Dal punto di vista di pubblico sicuramente la vecchia soluzione dava più presenza di persone nel tratto finale. Dal punto di vista di gestione dei flussi quella nuova è decisamente meglio (pur non essendo stato eseguito perfettamente il piano disegnato su carta). Secondo me è anche questione di abitudine, nel giro di un paio d’anni la gente capirà che può posizionarsi tranquillamente su Viale Majno per evitare l’affollamento del rettilineo d’arrivo.
Un po' ridondante il controllo pettorali per accedere agli spogliatoi e alla partenza, soprattutto perché all'interno del parco (in teoria) c'erano solo i partecipanti, o mi sbaglio?
No, il parco era aperto a tutti, non solo ai partecipanti. I cancelli di accesso erano differenziati ma anche gli spettatori potevano entrare.
- difficoltà per me per trovare lo stand di ritiro del pacco gara (magari mettere qualche indicazione in più)
Tutto il tema indicazioni per me è una ferita aperta

- le troppe bottiglie d’acqua sprecate ai rifornimenti (capisco che Levissima sia sponsor, ma che un approccio più plastic free debba essere preso in considerazione, visto che l’80% delle bottiglie che io stesso ho buttato o che ho visto buttare erano piene).
L’ideale sarebbe la bottiglietta da 25 o quella da 33, che purtroppo in Italia è un formato “premium”. I bicchieri nei primi ristori richiederebbero un numero di tavoli enorme, e poi quando fa caldo l’acqua che non bevi la puoi versare in testa.
Personalmente ho corso 2 volte la maratona a Milano e questa volta la Relay e posso dirvi che siete in progressione positiva. Gestire i maratoneti e i 14mila staffettisti è un impegno notevole in fatto di organizzazione generale e l’unico grande strafalcione è stato quello delle maglie mancanti che oggettivamente è difficile da comprendere visto che avevate esatto numero pettorali e misure.
Come già scritto, non è una questione di numeriche, ma di vestibilità...
Peccato che i biglietti della metro ad alcuni fossero giornalieri e ad altri solo validi per 2 corse. Questo mi ha tolto il sonno visto che gestivo 24 staffettisti che si dovevano muovere in metro. Ovviamente il “problema” è stato risolto brillantemente all’italiana perché c’era così tanta gente in metro che avevano aperto i tornelli per tutti !
I biglietti per la maratona erano diversi (2 corse) da quelli per la staffetta (giornalieri). Poichè la staffetta ha avuto una crescita record (e purtroppo la modalità di iscrizione alla staffetta non è progressiva, ti arriva l’onda anomala di iscritti all’improvviso) c’erano meno biglietti del necessario per la staffetta e abbiamo cercato di tamponare con quelli della relay. In realtà ogni anno chiediamo ad ATM di fornire un QR code da stampare sui pettorali, ma finora non siamo riusciti ad avere questa soluzione.
Alle info nessuno sapeva dove ritirare accredito fotografi con tanto di doppio giro in Expo alla ricerca del desk giusto.
OK, ricevuto.
Gli accessi alle Porte sono risultati un po’ sconclusionati, ad alcuni c’era coda ad altri no; il cartellino di cartone con scritto la P puó essere forse risparmiato. Mettetelo sul pettorale come fanno nelle majors.
Metterlo sul pettorale sarebbe più facile, ma sarebbe “impositivo”. Mettiti nei panni di uno straniero che si iscrive 6 mesi prima... difficilmente conosce già dove alloggerà e di conseguenza il gate più comodo per lui. Detto ciò, il sistema va sicuramente ottimizzato.
Villaggio giardini Montanelli : interessante ma non si capiva dove erano le facilities (deposito sacche, cessi, gate di accesso). Mettete magari 20 volontari che diano info (come a Berlino) nei punti critici. Un mio amico ha trovato il deposito sacche D ma non quello per la sua sacca B che ha poi lasciato da Emergency !
Non lo ha trovato perchè la sacca B andava lasciata in Piazzale Lotto, cioè alla fine della seconda frazione...
