[Diario] Io corro aerobico
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Re: [Diario] Io corro aerobico
ma quando fai sforzi massimali hai i tipici sintomi da ipertensione, tipo fischio alle orecchie?
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Re: [Diario] Io corro aerobico
Conosco persone (mia madre in Primis) che molte volte hanno avuto durante la giornata pressione superiore a 95/160
Certo mia madre non corre però...
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PB 400m 51"95
800m 2'03"11
1500m 4'37"72
3000m 10'11"4 (allenamento)
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Re: [Diario] Io corro aerobico
no no, nullaBark_Psychosis ha scritto:ma quando fai sforzi massimali hai i tipici sintomi da ipertensione, tipo fischio alle orecchie?
mi ha anche detto che i crampi possono essere un effetto collaterale (mai avuti in vita mia)
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Re: [Diario] Io corro aerobico
Son tornato al pc e ho controllato il mio sotto sforzo di ottobre di cui ho la scansione
In effetti ero partito anche io teso per la situazione 140/90 ma al picco ero 220/110 quindi la minima in effetti è salita molto poco durante lo sforzo. Evidentemente quando dicono che lo sforzo annulla gli effetti della tensione sembra vero. 58 secondi dopo il picco ero a 180/110 e altri 4 minuti dopo (quindi circa 5 minuti dopo il picco) sempre però in attività blanda (25 w di pedalata continua) ero di nuovo a 140/90
Francamente non so proprio come interpretare questa cosa ma so che la pressione è tenuta dal medico dello sport come un parametro molto importante. A me aveva detto a luglio che se non fossi stato molto regolare (come sono) non me l'avrebbe data l'idoneità (anche vista la cosa delle esxtrasistoli frequenti). Del resto anche durante la mia tachicardia la pressione cmq regolare è stata indubbiamente di grande aiuto (il rischio era di perdere i sensi e andare in arresto).
Comunque per esperienza molto diretta e molto meno easy direi che tu possa cercare giustamente conforto sul forum, ma poi se non salta fuori Pablo (ma anche lui poi non è un cardiologo, ma un cardio chirurgo e le differenze sono parecchie) non penso che nessuno ne sappia molto.
Certamente i protocolli italiani sono molto difensivi...da questo punto di vista.
Io sono preparato però
Ecco i valori e le rispettive classificazioni:
Tabella I. Classificazione dell’ipertensione arteriosa.
Categoria Sistolica (mmHg) Diastolica (mmHg)
Ottimale < 120 < 80
Normale < 130 < 85
Limiti superiori 130-139 85-89
Grado 1 (lieve) 140-159 90-99
Borderline 140-149 90-94
Grado 2 (moderata) 160-179 100-109
Grado 3 (severa) ≥ 180 ≥ 110
Ipertensione sistolica isolata ≥ 140 < 90
Borderline 140-149 < 90
Sulla base di queste categorie c'è quindi, con l'analisi sulla sussistenza o meno di altri fattori di rischio (risparmio l'elenco dei fatto di rischio che sono una marea), il rischio di eventi è, per il tuo grado I, questo:
Rischio assoluto di eventi cardiovascolari a 10 anni.
Altri fattori di rischio e patologie pregresse Pressione arteriosa (mmHg)
Grado 1
PAS 140-159
PAD 90-99
Assenti Rischio basso
1-2 fattori di rischio Rischio intermedio
3 o più fattori di rischio, TOD o diabete Rischio alto
CCA Rischio molto alto
Cosa vogliono dire i rischi?
Rischio basso < 15%; rischio intermedio 15-20%; rischio alto 20-30%; rischio molto alto > 30%. CCA = condizioni cliniche associate;
PAD = pressione arteriosa diastolica; PAS = pressione arteriosa sistolica; TOD = danno d’organo.
Per finire la mia consulenza ecco cosa dicono le attuali linee guida per la concessione dell'idonetià
• Ipertensione arteriosa essenziale: è necessaria la definizione
di criteri generali per la concessione dell’idoneità,
i quali dipendono naturalmente anche dal tipo di
attività sportiva praticata dal soggetto.
In proposito, un esame fondamentale è il TEM. Esso
deve essere effettuato al cicloergometro o al treadmill,
con carichi continui, crescenti fino al raggiungimento
del carico massimale o almeno dell’85% della frequenza
cardiaca massima teorica. Secondo gli standard attuali,
deve essere considerata anomala una PA > 240/115
mmHg durante esercizio fisico e/o non ritorni ai valori
basali entro 6 min dalla fine dello sforzo. Tuttavia, per
quanto riguarda la PA sistolica, il valore di 240 mmHg
deve essere considerato un limite convenzionale. Ferma
restando la necessità di eseguire il TEM nello sportivo, il
monitoraggio della PA rappresenta un’indagine utile nei
soggetti con PA elevata a riposo. Occorre ribadire in proposito
quanto già detto riguardo alle difficoltà insite nella
metodica e nell’interpretazione dei dati.
• Nell’iperteso con rischio globale alto e molto alto
(Tab. II), non può essere concessa alcuna idoneità ad attività
sportiva agonistica.
• Nell’iperteso con rischio basso, l’idoneità potrà essere
concessa per tutti gli sport se la PA sistolica al TEM
è < 240 mmHg con ritorno alla base entro 6 min.
• Nell’iperteso con rischio intermedio, l’idoneità potrà essere
concessa se la PA sistolica al test da sforzo è < 240
mmHg con ritorno alla base entro 6 min, valutando attentamente da caso a caso e comunque escludendo gli sport
che comportano sforzi strenui, anche se di breve durata, in
particolare quelli con impegno di “pressione” costante e
significativo, quali sollevamento pesi, body building, ecc.
• Nell’iperteso con rischio basso e intermedio, nel quale
la risposta pressoria all’esercizio sia anormale (PA
sistolica > 240 mmHg, che non ritorna alla norma entro
6 min) l’idoneità alla pratica sportiva agonistica sarà
subordinata al raggiungimento di un buon controllo
pressorio, di base e durante sforzo, mediante trattamento
farmacologico. L’idoneità dovrà essere comunque limitata
a 6 mesi e dovranno essere effettuati periodici
controlli della PA per verificare l’effetto dell’attività fisica
e l’efficacia della terapia. Inoltre, è necessaria una
dichiarazione di impegno da parte dello sportivo a rispettare
l’assunzione dei farmaci nelle dosi consigliate.
• All’iperteso non idoneo all’attività agonistica, potranno
essere consigliate attività sportive non agonistiche del
gruppo A (con impegno minimo-moderato di tipo aerobico)
con finalità terapeutiche, subordinando sempre il giudizio
ad una valutazione complessiva del quadro clinico
* Un aspetto del tutto particolare nello sportivo iperteso è la differenziazione
dell’ipertrofia patologica, secondaria all’ipertensione, dall’ipertrofia
“fisiologica” dovuta all’allenamento. L’ECG può fornire alcune indicazioni:
nell’atleta, insieme agli alti voltaggi del QRS, si rilevano frequentemente
bradicardia sinusale e/o altre aritmie ipocinetiche, onde T
ampie, aspetto di “ripolarizzazione precoce”, ritardi della conduzione intraventricolare
destra. Nell’iperteso si rilevano più spesso alterazioni
dell’onda atriale, modificazioni del QRS con positività degli indici di
Sokolow e Lewis, nonché del più recente “Perugia score”, deviazioni
dell’asse elettrico a sinistra con ritardo della conduzione intraventricolare
sinistra (deflessione intrinsecoide in I-V5-V6 > 0.04 s). Ancora più importante
è l’ECO e la sua corretta interpretazione: nell’iperteso, perlomeno
inizialmente, si ha un aumento di spessore delle pareti, specie del
setto interventricolare senza proporzionale aumento della cavità (aumento
del rapporto massa/volume). Nei casi dubbi, può risultare discriminante
lo studio della funzione diastolica (indagata anche con metodiche
nucleari), di solito alterata nell’ipertrofia patologica.
In effetti ero partito anche io teso per la situazione 140/90 ma al picco ero 220/110 quindi la minima in effetti è salita molto poco durante lo sforzo. Evidentemente quando dicono che lo sforzo annulla gli effetti della tensione sembra vero. 58 secondi dopo il picco ero a 180/110 e altri 4 minuti dopo (quindi circa 5 minuti dopo il picco) sempre però in attività blanda (25 w di pedalata continua) ero di nuovo a 140/90
Francamente non so proprio come interpretare questa cosa ma so che la pressione è tenuta dal medico dello sport come un parametro molto importante. A me aveva detto a luglio che se non fossi stato molto regolare (come sono) non me l'avrebbe data l'idoneità (anche vista la cosa delle esxtrasistoli frequenti). Del resto anche durante la mia tachicardia la pressione cmq regolare è stata indubbiamente di grande aiuto (il rischio era di perdere i sensi e andare in arresto).
Comunque per esperienza molto diretta e molto meno easy direi che tu possa cercare giustamente conforto sul forum, ma poi se non salta fuori Pablo (ma anche lui poi non è un cardiologo, ma un cardio chirurgo e le differenze sono parecchie) non penso che nessuno ne sappia molto.
Certamente i protocolli italiani sono molto difensivi...da questo punto di vista.
Io sono preparato però

Ecco i valori e le rispettive classificazioni:
Tabella I. Classificazione dell’ipertensione arteriosa.
Categoria Sistolica (mmHg) Diastolica (mmHg)
Ottimale < 120 < 80
Normale < 130 < 85
Limiti superiori 130-139 85-89
Grado 1 (lieve) 140-159 90-99
Borderline 140-149 90-94
Grado 2 (moderata) 160-179 100-109
Grado 3 (severa) ≥ 180 ≥ 110
Ipertensione sistolica isolata ≥ 140 < 90
Borderline 140-149 < 90
Sulla base di queste categorie c'è quindi, con l'analisi sulla sussistenza o meno di altri fattori di rischio (risparmio l'elenco dei fatto di rischio che sono una marea), il rischio di eventi è, per il tuo grado I, questo:
Rischio assoluto di eventi cardiovascolari a 10 anni.
Altri fattori di rischio e patologie pregresse Pressione arteriosa (mmHg)
Grado 1
PAS 140-159
PAD 90-99
Assenti Rischio basso
1-2 fattori di rischio Rischio intermedio
3 o più fattori di rischio, TOD o diabete Rischio alto
CCA Rischio molto alto
Cosa vogliono dire i rischi?
Rischio basso < 15%; rischio intermedio 15-20%; rischio alto 20-30%; rischio molto alto > 30%. CCA = condizioni cliniche associate;
PAD = pressione arteriosa diastolica; PAS = pressione arteriosa sistolica; TOD = danno d’organo.
Per finire la mia consulenza ecco cosa dicono le attuali linee guida per la concessione dell'idonetià
• Ipertensione arteriosa essenziale: è necessaria la definizione
di criteri generali per la concessione dell’idoneità,
i quali dipendono naturalmente anche dal tipo di
attività sportiva praticata dal soggetto.
In proposito, un esame fondamentale è il TEM. Esso
deve essere effettuato al cicloergometro o al treadmill,
con carichi continui, crescenti fino al raggiungimento
del carico massimale o almeno dell’85% della frequenza
cardiaca massima teorica. Secondo gli standard attuali,
deve essere considerata anomala una PA > 240/115
mmHg durante esercizio fisico e/o non ritorni ai valori
basali entro 6 min dalla fine dello sforzo. Tuttavia, per
quanto riguarda la PA sistolica, il valore di 240 mmHg
deve essere considerato un limite convenzionale. Ferma
restando la necessità di eseguire il TEM nello sportivo, il
monitoraggio della PA rappresenta un’indagine utile nei
soggetti con PA elevata a riposo. Occorre ribadire in proposito
quanto già detto riguardo alle difficoltà insite nella
metodica e nell’interpretazione dei dati.
• Nell’iperteso con rischio globale alto e molto alto
(Tab. II), non può essere concessa alcuna idoneità ad attività
sportiva agonistica.
• Nell’iperteso con rischio basso, l’idoneità potrà essere
concessa per tutti gli sport se la PA sistolica al TEM
è < 240 mmHg con ritorno alla base entro 6 min.
• Nell’iperteso con rischio intermedio, l’idoneità potrà essere
concessa se la PA sistolica al test da sforzo è < 240
mmHg con ritorno alla base entro 6 min, valutando attentamente da caso a caso e comunque escludendo gli sport
che comportano sforzi strenui, anche se di breve durata, in
particolare quelli con impegno di “pressione” costante e
significativo, quali sollevamento pesi, body building, ecc.
• Nell’iperteso con rischio basso e intermedio, nel quale
la risposta pressoria all’esercizio sia anormale (PA
sistolica > 240 mmHg, che non ritorna alla norma entro
6 min) l’idoneità alla pratica sportiva agonistica sarà
subordinata al raggiungimento di un buon controllo
pressorio, di base e durante sforzo, mediante trattamento
farmacologico. L’idoneità dovrà essere comunque limitata
a 6 mesi e dovranno essere effettuati periodici
controlli della PA per verificare l’effetto dell’attività fisica
e l’efficacia della terapia. Inoltre, è necessaria una
dichiarazione di impegno da parte dello sportivo a rispettare
l’assunzione dei farmaci nelle dosi consigliate.
• All’iperteso non idoneo all’attività agonistica, potranno
essere consigliate attività sportive non agonistiche del
gruppo A (con impegno minimo-moderato di tipo aerobico)
con finalità terapeutiche, subordinando sempre il giudizio
ad una valutazione complessiva del quadro clinico
* Un aspetto del tutto particolare nello sportivo iperteso è la differenziazione
dell’ipertrofia patologica, secondaria all’ipertensione, dall’ipertrofia
“fisiologica” dovuta all’allenamento. L’ECG può fornire alcune indicazioni:
nell’atleta, insieme agli alti voltaggi del QRS, si rilevano frequentemente
bradicardia sinusale e/o altre aritmie ipocinetiche, onde T
ampie, aspetto di “ripolarizzazione precoce”, ritardi della conduzione intraventricolare
destra. Nell’iperteso si rilevano più spesso alterazioni
dell’onda atriale, modificazioni del QRS con positività degli indici di
Sokolow e Lewis, nonché del più recente “Perugia score”, deviazioni
dell’asse elettrico a sinistra con ritardo della conduzione intraventricolare
sinistra (deflessione intrinsecoide in I-V5-V6 > 0.04 s). Ancora più importante
è l’ECO e la sua corretta interpretazione: nell’iperteso, perlomeno
inizialmente, si ha un aumento di spessore delle pareti, specie del
setto interventricolare senza proporzionale aumento della cavità (aumento
del rapporto massa/volume). Nei casi dubbi, può risultare discriminante
lo studio della funzione diastolica (indagata anche con metodiche
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Correre fa bene (cit.)
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Re: [Diario] Io corro aerobico
Steva, alcuni appunti:
A me è passata da 130/95 a 160/95. Non è salita proprio
Perchè dici che è salita molto poco? Parli della mia o della tua?SteVa72 ha scritto:In effetti ero partito anche io teso per la situazione 140/90 ma al picco ero 220/110 quindi la minima in effetti è salita molto poco durante lo sforzo.
A me è passata da 130/95 a 160/95. Non è salita proprio

Io non sono di Grado I. Oggi, per via del camice avevo 140/90, ma la mia pressione normale è 120/80SteVa72 ha scritto:Sulla base di queste categorie c'è quindi, con l'analisi sulla sussistenza o meno di altri fattori di rischio (risparmio l'elenco dei fatto di rischio che sono una marea), il rischio di eventi è, per il tuo grado I, questo:
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Re: [Diario] Io corro aerobico
La mia dieta iposodica serve proprio per avere pressione normale a 120/80 (e poi il sale non è che impatta solo sulla pressione eh... )
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Re: [Diario] Io corro aerobico
Ma io sono arrivato a 85% (in realtà a 83 ma vabbè) non mi sono fermato subito. Se ipotizziamo che alla partenza possa essere "inquinata" dall'agitazione (e io, con tutta probabilità, mi sa che ero anche più agitato di te) poi considera che non è salita per un bel pezzo di nulla poi da 90 a 110 ma da 0 a 85% di sforzo. Rispetto alla massima che è salita da 140 a 220 mi pareva poco....poi magari in percentuale è simile. Vedendo il mio tracciato sembra che sia molto piatto il valore di minima ecco. intendevo quello.
Sul valore ho frainteso allora. Ma allora non si capisce dove sia il problema in effetti.
magari fare un holter pressorio azzera il fattore agitazione e monitora la cosa per 24 ore. mi pare che ne avessi già fatti vero?
Aspetta però mi viene un dubbio...tu prendi farmaci? Perchè dice anche che se si prendono farmaci i valori di riferimento cambiano...
Sul valore ho frainteso allora. Ma allora non si capisce dove sia il problema in effetti.
magari fare un holter pressorio azzera il fattore agitazione e monitora la cosa per 24 ore. mi pare che ne avessi già fatti vero?
Aspetta però mi viene un dubbio...tu prendi farmaci? Perchè dice anche che se si prendono farmaci i valori di riferimento cambiano...
Correre fa bene (cit.)
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Re: [Diario] Io corro aerobico
Con l'holter credo si possa ricostruire la pressione realmente "a riposo" come del resto si traccia l'ecg
Ma vista così starei in effetti molto tranquillo dai
Se no ci vediamo domani a correre insieme. Facciamo una bella sessione a 8 minuti al km per iniziare
poi ti tiro... (si scherza eh....visto che probabilmente è solo uno scrupolo a leggere ste linee guida)
Ma vista così starei in effetti molto tranquillo dai
Se no ci vediamo domani a correre insieme. Facciamo una bella sessione a 8 minuti al km per iniziare

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