1ª Mezza Maratona d'Italia - Imola (BO ) - 29/10/2017

[CorriBabboneCorri]

mi è arrivata mail col link alle foto ufficiali, sono veramente tante, ma non c'è quella con Calcaterra... sarà un caso?

[DEG]

chiudo con una riflessione personale su Calcaterra.
a fine gara, sudato, stanco e con ancora la bava alla bocca, costretto (?) a dare la medaglia a tutti noi che arrivavamo, con relativa stretta di mano e foto di rito.
ma questo evento è necessario? cosa lo muove? l'amore per Calcaterra per noi runner è innato, non ha bisogno di un evento (teatrino?) simile.
posso capire che i tanti anni di fatica senza la giusta riconoscenza economica ora presentino invece l'occasione di fare cassa, ma non è questo il modo giusto.
mi piace più il Giorgio umile (che comunque sono convinto/spero sia ancora) e non vederlo scritto da tutte le parti, medaglia compresa.

chiudo con una riflessione personale su Calcaterra.
a fine gara, sudato, stanco e con ancora la bava alla bocca, costretto (?) a dare la medaglia a tutti noi che arrivavamo, con relativa stretta di mano e foto di rito.
ma questo evento è necessario? cosa lo muove? l'amore per Calcaterra per noi runner è innato, non ha bisogno di un evento (teatrino?) simile.
posso capire che i tanti anni di fatica senza la giusta riconoscenza economica ora presentino invece l'occasione di fare cassa, ma non è questo il modo giusto.
mi piace più il Giorgio umile (che comunque sono convinto/spero sia ancora) e non vederlo scritto da tutte le parti, medaglia compresa.

Ottimo spunto di riflessione.

"...tanti anni di fatica senza la giusta riconoscenza economica.."

Non so se hai letto il suo libro...
- Il fatto di voler gareggiare ogni domenica, nasce solo ed esclusivamente dal suo amore innato per la corsa?
- Il fatto di non voler entrare a tutti i costi a fare parte di un'arma (per gareggiare poi come porta-colori), deriva solo dal fatto che poi sarebbe stata l'arma a limitare le partecipazioni alle infinite gare a cui ha poi effettivamente preso parte?
- La sua battaglia al doping (giù il cappello per carità): ma il dover rimarcare il fatto che chi si è dopato, ha gareggiato, ha vinto, ha sottratto i premi a chi è arrivato dopo e non è stato (ingiustamente, per carità) premiato;
- E poi ancora il taxi, con le infinite corse per racimolare più soldi possibile (la sostituzione della Focus, con più di 500.000km, perchè non superava più i 40-50 km/h);
- E poi il Bed and Breakfast aperto a Roma;
- E poi ancora l'affitto della licenza del Taxi;
- E poi ancora il negozio di articoli sportivi;
- E poi ancora la Wings for Life e le gag con Giovanni Storti;
- E poi ancora le sponsorizzazioni Saucony e Polar (e chissà cos'altro, non menzionato nel libro);
- E poi ancora la società sportiva Calcaterra Sport;
- E poi per ultimo (ma ovviamente non citato nel libro), la Medaglia d'oro al valore sportivo (e scusatemi ma non ce la faccio "Giorgio, alla premiazione, al CONI di fronte a dirigenti e stampa, per favore mettiti una giacca ed una cravatta e levati quel cappellino e quella felpa loggati").

Perdonami, ma uno così, non ha bisogno oggi della giusta riconoscenza economica.

PS
Per concludere, il libro non è altro che un diario; a me non è piaciuto granché.
Le proprie considerazioni personali sono per la maggior parte banali (ad esempio quando parla delle zanzare che lo "pizzicavano" la notte precedente ad una gara; lui ama gli animali ma le zanzare no perché gli portano via i suoi amati globuli rossi), diametralmente opposte alle sue ineguagliabili imprese sportive.

[CorriBabboneCorri]

la sua esposizione mediatica è in ascesa da molti anni, e credo che la mezza d'Italia sia stata il culmine.
il mio non vuole essere un rimprovero per un uomo che è un esempio di dedizione alla corsa, credo sia umano che ora preferisca perdere tempo con qualche evento piuttosto che spaccarsi la schiena in taxi come quando era più giovane.
come per la propria squadra del cuore posso dire che Re Giorgio non si discute, si ama, ed è proprio per l'amore che tutti i runner nutrono per lui che spero possa continuare a essere un riferimento per tutti noi, ma senza il bisogno di eventi come quello di Imola, o magari fatti in altro modo, meno sfarzosi e più 100% dedicati ai runner.
come direbbe il mitico Paolo Cevoli, non a caso romagnolo... fatti, non pugnette!

PS: il libro è una raccolta di risultati con pochi aneddoti, rispecchia in pieno una vita dedicata alla corsa nella quale molto probabilmente aneddoti ce ne sono effettivamente pochi, e sono altrettanto convinto che Ottavi glieli abbia dovuti tirar fuori con le pinze!

[mariovc]

Resto convinto del fatto che correre nel senso di marcia della gara sia stato un bene in quanto correre una discesa lieve e lunga da più vantaggi che correre una discesa più ripida e più corta come quella che abbiamo affrontato in salita, stessa cosa per quel che riguarda il vento, averlo avuto contro nella parte in salita è stato meno penalizzante, ma questo è stato un caso. Per il resto daccordo quasi su tutto tranne che sul giudizio su Giorgio, personaggio atipico in questo mondo di finti fenomeni, troppo umile e onesto per muovergli grosse critiche, ma ognuno è libero di esprimere il proprio giudizio personale.

[Petronio]

Se si ama lo sport un ritorno economico può esserci senza che sia giusto o no. Lo sport lo si ama a prescindere.

Se invece si ama il soldo il ritorno economico va giudicato solo in termini di quantità, secondo la legge del mercato.

Giustizia e ingiustizia fanno parte di mondi diversi.

Scusatemi l' intromissione con la mia modesta opinione.

E scusatemi l' OT... ritorno subito in tema: vista l' esperienza imolese come la giudichereste questa qua che mi attira per una certa qual vicinanza geografica (e poi non sono mai stato al Mugello)? https://www.mugellogprun.it/

Comunque ho creato una discussione apposita nell' altra parte (da 5 km fino a 10 miglia) per non creare troppe diversioni.

[zossen]

la peggior corsa a cui ho mai partecipato, una beffa a tutti gli effetti.