Quale minimalista per cominciare

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ciro
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Re: Quale minimalista per cominciare

Messaggio da ciro »

salve!
Prima di appendere definitivamente le scarpe al chiodo, per gli ormai costanti infortuni al tendine d'achille, vorrei provare come ultima spiaggia il "natural running".
Ho letto un pò i vari post del forum, i commenti in rete e su carta stampata circa i pro e gli innumerevoli contro per "podisti" con problemi al tendine d'achille.
Vengo al dunque, devo iniziare da una scarpa ed ho scelto la più semplice da trovare: le nike free.
Ho letto che le nike free 3.0 hanno un drop di 4mm mentre le free run + 3 hanno un drop di 8 mm.
Secondo voi, scegliendo queste ultime mi ritroverei quasi una scarpa neutra oppure sarebbe comunque un buon passo per cercare di modificare l'appoggio?
Purtroppo a qualsia andatura corro ho come l'impressione che "sbatto con il tallone a terra" piuttosto che appoggiarlo per iniziare la rullata. :cry:
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Lasombra
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Re: Quale minimalista per cominciare

Messaggio da Lasombra »

Uno mi darebbe una Inov-8 F-lite 230 a 40 eurini, com'è sta calzatura?
Letale sulle corte distanze!!
Forrest75
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Re: Quale minimalista per cominciare

Messaggio da Forrest75 »

ciro ha scritto:salve!
Prima di appendere definitivamente le scarpe al chiodo, per gli ormai costanti infortuni al tendine d'achille, vorrei provare come ultima spiaggia il "natural running".
Ho letto un pò i vari post del forum, i commenti in rete e su carta stampata circa i pro e gli innumerevoli contro per "podisti" con problemi al tendine d'achille.
Vengo al dunque, devo iniziare da una scarpa ed ho scelto la più semplice da trovare: le nike free.
Ho letto che le nike free 3.0 hanno un drop di 4mm mentre le free run + 3 hanno un drop di 8 mm.
Secondo voi, scegliendo queste ultime mi ritroverei quasi una scarpa neutra oppure sarebbe comunque un buon passo per cercare di modificare l'appoggio?
Purtroppo a qualsia andatura corro ho come l'impressione che "sbatto con il tallone a terra" piuttosto che appoggiarlo per iniziare la rullata. :cry:
ciao
come ti capisco, ho i tuoi stessi problemi e dubbi (ma tu che problemi hai con esattezza ? hai subito interventi e/o provato cure fisioterapiche ?)
convivo con i dolori al tda da circa 18 anni ! (ereditati dal calcio, corro da circa 6 anni)
ho provato tante A3 ed A4 ma nessun sollievo (purtroppo non può essere una scarpa a risolvere problemi cronici)
prima di smttere di correre sto provando a cambiare "assetto" e l'unico modo per farlo "naturalmente" credo sia provare questo "stile minimalista": imporsi uno stile di corsa non è mai facile e spesso controproducente.
invece ho notato che corricchiando scalzo o con minimaliste il corpo cambia "assetto" automaticamente, senza che sia tu ad imporglielo (da quello che ho capito per via degli input che dal piede arrivano al cervello): ti ritroverai ad accorciare il passo e poggiare di conseguenza su mesopiede/avampiede
se ciò sia un bene o un male ci vorrà però del tempo per saperlo (almeno 6 mesi)

venendo alla tua domanda specifica, ovviamente il passaggio alle free run sarebbe meno drastico rispetto alle free 3.0
ci sono dei pro e dei contro a mio avviso: il passaggio ad uno stile più minimalista sarebbe meno "traumatico" ma più lungo, specie se sei abituato a drop elevati (che scarpe hai adesso ?)
più la scarpa è minimalista e più devi essere graduale ed attento col chilometraggio
sta a te valutare il da farsi visto che regole "scientifiche" non ce ne sono, considerando la soggettività di noi podisti
sul web trovi tanti esercizi propedeutici da fare a piedi scalzi ed anche test di autovalutazione per capire se sei portato a questo nuovo stile di corsa
qualunque cosa scegliessi di fare, la parola d'ordine è gradualità (io sono partito con uscite di 5 minuti e sto aumentando di soli 2-3 minuti ad uscita, due alla settimana; altre 2-3 le faccio con le classiche A3 con chilometraggi leggermente ridotti)
Corri Forrest, corri !!!

"La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita"
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ciro
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Re: Quale minimalista per cominciare

Messaggio da ciro »

Forrest75 ha scritto:
ciro ha scritto:salve!
Prima di appendere definitivamente le scarpe al chiodo, per gli ormai costanti infortuni al tendine d'achille, vorrei provare come ultima spiaggia il "natural running".
Ho letto un pò i vari post del forum, i commenti in rete e su carta stampata circa i pro e gli innumerevoli contro per "podisti" con problemi al tendine d'achille.
Vengo al dunque, devo iniziare da una scarpa ed ho scelto la più semplice da trovare: le nike free.
Ho letto che le nike free 3.0 hanno un drop di 4mm mentre le free run + 3 hanno un drop di 8 mm.
Secondo voi, scegliendo queste ultime mi ritroverei quasi una scarpa neutra oppure sarebbe comunque un buon passo per cercare di modificare l'appoggio?
Purtroppo a qualsia andatura corro ho come l'impressione che "sbatto con il tallone a terra" piuttosto che appoggiarlo per iniziare la rullata. :cry:
ciao
come ti capisco, ho i tuoi stessi problemi e dubbi (ma tu che problemi hai con esattezza ? hai subito interventi e/o provato cure fisioterapiche ?)
convivo con i dolori al tda da circa 18 anni ! (ereditati dal calcio, corro da circa 6 anni)
ho provato tante A3 ed A4 ma nessun sollievo (purtroppo non può essere una scarpa a risolvere problemi cronici)
prima di smttere di correre sto provando a cambiare "assetto" e l'unico modo per farlo "naturalmente" credo sia provare questo "stile minimalista": imporsi uno stile di corsa non è mai facile e spesso controproducente.
invece ho notato che corricchiando scalzo o con minimaliste il corpo cambia "assetto" automaticamente, senza che sia tu ad imporglielo (da quello che ho capito per via degli input che dal piede arrivano al cervello): ti ritroverai ad accorciare il passo e poggiare di conseguenza su mesopiede/avampiede
se ciò sia un bene o un male ci vorrà però del tempo per saperlo (almeno 6 mesi)

venendo alla tua domanda specifica, ovviamente il passaggio alle free run sarebbe meno drastico rispetto alle free 3.0
ci sono dei pro e dei contro a mio avviso: il passaggio ad uno stile più minimalista sarebbe meno "traumatico" ma più lungo, specie se sei abituato a drop elevati (che scarpe hai adesso ?)
più la scarpa è minimalista e più devi essere graduale ed attento col chilometraggio
sta a te valutare il da farsi visto che regole "scientifiche" non ce ne sono, considerando la soggettività di noi podisti
sul web trovi tanti esercizi propedeutici da fare a piedi scalzi ed anche test di autovalutazione per capire se sei portato a questo nuovo stile di corsa
qualunque cosa scegliessi di fare, la parola d'ordine è gradualità (io sono partito con uscite di 5 minuti e sto aumentando di soli 2-3 minuti ad uscita, due alla settimana; altre 2-3 le faccio con le classiche A3 con chilometraggi leggermente ridotti)
grazie per la completa risposta!
Io sono passato al running dal 2009, dopo aver abbandonato il calcio per altri tipi di infortuni e mai per problemi al tendine d'achille
Per quanto riguarda il running è andato tutto liscio fino a quando non ho deciso di essere più competitivo aumentando il chilometraggio e svolgendo dei lavori specifici (80-100 km settimanali).
Grosso modo gli infortuni (sempre e solo al tendine d'achille e/o peroniero) si presentano quando sono al massimo della forma e pertando con quando il carico di lavoro è al top. L'ultimo infortunio risale al 23/09 dopo una mezza maratona chiusa a 3'42" al km su un percorso fatto di saliscendi continui (tappino-altilia). Il precedente poco dopo la roma-ostia sempre arrivando stremato al traguardo.
Avverto un fastidio in un punto preciso del tendine d'achille (3/4 cm sopra il tallone)e solo stringendolo tra pollice ed indice. Questo infortunio molto probabilmente comprometterà la mia partecipazione alla maratona di venezia (sto cercando di sopperire con uscite in bici da corsa).
Forse il punto è proprio gli allenamenti per la maratona, probabilmente il mio fisico non sopporta carichi di lavoro troppo intensi.
Per quanto riguarda le scarpe sono passato per ninbus, cumulus, ghost, gliceryn, saucony ride ed attualmente utilizzo adidas glide 4 e boston 3 per gare e lavori veloci.
Peso 71 km e sono alto 1,73, per finire ho il piede piatto ma da vari test fatti in negozi specializzati, quando corro, sono neutro.
Come dicevo ho intenzione di modificare il passo per vedere se riesco a stemperare le tensioni al tendine d'achille causate dalla rullata troppo pesante.
Forrest75
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Re: Quale minimalista per cominciare

Messaggio da Forrest75 »

ciro ha scritto:
grazie per la completa risposta!
Io sono passato al running dal 2009, dopo aver abbandonato il calcio per altri tipi di infortuni e mai per problemi al tendine d'achille
Per quanto riguarda il running è andato tutto liscio fino a quando non ho deciso di essere più competitivo aumentando il chilometraggio e svolgendo dei lavori specifici (80-100 km settimanali).
Grosso modo gli infortuni (sempre e solo al tendine d'achille e/o peroniero) si presentano quando sono al massimo della forma e pertando con quando il carico di lavoro è al top. L'ultimo infortunio risale al 23/09 dopo una mezza maratona chiusa a 3'42" al km su un percorso fatto di saliscendi continui (tappino-altilia). Il precedente poco dopo la roma-ostia sempre arrivando stremato al traguardo.
Avverto un fastidio in un punto preciso del tendine d'achille (3/4 cm sopra il tallone)e solo stringendolo tra pollice ed indice. Questo infortunio molto probabilmente comprometterà la mia partecipazione alla maratona di venezia (sto cercando di sopperire con uscite in bici da corsa).
Forse il punto è proprio gli allenamenti per la maratona, probabilmente il mio fisico non sopporta carichi di lavoro troppo intensi.
Per quanto riguarda le scarpe sono passato per ninbus, cumulus, ghost, gliceryn, saucony ride ed attualmente utilizzo adidas glide 4 e boston 3 per gare e lavori veloci.
Peso 71 km e sono alto 1,73, per finire ho il piede piatto ma da vari test fatti in negozi specializzati, quando corro, sono neutro.
Come dicevo ho intenzione di modificare il passo per vedere se riesco a stemperare le tensioni al tendine d'achille causate dalla rullata troppo pesante.
francamente non vedo la tua situazione così drastica
prima che il problema si cronicizzi hai la possibilità di curarti per bene affidandoti a personale esperto
con un po' di pazienza (riposo "attivo") e cure adeguate (fisioterapiche e chirurgiche non invasive) ne puoi venire fuori, ci sono tante nuove soluzioni
hai mai fatto un'ecografia al tendine ?
io ho ben altri problemi, sono affetto da tendinosi, patologia degenerativa
Corri Forrest, corri !!!

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ciro
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Re: Quale minimalista per cominciare

Messaggio da ciro »

mi sono rivolto a vari ortopedici e mai nessuno mi ha dato una spiegazione sulle possibili cause. In ogni caso quando ho fastidio al tendine non riesco a correre. Nell 'ultima eco che ho fatto, c 'era scritto ...al terzo superiore del tda sottile alone ipoecogeno da fenomeni peritendinitici. Il tendine peroniero ...fenomeni tenosinovitici. Per le cure sono alla ricerca di uno specialista in medicina sportiva che non mi voglia vendere a tutti i costi terapie o posture. Sembra quasi che sia naturale infortunarsi a tda... :emb:
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Re: Quale minimalista per cominciare

Messaggio da Forrest75 »

ciro ha scritto:mi sono rivolto a vari ortopedici e mai nessuno mi ha dato una spiegazione sulle possibili cause. In ogni caso quando ho fastidio al tendine non riesco a correre. Nell 'ultima eco che ho fatto, c 'era scritto ...al terzo superiore del tda sottile alone ipoecogeno da fenomeni peritendinitici. Il tendine peroniero ...fenomeni tenosinovitici. Per le cure sono alla ricerca di uno specialista in medicina sportiva che non mi voglia vendere a tutti i costi terapie o posture. Sembra quasi che sia naturale infortunarsi a tda... :emb:
ci sono nuove tecniche poco invasive che pare diano ottimi risultati
infiltrazioni di ossigeno e/o ozono, di piastrine del proprio sangue, altre tecniche di "micro-chirurgia" che si fanno in day ospital con anestesia locale
peccato che io abbia una paura fottuta degli aghi !!! :afraid:

stiamo andando cmq troppo OT :wink:
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ciro
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Re: Quale minimalista per cominciare

Messaggio da ciro »

È vero, tornando in argomento, tu con quali scarpe hai iniziato?
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dovedavide
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Re: Quale minimalista per cominciare

Messaggio da dovedavide »

Lasombra ha scritto:Uno mi darebbe una Inov-8 F-lite 230 a 40 eurini, com'è sta calzatura?
Come prezzo non male.

Attento pero, come scarpa è una via di mezzo per asfalto è trail (fuori strada) non troppo impegnativo.

Fasciante, leggera, mooooolto flessibile, drop sui 5mm.

Attento pero, malgrado un drop non nullo, assetto molto basso e poco materiale tra piede e terreno.

Se con scarpe con drop inferiore posso fare una mezza senza problemi, questa scarpa lascia, a me, tante traccie sui polpacci.

Quindi, ottima scarpa, ma, nella sua categoria, molto impegnativa.

La voglia di usarla resta cmq tanta :beer:
nico83040
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Re: Quale minimalista per cominciare

Messaggio da nico83040 »

ciro ha scritto:mi sono rivolto a vari ortopedici e mai nessuno mi ha dato una spiegazione sulle possibili cause. In ogni caso quando ho fastidio al tendine non riesco a correre. Nell 'ultima eco che ho fatto, c 'era scritto ...al terzo superiore del tda sottile alone ipoecogeno da fenomeni peritendinitici. Il tendine peroniero ...fenomeni tenosinovitici. Per le cure sono alla ricerca di uno specialista in medicina sportiva che non mi voglia vendere a tutti i costi terapie o posture. Sembra quasi che sia naturale infortunarsi a tda... :emb:
hai tempi ottimi, complimenti, ma probabilmente questo è anche il tuo problema.
Forse fai troppi km e troppa qualità e soprattutto, credo tu sia troppo al limite nelle tue corse e questo ti porta ad essere scoordinato, di conseguenza con scarpe ammortizzate sbatti eccessivamente il tallone nella rullata, cercando il limite e l'effetto rimbalzo della scarpa.
Con una vera minimalista non potresti farlo, avresti un assetto migliore, ma forse, all'inizio, avresti tempi peggiori :-" .
Capisco lo spirito agonistico, ma correre con una minimalista potrebbe aiutarti a migliorare la tua rullata, rendendola più dolce, quando rimetti, se vuoi, le ammortizzate.
Ovviamente il mio è un giudizio senza presunzione, non avendo mai visto il tuo modo di correre, ma solo sulla base di quello che hai descritto.

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