[DIARIO] Potenze di 10

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The Observer
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Re: [DIARIO] Potenze di 10

Messaggio da The Observer »

30.

(Strava)

Dopo la battuta di arresto di 2 giorni fa, ieri in qualche modo il mio deca me lo sono fatto. Faceva abbastanza caldo (28 C) ma la felicità di correre in un luogo del genere era più forte di umidità, calore, stanchezza di una giornata di lavoro, jetlag.

Ho corso lungo la costa di questa piccola città turistica (una specie di "Riccione" - fatte le debite differenze - vietnamita), con piccole isole e una spiaggia dorata e perfetta, tra suoni di gong provenienti da un tempietto buddhista su un'isoletta vicino, e le tante famiglie e coppie di giovani orientali amoreggianti. Il nemico principale qui è l'umidità, ma credo di potercela fare questa settimana. Sono passato accanto al piccolo promontorio dove ha sede il piccolo osservatorio che sto finendo di installare, che verrà usato principalmente per far conoscere questo campo della scienza agli studenti di un'università tecnica locale e al grande pubblico, insieme ad uno vicino ad Hanoi.

C'è tanto di straordinario in questa piccola palla rotonda che è il nostro mondo. Vale la barzelletta Yiddish (e loro se ne intendono di migrazioni...) di Moni Ovadia che racconterò, se richiesto, che narra di qualcuno che visita prima il Paradiso e poi l'inferno. Eppure, ogni volta che lavoro nel Mondo in via di sviluppo, per quanto sia terribile vedere certe forme di sfruttamento, di povertà estrema, vedo anche paesi che si risollevano, che guardano con forse ingenua ma motivata fiducia al futuro.

Una coppia giocava sulla spiaggia, ed ecco anche tutta la differenza che ci può essere tra un uomo e una donna: lui disegnava con i piedi una linea nella sabbia, perfettamente dritta verso il mare. E lei? Lei disegnava alla stessa maniera, con i piedi, un enorme, simmetrico... cuore! :D Un gruppo di una decina di persone cenava seduto in cerchio uno vicino all'altro. Decine di piccoli piattini uno vicino all'altro. Giochi, scherzi, quelle risate un po' ammiccanti, quel sorriso inimitabile delle orientali, belle o brutte che siano non ha importanza. Rimango sconcertato dal fatto che una bicicletta nuova, usata magari per trasportare un metro cubo di merci, possa dare più felicità di una macchina nuova... ma magari consegnata in ritardo. Dicevo in un commento precedente che dovremmo imparare ad amare di più il nostro piccolo, ma straordinario Paese. Vorrei che questa felicità potesse essere iniettata nel sangue come una medicina a noi italiani, un po' imbolsiti da anni di ricchezza, incapaci di valutare - accanto a ciò che non va - quello che COMUNQUE abbiamo rispetto alla maggioranza dell'umanità. Ma la felicità, parlando con un linguaggio matematico, è proporzionale alla derivata prima del proprio stato, e su questo ho capito da tempo che non c'è molto da fare.

Il primo osservatorio astronomico vietnamita a Nha Trang (tutto made in Italy). E a 23 m slm invece che che 5.200 ha i suoi pregi... 8)
Immagine

Altre foto seguiranno.
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Pescanoce
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Re: [DIARIO] Potenze di 10

Messaggio da Pescanoce »

Io! Io voglio sentire la barzelletta!
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calcatreppola
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Re: [DIARIO] Potenze di 10

Messaggio da calcatreppola »

?? non era solo una domanda retorica ?? veramente hai pensato di non raccontare la barzelletta??
a me basta leggerla, io sono uno di quelli che vuole sapere come finiscono i films per vederli... Non puoi lanciare una provocazione e poi tacerti.
Approfitterei per chiedere una spiegazione! hai scritto:
"la grande differenza (che non tutti colgono...) è il contrasto, ovunque, tra comportamenti di gruppo e individuali, e tra privato e pubblico.
Ho sempre avuto l'impressione che la somma delle due cose sia un invariante"
cosa vuoi dire? mi pare di avere capito di più la proporzione della derivata prima dello stato di felicità 0_0, anche se sono solo un linguista.
Meglio una lotta disperata che una disperazione senza lotta
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Attenov
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Re: [DIARIO] Potenze di 10

Messaggio da Attenov »

Lieta di leggerti ancora

:thumleft:
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Fatdaddy

Re: [DIARIO] Potenze di 10

Messaggio da Fatdaddy »

Rifletto su cosa il mio piede disegnerebbe sulla sabbia (di certo, mai e poi mai una linea dritta verso il mare!) e...capisco tante cose! :-"
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axl03
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Re: [DIARIO] Potenze di 10

Messaggio da axl03 »

Vai @TO è un piacere leggerti [emoji106] [emoji106]

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Re: [DIARIO] Potenze di 10

Messaggio da runningmamy »

Ormai questa è una delle mie discussioni preferite, avanti!
E aspettiamo la barzelletta

(Chiedo scusa a TO per l' ot :-) ) : calcatreppola, perché ti chiami così? Sei un botanico?)
Puoi diventare grande, sai? E' tutto qui, nella tua testa! (J.K.Rowling, Harry Potter I )
Fai correre anche tu il porcellino :pig:
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The Observer
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Re: [DIARIO] Potenze di 10

Messaggio da The Observer »

31.

(Strava)

Ok, ok! Scherzavo... :smoked: Dopo racconto anche la storiella di Moni Ovadia.

Ieri è stata un po' dura. L'umidità era feroce anche alle 7 di sera, e a 28 gradi correre mi ha affaticato un po' la muscolatura. Mancava quella brezza marina un po' più secca di due giorni fa. E poi ho deciso di puntare verso Sud, sempre correndo parallelo al mare. Per i primi 3 km si trattava di un bel sentiero nel giardino, purtroppo però pieno di carovane di cinesi e russi (questo posto è molto popolare in Russia e c'è un low-cost diretto), per cui dovevo continuamente cambiare direzione. Dopo un po' si passava sulla spiaggia, che rallenta come noto tantissimo la corsa. Poi ci si immetteva su una stradaccia sempre più brutta che attraversa un quartiere molto povero, dove gli avventori di queste specie di trattorie dove vendono cibo da strada - molto popolare qui - ammutolivano letteralmente al mio passaggio. Pochi turisti si avventurano laggiù. A volte si tratta di carrelli e addirittura biciclette-ristorante che vendono strani frutti e pesci alla gente che passa e che siede su tavolini microscopici e consunti.

Alla fine mancava anche il marciapiede, o era in tali condizioni che era impossibile correre senza inciampare... ad un certo punto, al buio, ho visto solo all'ultimo momento una TRAVE disposta a interrompere una stradina laterale, ad altezza ginocchio. In un altro punto due tubi fognari... insomma, piuttosto complicato! Ma era possibile lo stesso continuare a correre sulla strada, "incrociando" letteralmente orde di motorini.

Per capire come sia possibile senza ritrovarsi rapidamente a guardare gli alberi dalla parte delle radici, bisogna farsi un'idea del traffico tipico dei paesi orientali (almeno mi sembra, anche se il Vietnam spicca abbastanza anche in questo). Strisce pedonali, incroci, sensi di marcia, sono considerati simpatici arredi stradali. Infatti il traffico proveniente dalle due direzioni, fatto in prevalenza da scooter, si "compenetra" in un flusso continuo e rumoroso. In genere viaggiano tutti a bassa velocità. Per fortuna! Taxi, autobus ed auto suonano continuamente il clacson. Beep beeep beeeeeep! Ma nessuno se la prende, semplicemente i più lenti si scostano. Il clacson infatti non è segno di irritazione, ma di avviso "guarda che sto arrivando io!".

Agli incroci nessuno si ferma veramente. Tutti procedono uno contro l'altro, dando l'impressione che stia per accadere il disastro! Ma all'ultimo momento, miracolosamente, tutti si evitano in qualche modo senza toccarsi, frenare o accelerare :afraid: Le rotatorie vengono spesse affrontate contromano e per attraversare le strade trafficate bisogna imparare a buttarsi camminando sulla strada. Le strisce per terra sono TOTALMENTE insignificanti. Roma je farebbe un baffo a questi! Il traffico a quel punto si "apre" in due lasciandoti passare, sempre senza fermarsi. Come un gas... :D La cosa incredibile è che, al contrario di altri paesi del terzo mondo dove si guida male - ed infatti ci sono continuamente carcasse di auto ammucchiate al bordo della strada - qui gli incidenti avvengono abbastanza di rado. Almeno sembrerebbe.... :shock: E' semplicemente un set di regole alternativo, ma coerente.

Quindi è possibile correre sulla carreggiata di una strada a 4 corsie senza grossi problemi. Il nugolo di motorini e auto si allontana come fosse un gas da te. Nessuno viaggia a velocità molto diverse da quella media e il tutto avviene abbastanza civilmente intorno a te... basta imparare!

Ad Hanoi questo stupefacente effetto "compenetrazione dei corpi" è ancora più visibile, soprattutto dalla finestra di qualche albergo: le strade sono traversate da due flussi che viaggiano in senso contrario e che spesso occupano TUTTA la carreggiata. Sembra una battaglia medievale, ma senza scontri!

L'unico problema reale ieri è che la strada era molto inquinata. E senza quasi vento sono tornato a casa piuttosto provato rispetto al mio solito. Doccia di mezz'ora ma anche stamattina i miei muscoli ne risentivano un po'. Stasera provo su treadmill in palestra... :cool:

Ma veniamo alla storiella di Moni Ovadia. L'ho raccontata talmente tante volte che adesso è ormai una storia diversa dalla sua :D , ma la trovo la descrizione più calzante, anche se esagerata - di quello che accade quando ci si trasferisce in un'altro Paese. E gli Ebrei si che se ne intendono... :(

Insomma... un sant'uomo muore e va in Paradiso. All'ingresso incontra San Pietro che gli apre la porta e gli propone un giro guidato per il Paradiso. Mostra al nuovo arrivato un luogo tranquillo, molte coppie che passeggiano con calma tra le nuvole discettando di filosofia e religione, vestiti di una lunga tunica bianca. La calma avvolge il tutto. Niente schiamazzi, il luogo è incantevole. Alla fine del giro San Pietro chiede al nuovo arrivato "Guardi, io le ho fatto visitare il Paradiso. Comunque, se lo desidera, lei può anche andare di sotto a dare un'occhiata all'Inferno. Tanto per farsi un'idea. E poi SCEGLIERE".

Il sant'uomo è un po' stupefatto, e chiede a San Pietro "Ho capito bene?? Posso andare a visitare l'Inferno e poi... decidere tra i due?". "Si, esatto. Non si preoccupi. Dopo la visita lei torna qui e mi dice cosa vuol fare. Liberamente...". Molto incuriosito, e dopo essersi accertato che non ci sia il rischio di rimanere intrappolati all'inferno, il tizio prende l'ascensore (immagino! :D ) e scende fino all'inferno per ritrovarsi di fronte ad un enorme portone di noce.

Bussa.

Dopo qualche secondo la porta si apre ed.. appare un affascinante signore vestito di tutte punto, con al fianco due ragazze da schianto in abitino supersexy: "Buongiorno, caro sant'uomo. Prego, si accomodi, sono Satana".

Il tizio, visibilmente sorpreso, entra e si ritrova in una splendida hall, arredata con cura, tra marmi colorati ed enormi fioriere. "Venga pure, le facciamo vedere com'è qui", gli dice Satana sorridendo. Le due ragazze lo prendono a braccetto e lo accompagnano per un lungo corridoio. La prima porta si apre e dentro ecco un magnifico salone con grandi tavoli rotondi ricoperti di ogni ben d'iddio! cibi di ogni tipo, vini d'annata! Un gran numero di commensali, sempre accompagnati da splendide donne, ride e chiacchiera amabilmente (lo stesso per le "dannate", accompagnate da splendidi e nerboruti giovani uomini :) ). Sempre più stupefatto il tizio chiede a Satana di che si tratti "Oh, questo è uno dei nostri ristoranti! Aperto 24 ore al giorno". Si incamminano di nuovo nel corridoio e aprono una seconda porta. Dentro una grande piscina piena di gente, bellissime ragazze seminude ovunque, distese a prendere il fresco, servitori, etc.

La visita continua tra sale da gioco, saloni, camere da letto sfarzesche, bagni turchi, etc. Alla fine il tizio riprende l'ascensore e torna da San Pietro. Con aria un po' apologetica, quasi vergognandosi, gli dice:

"Caro San Pietro... il Paradiso è affascinante, intellettuale... etc. ma sa, ho vissuto tutta la vita nella castità e povertà per cui pensavo che forse meglio andare all'Inferno. Tanto per divertirsi un po', finalmente! Niente di personale eh! Spero che mi capisca!"
"Ma assolutamente non si preoccupi!" risponde San Pietro. "Lei ha tutto il diritto di andare giù all'Inferno. Arrivederci e grazie per la visita."

Il tizio scende giù, e bussa alla porta di noce.

Questa si apre e... ne esce una terribile puzza di zolfo! Satana, tutto peloso, nudo e con le corna lo prende per la collottola e lo tira dentro, tra le fiamme e migliaia di dannati che gridano per il dolore.

Al che il tizio gli chiede "Ma come???? Ma prima era tutto così bello qui"!!!.

Al che Satana risponde: "Si, ma prima eri un TURISTA, ora sei un RESIDENTE!".
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Re: [DIARIO] Potenze di 10

Messaggio da poco82 »

:mrgreen:
Io ne sapevo una simile, ma il defunto era un italiano, san Pietro era il politico di turno e il "turismo" era la campagna elettorale :D

Riguardo al traffico nei Paesi del sud est asiatico, in rete ci sono un sacco di video ed è davvero incredibile cone riescano a muoversi senza regole!
10k 38:37 Cinque Porte - Cremona 24/11/2024
21k 1:25:08 Half Marathon Cremona 20/10/2024
42k 3:05:32 Verona Marathon 17/11/2024
25 Maratone, Mezze qualcuna in più
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Re: [DIARIO] Potenze di 10

Messaggio da The Observer »

33 e 34.

(Strava e S Strava)

ieri e l'altro ieri ho "riparato in palestra. Il lavoro è pesante. Abbiamo subito ritardi per cause esterne e lavorato tutto il giorno anche a Pasqua. Mi ritengo un privilegiato a poter lavorare come fosse un hobby quindi mi sta bene. Il caldo in cupola durante il giorno è feroce, con temperature ambiente oltre i 35 C e umidità oltre il 90% fuori (dentro non lo sappiamo, ma è terribile a mezzogiorno). Poco tempo per scrivere.

Il risultato di questi giorni di lavoro è comunque questo:

Immagine

Si tratta di un piccolo telescopio, un Ritchey-Cretien da mezzo metro di diametro, montato in un sito tra l'altro patetico dal punto di vista astronomico, ma che sarà usato da un'Università tecnica per training di studenti e personale per futuri progetti. In Vietnam è un paese di persone volenterose, orgogliose e ottimiste, piagato però da una carenza cronica di professionalità (e da una certa tendenza ad "imbucarsi" che rende difficile le cose a volte). Un campo, quello della formazione, in cui l'Italia sta avendo un ruolo. Altro problema la corruzione endemica a livello statale.

Eppure hai proprio l'impressione di sentire il respiro del mondo qui. E i nostri piccoli problemi eurocentrici sembrano vecchi e ridicoli. La BBC, che mi è sempre sembrata il top della comunicazione, vista da qui ha un'aria vecchia, un po' da parrucconi imbolsiti. Sempre tenendo a mente la barzelletta di Moni Ovadia, l'impressione è che qui "avvengano cose". Le coppie sorridenti di tanti giovani me lo ricordano sempre la sera. Anche le allegre famigliole in motorino, in 4...

Nel frattempo mentre correvo in palestra si è rotto di nuovo il cinturino del vecchio Runner 1, portato qui in emergenza visto che il cavo di ricarica del Runner 2 non si trovava il giorno della partenza. Ancora un po' di attack e a quanto pare regge...

Immagine

Vedremo per quanto...
Ultima modifica di The Observer il 17 apr 2017, 10:09, modificato 1 volta in totale.
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