espresso832 ha scritto:Io però mi permetto ( da semplice spettatore, quindi solo per amor di discussione e senza competenza) di dire che tutta questa acrimonia nell'articolo citato non la vedo. Il titolo forse è un po urlato ma chi ha scritto l'articolo (che non è chi ha fatto il titolo..) racconta semplicemente ciò che è successo. Poi aggiungo che, seguendo lo sport, in particolare sport come ciclismo e fondo, non posso fare a meno di concordare con i molti runners/trailers che sui vari siti sottolineano che i NAS non sono il normale organo che si occupa di fare i controlli antidoping. Mettiamola cosi: se il controllo fosse stato fatto dal Coni o da un organo sportivo, nessun articolo sarebbe uscito. Questo non significa che ci siano sicuramente dei dopati (e mica sono andati a fare il controllo solo al vincitore e l'articolo lo dice), però è normale che ci si chieda come mai e ci si ponga qualche dubbio. Esempio: negli altri grandi trail ci sono i controlli antidoping? Da chi sono fatti?
I NAS, naturalmente hanno dichiarato che sono controlli di routine, ma tutti sappiamo che non è cosi. Se usciranno tutti puliti sarà una grande vittoria per tutto il movimento.
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Rimango convinto del fatto che questo giornalista non sappia fare il giornalista ma solo l'acchiappa-click...
La frase in cui dice "Canepa squalificata per aver accorciato il percorso facendosi dare un passaggio in auto" per me è da querela, non corrisponde minimamente alla verità, non è quella la motivazione della squalifica. Quella era la voce di un certo Rossi che poi si è rimangiato tutto dichiarando alla Stampa " forse mi sono sbagliato ed è uscita dal rifugio mentre ero in bagno". Patetico.
La frase "l'ombra del doping" io la leggo già come una mezza insinuazione, NAS o non NAS, sul fatto che sia impossibile compiere tale impresa senza doping.
Repubblica non è nemmeno nuova a questa modalità di fare giornalismo. Ho detto la mia.
