Qualche pensiero "sconnesso" sull'argomento, magari trovi qualche spunto interessante.
Dal punto di vista atletico prova a fissarti un obiettivo, non intendo una cosa tua personale, iscriviti ad una gara, non devi fare certo il record del mondo ma io vedo che una bandierina fissa sul calendario aiuta! e la fatta la prima la cosa sarà ancora più efficace perchè probabilmente vorrai migliorarti.
Mentre ti stai cambiando pensa che c'è qualcuno più "sfortunato" di te (per es. il sottoscritto

) che non può allenarsi "comodamente" alle 17.30 ma che deve alzarsi esattamente 12 ore prima e correre prima di portare i bambini a scuola e poi andare al lavoro
Comincia a pensare alla fatica in modo positivo, costruttivo: gli esseri umani sono stati progettati per affrontare con successo difficoltà e stress. Basa tutto, successi ed insuccessi, sull'impegno che metti nelle cose piuttosto che su fattori esterni, ovvero poni il locus of control della tua vita dentro di te e non fuori.
Ogni volta che porterai a termine un allenamento questo lascerà uno strascico positivo, non solo la soddisfazione del momento ma la consapevolezza che ce la puoi fare; stesso discorso vale per il tipo di allenamento: se parti con l'idea di fare x ripetute falle tutte, completa l'allenamento come da programma, ti darà maggiore consapevolezza dei tuoi mezzi, fisici e mentali.
E se un giorno proprio non ti va di andare a correre ti consiglio di leggere un paio di libri di Pietro Trabucchi, <<Resisto dunque sono>> e <<Perseverare è umano>>, ed. Corbaccio (leggili in questo ordine).