gli ultimi km tra la folla che ti incita e corsi da scalzo non hanno prezzo
Domenica invece non l'ho corsa con tutto sto romanticismo...


Il mio peggior tempo in maratona ma gli ultimi km tra la folla che ti incita e corsi da scalzo non hanno prezzo
Domenica invece non l'ho corsa con tutto sto romanticismo...


PB
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https://www.strava.com/athletes/12683832
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