Le storie di corsa della Stanza 21
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giokaos
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Re: Le storie di corsa della Stanza 21
Mi intrufolo nella discussione
muoio dalla voglia di sapere 
Dai a ogni giornata la possibilità di essere la più bella della tua vita.
https://www.strava.com/athletes/9496294
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drew972
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Re: Le storie di corsa della Stanza 21
@maarco72...che zona sei?
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PB 5000 mt: 18'05" (2° meeting Angelo Re CERNUSCO LOMBARDONE - 04/07/2018)
PB 10 km: 37'08" (10km dei Mille BERGAMO - 04/02/2018)
PB 21,097 km: 1h23'31" (MILANO21 HALF MARATHON - 26/11/2017)
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maarco72
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Re: Le storie di corsa della Stanza 21
@drew972..ora abito a rho..ma sono stato in gioventu in zona lomazzo(co)
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drew972
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Re: Le storie di corsa della Stanza 21
Io sono nel lecchese, al confine con MB...di potrebbe fare impegni e turni permettendo
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maarco72
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Re: Le storie di corsa della Stanza 21
c'è ivv molto bella a carate brianza...organizzata dai miei amici marciacaratesi..però per me è presto per correre devo aspettare un po
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SteVa72
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Re: Le storie di corsa della Stanza 21
Pare ci siano vari studi che stanno iniziando a trovare il nesso fra l'attività cardiaca (corsa ma anche bicicletta o nuoto..diciamo tutte le attività così dette ad alta intensità) prolungata oltre i limiti dello sforzo aerobico. Questo perchè hanno osservato (mi pare fosse uscito anche sul Corriere questa estate un discorso del genere) che se i sedentari ovviamente hanno i loro problemi che gli attivi in genere riducono molto (da qui l'annosa questione di spingere la popolazione a muoversi dal divano) poi c'è lo strano caso dei molto attivi che hanno problemi (mi riferisco a problemi cardio vascolari ovviamente) in percentuali addirittura superiori a quelle dei sedentari.
Studia qua studia la una delle opinioni oggi più accreditate pare sia quella che vede l'insorgere di episodi ischemici durante gli sforzi cardiaci anaerobici. Ovviamente più alto è lo sforzo e più a lungo viene tenuto maggiori sono questi episodi ischemici.
Cosa sono sti episodi ischemici (o sofferenza ischemica o non mi ricordo come la chiamavano)?
Se ho capito bene la teoria l'ischemia è la mancanza di ossigeno alla cellula. Se prolungata porta a morte della cellula e quindi a cicatrice. Se invece viene "recuperata" dal corpo può non lasciare tracce evidenti al riscontro strumentale (paragone forse non giustissimo ma come un foruncolo che dopo che è stato riassorbito non lascia traccia). Ma fino a che c'è...crea (o meglio può creare) una rete di piccole lesioni (che poi si riassorbono ma non immediatamente) che sono come molte piccole potenziali cause di tachicardia potenzialmente anche pricolosa (e che poi non lascia traccia).
Ecco spiegato perchè avere un sforzo anaerobico prolungato può essere pericoloso anche per un cuore che dal punto di vista vascolare e "muscolare" è sano ed ecco perchè gli episodi di patologie cardio vascolari non sono diminuiti dall'aumento dello sforzo fisico...ma anzi da un certo punto in poi aumentano pure.
risultato?
Sforzo aerobico...anche prolungato (con il problema della deriva quindi) nessun problema. Sforzi anaerobici soprattutto se massimali meglio se li lascio stare.
Oggi ho fatto l'ECG sotto sforzo senza ovviamente (ne ero certo) raggiungere il massimale. Anzi sono rimasto molto sotto. Me lo hanno fermato a 151 bpm (il mio dovrebbe essere 181) quando stavo sviluppando uno sforzo di 225 wats che pare sia cmq molto alto (La statistica dei presenti andava da "mai avuto più di 200" della specializzanda a "Nesta è arrivato a 250" fino a "Cipollini una volta mi è arrivato a oltre 400"). Per inciso a 200 ero a 141 bpm e a 175 a 127 bpm
Studia qua studia la una delle opinioni oggi più accreditate pare sia quella che vede l'insorgere di episodi ischemici durante gli sforzi cardiaci anaerobici. Ovviamente più alto è lo sforzo e più a lungo viene tenuto maggiori sono questi episodi ischemici.
Cosa sono sti episodi ischemici (o sofferenza ischemica o non mi ricordo come la chiamavano)?
Se ho capito bene la teoria l'ischemia è la mancanza di ossigeno alla cellula. Se prolungata porta a morte della cellula e quindi a cicatrice. Se invece viene "recuperata" dal corpo può non lasciare tracce evidenti al riscontro strumentale (paragone forse non giustissimo ma come un foruncolo che dopo che è stato riassorbito non lascia traccia). Ma fino a che c'è...crea (o meglio può creare) una rete di piccole lesioni (che poi si riassorbono ma non immediatamente) che sono come molte piccole potenziali cause di tachicardia potenzialmente anche pricolosa (e che poi non lascia traccia).
Ecco spiegato perchè avere un sforzo anaerobico prolungato può essere pericoloso anche per un cuore che dal punto di vista vascolare e "muscolare" è sano ed ecco perchè gli episodi di patologie cardio vascolari non sono diminuiti dall'aumento dello sforzo fisico...ma anzi da un certo punto in poi aumentano pure.
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Oggi ho fatto l'ECG sotto sforzo senza ovviamente (ne ero certo) raggiungere il massimale. Anzi sono rimasto molto sotto. Me lo hanno fermato a 151 bpm (il mio dovrebbe essere 181) quando stavo sviluppando uno sforzo di 225 wats che pare sia cmq molto alto (La statistica dei presenti andava da "mai avuto più di 200" della specializzanda a "Nesta è arrivato a 250" fino a "Cipollini una volta mi è arrivato a oltre 400"). Per inciso a 200 ero a 141 bpm e a 175 a 127 bpm
Correre fa bene (cit.)
Il mio Diario Io corro aerobico
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Ora c'è il secondo capitolo Io corro aerobico e penso cardiocentrico
viewtopic.php?t=44948
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Mezzosfondista
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Re: Le storie di corsa della Stanza 21
Quindi solo corsa sopra la soglia anaerobica Steva? O solo corsa lenta ?
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giokaos
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Re: Le storie di corsa della Stanza 21
Insomma come tutte le cose, correre si, ma senza esagerare 
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maarco72
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Re: Le storie di corsa della Stanza 21
un pò come dire che uno sforzo inteso nel breve tempo puo causare piu danno di uno sforzo medio prolungato nel tempo
