[Discussione Ufficiale] Garmin Fenix 8

[ensi80]

essendo che nel gruppo fenix 7 hanno in pochi il pro (che ha il sensore v5 come l'8) chiedo a voi:

anche a voi se provate a bagnare SOLO il sensore cardio con acqua calda / fredda, la quota dell'altimetro cambia e rimane poi starata con dei mt in più o meno ? non parlo di bagnare i sensori a lato, solo il sotto. Grazie a chi saprà rispondermi

[RunnerXcaos]

Aggiungo un'altra considerazione, conosciuta per chi è "vecchio" di orologi:
Anni fa si era raggiunta una buonissima precisione del segnale, poi nacque il chip GPS Sony parco di consumi di batteria e da lì la "moda" con marketing spinto sui device con autonomia da 50h o più.
Il rovescio della medaglia che molti di noi hanno vissuto fu una scarsissima precisione GPS che al da là del disegno mappa sbagliato si traduceva in un passo ballerino in cui si aveva difficoltà a mantenere il passo in allenamento.
Capito più o meno il problema dai produttori (Garmin e Polar non ricordo altri che utilizzavano Sony) si passo a un nuovo chip con miglioramenti apprezzabili.
Conclusione?
Il chip GPS e la bontà del segnale sulla mappa ma soprattutto per avere una lettura passo costante e utilizzabile è direttamente proporzionale alla sua qualità costruttiva e al suo consumo di batteria, oltre al limite fisico di dimensioni in una cassa e a ostacoli fisici e meteo, perciò i costruttori di device cercano di mediare questo aspetto perché ormai a livello marketing fa più vendita dire che ha autonomia X anziché una ottima precisione, tutto qua.
Il margine di miglioramento c'è sicuramente ma a scapito appunto dell'autonomia.
Questa la mia disanima oltre a tutto quello già scritto

[Cor]

È possibile che la precisione sia stata sacrificata per l'autonomia.

[orange]

A me, dagli esempi postati, non mi sembra un vero problema.
I Forerunner della serie 40 e i Fenix 6 avevano grossi problemi di precisione, con la traccia traballante e linee poco precise, anche di molto.
Non sto dicendo che non abbia problemi, non ho né conosco persone con il F8 o E3. Dico solo che da quello che ho visto non mi pare un downgrade rispetto alla precedente generazione come è successo quando hanno cambiato i chip per il Fenix 6.

Da quanto ho visto i Fenix 8 fanno una buona tracciatura, analoga alle strade, solo che non sembra centrata sull'immagine satellitare.
Io con il 7 Pro vedo cose simili, ad esempio se corro lungo il Naviglio e faccio le due sponde, può capitare di avere una traccia in acqua, e una poco più esterna della ciclabile. O anche le curve le mette più sui tetti etc.
Quindi (come già è stato detto) bisogna vedere se è un reale problema nella tracciatura o c'è una discrepanza solo con le immagini del satellite. Perché poi alla fine quello che conta è se la distanza finale è precisa o di quanto è diversa da quella reale. Ma per avere un confronto attendibile l'unico modo è correre lo stesso percorso (nello stesso momento) utilizzando i due dispositivi (F7 Pro e F8) e confrontare le tracce.
E bisognerebbe sapere anche se Garmin ha cambiato i chip GPS oppure sono gli stessi del 7Pro, e già quella sarebbe una info importante.

[Bemapa20]

Aggiungo un'altra considerazione, conosciuta per chi è "vecchio" di orologi:
Anni fa si era raggiunta una buonissima precisione del segnale, poi nacque il chip GPS Sony parco di consumi di batteria e da lì la "moda" con marketing spinto sui device con autonomia da 50h o più.
Il rovescio della medaglia che molti di noi hanno vissuto fu una scarsissima precisione GPS che al da là del disegno mappa sbagliato si traduceva in un passo ballerino in cui si aveva difficoltà a mantenere il passo in allenamento.
Capito più o meno il problema dai produttori (Garmin e Polar non ricordo altri che utilizzavano Sony) si passo a un nuovo chip con miglioramenti apprezzabili.
Conclusione?
Il chip GPS e la bontà del segnale sulla mappa ma soprattutto per avere una lettura passo costante e utilizzabile è direttamente proporzionale alla sua qualità costruttiva e al suo consumo di batteria, oltre al limite fisico di dimensioni in una cassa e a ostacoli fisici e meteo, perciò i costruttori di device cercano di mediare questo aspetto perché ormai a livello marketing fa più vendita dire che ha autonomia X anziché una ottima precisione, tutto qua.
Il margine di miglioramento c'è sicuramente ma a scapito appunto dell'autonomia.
Questa la mia disanima oltre a tutto quello già scritto

Concordo al 100%. Se prendi un Suunto con nasone di 15 anni fa come l’Ambit Peak ha un tracciato GPS più preciso rispetto a buona parte dei top smartwatches attuali. Ovviamente questo é il frutto delle richieste del mercato però a me personalmente dispiace che nessun produttore presenti un modello che punti decisamente sulla precisione GPS.
Ripeto, sono gusti personali e credo che l’implementazione del microfono e della torcia a 1200€ sia decisamente pochino.

[RunnerXcaos]

È innegabile che una buona/ottima autonomia sia un bel vantaggio ma sarebbe tecnicamente da ricercare un miglioramento maggiore della traccia GPS e soprattutto a cascata, più importante ancora di vedere un bel percorso corretto, il passo preciso e costante...
Vedremo come si evolve il mercato nei prossimi anni.

[Iacopo]

Aggiungo un'altra considerazione, conosciuta per chi è "vecchio" di orologi:
Anni fa si era raggiunta una buonissima precisione del segnale, poi nacque il chip GPS Sony parco di consumi di batteria e da lì la "moda" con marketing spinto sui device con autonomia da 50h o più.
Il rovescio della medaglia che molti di noi hanno vissuto fu una scarsissima precisione GPS che al da là del disegno mappa sbagliato si traduceva in un passo ballerino in cui si aveva difficoltà a mantenere il passo in allenamento.
Capito più o meno il problema dai produttori (Garmin e Polar non ricordo altri che utilizzavano Sony) si passo a un nuovo chip con miglioramenti apprezzabili.
Conclusione?
Il chip GPS e la bontà del segnale sulla mappa ma soprattutto per avere una lettura passo costante e utilizzabile è direttamente proporzionale alla sua qualità costruttiva e al suo consumo di batteria, oltre al limite fisico di dimensioni in una cassa e a ostacoli fisici e meteo, perciò i costruttori di device cercano di mediare questo aspetto perché ormai a livello marketing fa più vendita dire che ha autonomia X anziché una ottima precisione, tutto qua.
Il margine di miglioramento c'è sicuramente ma a scapito appunto dell'autonomia.
Questa la mia disanima oltre a tutto quello già scritto

Concordo al 100%. Se prendi un Suunto con nasone di 15 anni fa come l’Ambit Peak ha un tracciato GPS più preciso rispetto a buona parte dei top smartwatches attuali. Ovviamente questo é il frutto delle richieste del mercato però a me personalmente dispiace che nessun produttore presenti un modello che punti decisamente sulla precisione GPS.
Ripeto, sono gusti personali e credo che l’implementazione del microfono e della torcia a 1200€ sia decisamente pochino.

Comprendo il tuo discorso e lo condivido al 100%: sono i gusti personali “consolidati” a guidare il mercato, ad esempio io sono più che propenso a “sacrificare” la precisione del gps di 15-20 metri, per 1-2 giorni di batteria in daily use o 10 ore in uso gps. D’altro canto, i produttori devono seguire il flusso del mercato, se la fetta di mercato che vuole la precisione assoluta fosse cospicua, sarebbero rimasti, come dici tu, al Suunto Ambit 3 peak (che io ho ancora oggi e penso sia l’orologio più bello e affidabile che ho avuto in vita mia). Invece tutti stanno andando verso i display amoled e l’ ottimizzazione della batteria con questi ultimi, a scapito forse dello sviluppo dei chip gps.

[RunnerXcaos]

Esatto dall'altro canto se si vuole ulteriore precisione nel passo e distanza si può acquistare un pod.

[franchino]

Già con la scelta di gestione tra la modalità più precisa e quindi maggiormente energivorae la modalità meno precisa e più risparmiosa Garmin ha già trovato un buon compromesso poi ci sono sempre le situazioni eccezionali, software così così etc

[colpoz]

Dai ragazzi però ora non esageriamo, posso capire che qualcuno se spende più di 1.000 euro per uno sportwatch nel 2025 possa aspettarsi di avere una traccia precisa al centimetro anche correndo nel centro di Manhattan, però addirittura rimpiangere i dispositivi di 15 anni fa pensando che fossero migliori di quelli odierni non sta nè in cielo nè in terra.

I miei primi due orologi da corsa sono stati prima un Motorola MotoACTV e poi un Polar V800, scelti entrambi dopo aver letto innumerevoli opinioni riguardo la precisione GPS che era di gran lunga la caratteristica che mi interessava maggiormente.

Sono passati molti anni ma ricordo che entrambi andavano molto bene all'aperto, con precisione sicuramente paragonabile a quello che si ha oggi, ma appena la situazione diventava più difficile era un bagno di sangue.
Se si correva in città e poi si guardava la traccia spesso non si riusciva nemmeno a capire quale fosse il percorso, tanto la linea era frastagliata, a zig-zag e distante dal punto reale.

E oltre a questo c'era un reale problema di misurazione di distanza e passo, che diventavano totalmente inutili, fornendo dati "senza senso".

Oggi quello che ho riscontrato è che la traccia rimane sempre pulita e lineare, può anche allontanarsi di dieci metri o poco più dal punto esatto ma passo e distanza rimangono perfettamente coerenti.

E per chi se lo chiedesse, il chip GPS montato sui nuovi Fenix 8 è lo stesso dei Fenix 7.
Il salto prestazionale in avanti del chip Mediatek/Airoha AG3335M multibanda usato per la prima volta nei Fenix 7 e Forerunner 955 è stato tale che in tre anni non è stato presentato nulla di migliore.