sì sì, sono io, ho capito chi sei @forna75 ...Complimenti a te, ho saputo che sei uno con molta esperienza su questo tipo di gare ! Dovevi fare strada te, noi s'era un po' allo sbaraglio ! Cmq è andata bene dai...grande soddisfazione per averla conclusa!
COURMAYEUR
È la seconda volta che ci metto piede, e dato che la prima, due anni fa, ci avevo fatto il TOR, ho avuto pelle d'oca e lacrime agli occhi dal momento in cui sono entrato al Jardin de l'Ange per il ritiro pettorale. Atmosfera magica, legata ad un grande viaggio fatto, e ad uno che stava per iniziare
ORGANIZZAZIONE
Si vede in tante cose che sanno il fatto loro, ma non mi convincono. Non mi è piaciuta per niente la posizione sui ramponcini, molto alla Ponzio Pilato. Resi obbligatori per presenza nevai (e fin qui ci sta), ma qui è partita la supercazzola: dovete portarli e se non li avete vi fermiamo, però se volete non metterli fate pure, non siete obbligati. Ma noi lo consigliamo fortemente. I nevai sono tutti ben scavati... ma ogni tanto si scivola. Boh, abbastanza scarica barile
Balisaggio e presidio dei punti critici: essenziali
VOLONTOR
È stato detto tutto il bene del mondo, ma è giusto ripeterlo: grandiosi! L'amore dei valdostani per la loro terra e chi la valorizza, è illimitato, e ti danno l'anima.
PERCORSO
Bellissimo: molto cattivo, diverso come caratteristiche dalla DXT che ho fatto da poco, ma simile come concezione. Sentieri spesso secondari e selvaggi, passaggi tecnici che richiedono attenzione massima. Il tratto tra Col d'Arp e Mont Fortin è stato il mio preferito. Luoghi pazzeschi e panorama, anche se ancora limitato dalle nuvole del mattino, su vette selvagge, laghi glaciali e nevai alpini. Estasi totale, commovente quando finalmente è spuntato il sole
PARTI TECNICHE
Inserite in modo sapiente, ed inserite in quasi ogni tratto tra un ristoro e l'altro.
Il vertical dritto e scivoloso al Pavillon è oggettivamente brutto, in particolare la prima parte, ma a me è piaciuto molto: lì volevano bastonare noi poveri runners e sono riusciti nell'intento. Idem per la prima parte della discesa dopo la base vita: brutta, ripidissima e scivolosa da non stare in piedi. Chi l'ha pensata deve essere un dannato sadico!
RISTORI
Purtroppo già da La Thuile mi si è bloccato lo stomaco. Ho solo bevuto acqua e brodo e mangiato qualche fetta d'anguria (ottima), oltre ad un paio di biscotti, fino all'arrivo. In alcuni ristori avevano finito l'acqua frizzante, e per me è stato un dramma. Ho provato con l'aranciata ma ho concimato il bosco in abbondanza. Speravo nella pasta, presente solo in base vita, ma era fredda e collosa. Se vi è capitato di stare male in gara, sapete quanto sia importante avere qualcosa di invitante da mangiare. Una pasta calda ti cambia l'inerzia della gara ed infonde nuove energie. Non mi sento di bocciare del tutto i ristori del GTC, ma per le esigenze del mio stomaco inadeguati
FAMIGLIA
La mia droga. Senza mia moglie e le mie figlie in queste gare mi fermerei dopo 20 km. Anche in questo caso, sono salite a Pavillon, dove mi sono fermato per quasi 50 minuti per stare con loro, ma mi hanno restituito una freschezza per la parte finale, che non avrei avuto
NO SMOKING
Per oltre metà gara, ho incrociato un concorrente che ad ogni ristoro, senza saltarne uno, si accendeva la sua bella sigaretta e se la fumava fino in fondo, tra gli sguardi perplessi di concorrenti e volontari, rispondendo in malo modo ad una ragazza che aveva accennato una reazione di stizza. Ad ognuno il suo parere, ma a me ha messo tristezza
INCONTRI
Spesso sono l'essenza di ciò che ti rimane di queste gare. L'incontro con Francesco, il mio compagno di viaggio per caso del TOR, che purtroppo si è fermato per una caduta in discesa dal Deffeyes. La ragazza californiana con cui ho percorso una ventina di km, sfortunata perché bloccata due volte a San Rhemy al TOR, una volta dal medico, e la seconda dal maltempo (e qui di nuovo ho capito quanto io sia stato baciato dalla fortuna). Cesare che avevo conosciuto alla DXT, bellissima persona con cui ci siamo spronati ai ristori e poi ha terminato un'ora prima di me. Ed altri, di cui non ricordo il nome, ma ognuno di loro è stato un tassello del puzzle che alla fine ha rivelato la parola FINISHER
Davvero un bel racconto Forna!
Io valuterei di inserire il divieto di fumare nei regolamenti delle gare di Trail.
Per quanto riguarda l’organizzazione io devo elogiare l’assicurazione fatta in caso di impossibilità a gareggiare.
Ero scettico quando l’ho pagata perché mi era capitato una volta in passato, nel famoso Trail che partiva da Bergamo, di essere letteralmente preso per il cul.
Invece quarta volta sono rimasto sorpreso dalla facilità e dalla velocità del rimborso. È bastato compilare un form e allegare una dichiarazione del medico che sconsigliava l’attività fisica. Non il certificato che normalmente chiedono le assicurazioni e che devi pagare. Dopo due giorni ho ricevuto il bonifico!
Raoul ha scritto: ↑16 lug 2023, 17:33
Grande Fausto, bella avventura. Ma si sentiva l'altitudine sulle gambe o sul fiato corto?
Grande, anche tu su RF!
Personalmente, non ho mai sofferto molto l'altitudine. Credo sia molto soggettivo, ma l'ossigenazione è sicuramente più difficoltosa!
forna75 ha scritto: ↑11 lug 2023, 19:55
Non mi è piaciuta per niente la posizione sui ramponcini, molto alla Ponzio Pilato. Resi obbligatori per presenza nevai (e fin qui ci sta), ma qui è partita la supercazzola: dovete portarli e se non li avete vi fermiamo, però se volete non metterli fate pure, non siete obbligati. Ma noi lo consigliamo fortemente. I nevai sono tutti ben scavati... ma ogni tanto si scivola. Boh, abbastanza scarica barile
Sinceramente anche io l'ho trovato un pò uno scarica barile...personalmente i nevai che c'erano sulla 55Km erano tutti molto agibili, tolto forse un pezzettino di uno che andando in leggera discesa era diventato scivoloso, ma con l'aiuto dei bastoncini era davvero una fesseria...diciamo che secondo me sono delle condizioni abbastanza base che chi corre in montagna dovrebbe saper affrontare senza troppi problemi...
Da una parte (forse) hanno fatto bene perchè davanti a me c'erano tantissimi concorrenti che non avevano i bastoncini e hanno deciso di passare i nevai senza ramponcini con il risultato di creare delle code infinite e il più delle volte li ho dovuti aiutare perchè avevano paura...