Stamani ho corso La Corsa di Gnicche ad Arezzo:
Sveglia alle 7:30, mi alzo riposata (ieri sera già alle 23 dormivo), la prima cosa che faccio è guardare fuori il cielo: è sereno come da previsioni meteo, alè!!
Vado a carburare con mia sorella: cornettino alla marmellata e caffè, poi arrivo a Villa Severi: ritiro del pettorale, riscaldamento con il mio collega Pio e alle 9:30 si parte!
Prima un giro intorno al parco e poi via verso le campagne aretine: per le prime due salite reggo bene, riesco a stare accanto a Pio poi la terza, ripida...troppo, rallento, intorno a me respiri agonizzanti e tanti "ohdio ohdio".....siamo + o - al 4° km e penso "ne ho da fare altri 9, immaginavo che il percorso fosse duro, ma insomma speravo meglio, prima o poi finiranno 'stì sali-scendi!" e invece no, ci hanno accompagnato fino alla fine, ma io non lo sapevo ed ero speranzosa! Ad un certo punto ci siamo trovati davanti ad una salita che solo a vederla da lontano

, se invece di essere in gara fossi capitata lì per allenamento avrei rigirato...proprio lì in cima mi sorpassa un ragazzo, lo guardo e mi sembra un mio compagno di società che però avevo visto solo in foto: trovo la forza di raggiungerlo, toccarlo, chiedergli se era lui e ci presentiamo, ci diamo la mano: proprio nel punto peggiore della gara, chi ci ha visto avrà pensato: due fusi totali, però se ci ripenso è stato bello!!
Via passa anche quella salitaccia, torno ad essere "sola", altri numerosi sali-scendi poi un lungo tratto di sterrato in piano (trovo un fuso di 60 anni portati benissimo che fà la non competitiva e vedendomi con il garmin mi chiede ogni 30" "a che velocità andiamo?", "ritmo?" e mi sprona a stare al suo passo di 4:40-4:50 km/min, reggo per due km poi rallento un pò, lui và oltre, a quel ritmo e dopo quel percorso sento che chiacchera ancora via via che raggiunge qualche runner!) e infine l'ultima salita vicino al parco: che gioia trovare Stefano, il mio allenatore all'arrivo, mi dice anche "dai dai che 6 anche fresca!" e io lì mi sono messa a ridere tagliando il traguardo perchè di fresco a quel punto c'era solo il thè che ci hanno offerto!!
Non ho guardato neanche il timer, ero proprio sconvolta, il mio tempo: 13km in 1:07:39.
Questa è stata la mia prima Torre di Gnicche, grande organizzazione, gran bel percorso, ho visto posti che da aretina cittadina non conoscevo, impegnativo sì (la salita a 90° in mezzo alle villette mi ha ammazzato!)ma io sono dell’idea che le cose vanno conquistate e meritate quindi è giusto che siamo stati messi a dura prova e che il più forte abbia conquistato la vittoria, con così tanta fatica, la felicità sarà stata ancora più grande!!
Penso in generale che nella vita la sfida con noi stessi, più che con gli altri, sia il modo migliore per scoprire i nostri miglioramenti, e lo sport è la conferma di questo perchè spesso in allenamento i miglioramenti rimangono nascosti: manca l’emozione della gara!
Una similitudine che nel mio modo di percepire lo sport unisce corsa e vita: essere vivi vuol dire mettersi in gioco, affrontare sfide, avere un obiettivo che, qualsiasi esso sia, ci dà la spinta ad andare avanti e dà motivazione.
Per me oggi partecipare e concludere questa gara ha voluto dire vivere un’esperienza, un momento di divertimento, ma anche di difficoltà in alcuni punti, e forse proprio per questo la ricorderò!
La sfida con me stessa oggi l’ho vinta perchè sono arrivata all’arrivo, il mio, a confronto di quello di molti altri, era un piccolo ma pur sempre importante obiettivo.
Grazie Stefano per avermi aiutato a raggiungerlo, è stato un piacere salutarti davanti all’arrivo!
Ho dato tutto quello che potevo, sarà bello partecipare di nuovo l'anno prossimo, in questo 2012 correrò parecchie salite, per migliorare!!