Secondo me è accontentarsi solo nel caso in cui la scelta di far di meno (meno km, meno allenamenti) è una scelta dettata dalla "avarizia" e non da fattori esogeni.Bark_Psychosis ha scritto:Uhm secondo me è accontentarsi. Ma sono io così.
Se invece si è costretti (impegni di lavori, impegni familiari, problemi fisici ecc), non è un accontentarsi, anzi, è una gran sfida.
Io, ad esempio, dopo i problemi, fisici e non, di quest'anno se ritorno a correre regolarmente lo potrò fare al massimo 3 volte a settimana, e alcune volte forse solo 2, non potrò correre in giorni consecutivi, dovrò centellinare la qualità e cercare il più possibile di correre non su asfalto. E' ovvio che non riuscirò a migliorare i miei risultati, ma se non mi accontentassi di massimizzare i risultati attesi rispetto all'impegno mio malgrado ridimensionato, cosa dovrei fare? Smettere di correre?