Lavaredo Ultra Trail - 27 giugno 2014 - Cortina (BL)

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Fatdaddy

Re: Lavaredo Ultra Trail - 27 giugno 2014 - Cortina (BL)

Messaggio da Fatdaddy »

Silvan ha scritto:PPS: per che avesse problemi ai capezzoli (sanguinamenti), due cm di quel nastro sono un perfetto rimedio anche per quello, io lo uso solo in maniera preventiva per gare lunghissime, ma in diverse occasioni l'ho prestato a chi ne soffre con ottimi risultati.
Santo subito quel tipo di cerotto!
La ceretta post gara, quando li ho tolti prima della doccia, è stato il coronamento di un lungo cammino di sofferenza ed espiazione! :mrgreen:
Scherzi a parte, per me sono fondamentali... :thumleft:
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mircuz
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Re: Lavaredo Ultra Trail - 27 giugno 2014 - Cortina (BL)

Messaggio da mircuz »

Bravissimi tutti, belle imprese, ed in più l'onore di aver corso in gara con il mitico Krupicka e la Rori Bosio. Vuoi mettere!
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yeti
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Re: Lavaredo Ultra Trail - 27 giugno 2014 - Cortina (BL)

Messaggio da yeti »

Ciao a tutti !
c'ero anche io sabato a correre la CT, mi spiace non essermi collegato prima per riuscire magari a salutare qualcuno di voi.
Comunque sono riuscito a completare la mia 2° CT, dopo quella dello scorso anno su percorso modificato ( e molto più semplice ).
Il percorso tradizionale l'ho trovato bellissimo, giustamente tosto ma affascinante, ho ancora negli occhi i paesaggi osservati durante le 9 ore e 4 minuti che mi sono servite per arrivare al traguardo.
Me l'ero vista brutta in settimana, ormai il tarlo del ritiro stava prendendo il sopravvento, tornavo dalle vacanze al mare ( dove avevo corso pochino :wink: ) e da lunedì a mercoledì avevo dei problemini intestinali :emb: , poi giovedì, a forza di riso in bianco e fermenti, ho cominciato a stare meglio, e venerdì ho deciso ! vada come vada sarò alla partenza ! consapevole però di essere un pò troppo fiacco per affrontare un trail del genere... ma qui subentra l'incoscienza :rambo:
Venerdì sera ero a vedere i supereroi della LUT che partivano :hail: gasamento a 1000, l'anno prossimo anch'io la faccio ( stessa cosa detta l'anno scorso 8) )
Arriva il momento di partire, sono con 4 amici che non l'anno mai fatta, e quindi sono il veterano del gruppo, sono un po' agitati ma io so cosa valgono, e sono tranquillo per loro, ce la possono fare tranquillamente. Cerco di tranquillizzarli, ci prepariamo con calma e siamo subito al traguardo.
Si parte, andiamo piano, ribadisco di continuo, 47 km son tanti, abbiamo tempo... a metà della Val Travenanzes mi ritrovo da solo. Loro tengono un passo troppo veloce per me, e io sento già qualche avvisaglia di crampetti... si mette male penso. Ma continuo, arrivano i guadi, vedo gente che si toglie le scarpe e i calzini, al primo guado lo faccio anch'io, poi chissene, guado selvaggio, e così ritrovo uno dei miei compagni intento a riallacciarsi le scarpe.
Ripartiamo insieme, primo ristoro con sola acqua e via, Col dei Bos in scioltezza e poi giù di corsa fino al 24° con il ristoro "vero".
Ho una fame da lupo, bel segno, vuol dire che sto bene fisicamente, arraffo vari alimenti e li innaffio di coca cola, rimaniamo lì 5 minuti buoni, poi comincio a sentire freddo e ripartiamo, nel frattempo ritroviamo anche un altro dei miei amici che si era attardato al ristoro. Via verso l'Averau, splendida vista sulle 5 Torri, ma cazzarola....quando finisce sta salita ? una signorina lungo il percorso ci dice che una volta giunti al rifugio poi è tutta discesa....io lo so che non è vero, ma mi autoconvinco... e quando sono sopra a 2400, dopo aver preso il the caldo, chiamo a casa e dico " ormai è fatta, siamo sul punto più alto".
Povero illuso... :cry: si riparte, siamo ancora in 3, giù verso il Passo Giau... ma non si doveva andare solo in discesa ? vabbè, più o meno... arriviamo al passo, ormai è fatta, bel ristoro dove sbraniamo cibi vari e anche qualche pezzo di falange dei volontari, mi dicono dai che manca poco, siete al 30°, dovete solo svoltare quella montagnetta li.... ripartiamo tutti e 3 uniti verso il traguardo. Gli altri 2 amici sono 45 minuti avanti, ci siamo sentiti al telefono, vanno forte.
Vai Marco, vai Luca, vai Ivano, andiamo ! il primo tratto dopo il passo Giau è incoraggiante, ma passando un nevaio bello impegnativo butto l'occhio verso l'alto e vedo gente che sale verso il cielo. Ho le visioni? ma no, c'è una bella vallata che scende docile, vedrai che dobbiamo scendere di la... col kaiser... si deve salire ! Ivano resta indietro, il contraccolpo psicologico lo frena, io e Luca arriviamo sotto e cominciamo pian pianino a salire la forcella, ma quanto è lunga ? lungo la salita vedo svariati santi, con i quali scambio pareri sulla bellezza del creato e sulla pazzia latente nei trail runner, un bel dibattito che si interrompe quando giungiamo sopra, finalmente un po' di piano, poi l'ultima forcelletta dove incontro uno della LUT che si mangia un panino e mi incita a passare di la perchè l'aria è più calda :shock: gli dico " sei un grande" lui sorride e continua placido a mangiarsi il suo panino. Parto, finalmente solo discesa, dai Luca, corriamo che che manca poco ! 13-12-11... rifugio Croda da Lago, musica festosa ultimi ristoro, Ivano ci agguanta, si è ripreso. Ripartiamo, di corsa. Vai Vai Vai ! al ristoro ne mancavano 9, ora quanti saranno ? 7-6 ? Faccio presente a Luca che ufficialmente è un maratoneta, più o meno avremo percorso 42 km, lui deve ancora cimentarsi in una maratona su strada, ma la distanza l'ha percorsa, lo certifico io :study:
Tratto scabroso, fango, salti, superiamo un bel po' di persone, sento Cortina che si avvicina, la sento respirare, energie che non so da dove arrivino mi fanno accelerare il passo, Ivano resta ancora indietro, ma Luca mi segue e finalmente arriviamo giù, ripestiamo asfalto dopo ore di roccia e terra, e un po' mi dispiace, ma ormai il traguardo è vicino. Facciamo di corsa il tratto di strada prima di arrivare in centro, passano delle motorette che ci sgasano addosso fumo di olio Castrol bruciato, ma che cazz.... proprio ora :twisted: non importa, si imbocca il corso finale e in progressione tagliamo il traguardo insieme, io e Luca, con tante persone che ci incitano, che sensazione magnifica :D :D gli altri 2 fenomeni ci aspettano, 7 ore e 55, bravi :hail: dopo 5 minuti arriva anche Ivano, bravissimo sei stato un grande. Mi gusto il Gilet da Finisher.... andata.....
Grazie Cortina, grazie Northface :beer:
le mie avventure le trovate su http://trailbosc.blogspot.it/ :thumleft:
Fatdaddy

Re: Lavaredo Ultra Trail - 27 giugno 2014 - Cortina (BL)

Messaggio da Fatdaddy »

Batto il ferro finchè è caldo...e tre! :wink:

(...segue)
Passo la notte a correre senza riferimenti spazio temporali, il cielo è coperto e purtroppo non regala la magnifica stellata della LUT di qualche anno fa (dove avevo partecipato alla prima parte della staffetta insieme a Claudio_sbarbi), si è solo cullati dalla luce ipnotica della frontale.
Ecco, ipnotica forse anche un po’ troppo, visto che nella mezz’ora che intercorre tra le 2:30 e le 3:00 ho una vera e propria crisi di sonno: avevo messo in conto che due notti insonni sarebbero state dure da affrontare, ma mai avrei detto che i primi problemi potessi averli dopo nemmeno quattro ore di gara, eppure eccomi qui, incapace di tenere gli occhi aperti e di scuotermi dal torpore, sto camminando nel dormiveglia, letteralmente dead man walking. Per fortuna sono in un tratto boschivo relativamente tranquillo, dove il massimo pericolo che corro è quello di inciampare in una radice e di finire in un cespuglio spinoso che forse potrebbe essere utile a darmi una sferzata.
Poi la crisi nera, così come è arrivata, magicamente sparisce, torno ad essere vigile, presente e pieno di energia: l’alba che tinge di rosa la maestosità delle cime mi fa sentire immensamente grande e profondamente minuscolo al contempo.
Al primo check point all’Hotel Cristallo posso finalmente fare il primo punto della situazione: ho un margine di quasi due ore sulle scope e questo mi tranquillizza, posso rilassarmi e continuare con il ritmo “a sensazione” (ancora non me rendevo conto, la corsa era solo all’inizio, ma uno dei doni compresi nel pacchetto All Inclusive Ultratrail consiste anche nella capacità di guardarsi dentro, di ascoltarsi, di parlarsi e di comprendere il proprio fisico e la propria mente. La strada era quella giusta…), godermi il primo ristoro caldo e.. sistemare nello zaino il sacchetto con la maglia a maniche lunghe che per 33 Km ha anestetizzato i miei zebedei: sfilo la zip, arrotolo la giacca a vento, la maglia, infilo, chiudo la zip. Fatto. Tempo impiegato credo 25 secondi netti. :shock:
Vorrei darmi un’amichevole calcio in culo, ma mi limito ad un sornione “fanculo Fat!” prima di gettarmi a corpo morto sul thè caldo e l’uvetta passa.
Mentre mangio e bevo, faccio salotto con i volontari (non mi stancherò mai di ringraziare abbastanza tutti questi appassionati che per nulla in cambio passano ore ad accudire amorevolmente chi sta inseguendo un sogno, aiutandolo a realizzarlo: GRAZIE RAGAZZI!!) e capto un discorso mezzo sconclusionato del primo ritirato di una lunga serie che incontrerò lungo il percorso:
“Ok, basta, io mi fermo qui…dov’è il pulmino dei ritirati?”
“Caspita, è successo qualcosa? Tutto bene?” cerco di capire un po’ allarmato.
“No, nulla. E’ che di solito dopo qualche ora sono stanco. E se sono stanco non mi va più di correre…”. Mumble, mumble: amico, qualcosa mi dice che hai cannato completamente tipo di gara! :-" Il mondo è bello perché è vario…
Correre di notte è affascinante, ma la luce del giorno regala nuova energia: ci si sente un po’ dei sopravvissuti ed i raggi del sole che fanno capolino dalle nubi rinfrancano e fanno dimenticare le fatiche notturne.
Passato il lago di Misurina, il prossimo passo è il rifugio Auronzo, corrispondente al 48° Km, posizionato al termine di una bella rampa di salita che stronca le gambe di molte persone: a complicare le cose è anche il fatto che il rifugio si vede a km di distanza, tu cammini, sali, superi un dosso e quando pensi di essere arrivato…il rifugio è ancora là, distante anni luce, sembra che qualcuno lo sposti mentre a testa china tu non te ne accorgi. In questa estenuante lotta di resistenza alla fine il rifugio Auronzo capisce che non ho alcuna intenzione di cedere, si ferma e finalmente si fa raggiungere.
Ad accogliermi la prima di una lunga serie di pastine in brodo, capace di toccare le mie più profonde corde emotive: qualcosa di caldo che senti penetrare nel profondo delle tue ossa infreddolite, straordinario nel rigenerarti e farti tornare in vita! Se non puzzassi come un caprone tibetano imputridito mi getterei a baciare la cuoca: mi limito ad un sentito "Grazie!" detto con gli occhi lucidi.
Ho mantenuto lo stesso margine di distacco dalle scope ed euforico ne approfitto per telefonare a casa, augurare il buongiorno alla Venerabile Consorte e al Principe Ereditario, comunicare loro che il vecchio daddy è vivo, vegeto e determinato ad andare oltre. Fa una certa sensazione sentire le loro voci sonnacchiose, di chi appena alzato ed ancora in pigiama si sta preparando la prima colazione. :vicini:
L’organizzazione ha predisposto un servizio di consegna borse per un eventuale cambio, ma io proseguo con quello che ho indosso: canottiera tecnica, maglia a maniche corte e soprattutto i mitici manicotti, che tiro su o giù in funzione della presenza o meno di vento gelido o pioggia, risparmiandomi tutte le soste che fanno coloro che al primo accenno di freddo recuperano la giacca a vento, anche fosse per pochi metri. Troppo sbattimento. Personalmente "ho già dato"! :smoked:
Ed ora via, verso Forcella Lavaredo che segnerà uno dei punti più alti della gara e che precede una lunga discesa sino a Landro e a Cimabianche: in questo tratto, complice forse anche il paesaggio a mio parere meno esaltante, incappo nella seconda ed ultima crisi di sonno, identico al primo, durata mezz’ora netta di black out mentale in cui pagherei oro per una tazzina di caffè.
Cerco di caricarmi mentalmente considerando che, varcato il 67° Km, inizierò a compiere distanze mai raggiunte prima, come se ogni km segnasse un piccolo, nuovo Personal Best, ma presto mi rendo conto che questa è psicologicamente un’arma a doppio taglio, aver già fatto molto induce la vocina interiore a blandirmi con lusinghe del tipo “Bravissimo Fat! Hai già ottenuto un ottimo risultato. Non sarebbe meglio finire qui?” ma il tono è poco convinto, è uno sterile tentativo che non attacca. Sto scoprendo in me una forza interiore che non conoscevo, ho la sensazione che una metamorfosi stia avvenendo ed il ritiro non è contemplato, ci sarà forse un giorno in cui mollare, ma di certo non è oggi.
L’altimetria riportata sul pettorale di gara è utilissima, offre un costante riferimento, ma spesso inganna: quella che all’apparenza sembra un’innocua collinetta da superare fischiettando è in realtà l’ennesima forcella spaccagambe (nella fattispecie Forcella Lerosa), punto finale di uno dei tratti più impegnativi della gara segnata da passaggi esposti su nevai, guadi in torrenti con l’acqua alle ginocchia e giusto per non farsi mancare nulla, anche un bello scroscio di pioggia intenso, fosse mai che qualcuno si possa lamentare del caldo!
L'elicottero del soccorso medico sorvola le nostre teste: ecco un altro che non termina l'impresa... :(
(...continua)
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Re: Lavaredo Ultra Trail - 27 giugno 2014 - Cortina (BL)

Messaggio da Mad Shark »

@silvan
Grazie per la dritta,così è poco invasivo ma fa il suo lavoro,non ci avevo pensato, e una fasciatura mi sembrava appunto troppo invasiva e che avrebbe poi limitato i movimenti della caviglia...proverò :thumleft:
ultima domanda :mrgreen: , se mi suggerisci anche una marca del nastro bello adesivo ....perchè ne ho uno ma non attacca un cazz :-#

Next Trail:
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Re: Lavaredo Ultra Trail - 27 giugno 2014 - Cortina (BL)

Messaggio da Mad Shark »

intanto ho fatto i compiti e letto le altre due parti di Fat :mrgreen: :thumleft:

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Re: Lavaredo Ultra Trail - 27 giugno 2014 - Cortina (BL)

Messaggio da Barbara »

Bene bene, e con questo ho un nuovo pezzo di firma :thumleft: :cheerleader:
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"Ci sarà forse un giorno in cui mollare, ma di certo non è oggi."
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Re: Lavaredo Ultra Trail - 27 giugno 2014 - Cortina (BL)

Messaggio da Cordi92 »

Ciao a tutti!
Quella di sabato è stata la mia prima CT e devo dire che nonostante conosca molto bene i sentieri su cui si è svolta, è stata comunque una gran emozione correrla! Un po' come se fosse la prima volta che vedevo quei paesaggi... sarà che in gara vedo le cose con un occhio diverso :mrgreen:
Essendo la prima volta che correvo una trail oltre i 26 km mi sono imposto già da subito un obbiettivo personale molto largo (9h) con l'obbiettivo di arrivare abbastanza "sereno". Non sapendo cosa mi avrebbe aspettato nei chilometri in più ho deciso di portare i bastoni (che non uso da anni! :shock: ) e di non strafare nemmeno quando mi sentivo in grado di correre molto più forte.

Bellissima la partenza in Corso Italia, in vita mia non l'avevo mai visto così pieno! :D I primi 12km sono stati molto tranquilli, andatura non eccessiva nel breve tratto di asfalto, piu o meno a metà gruppo, e poi la prima salita più lenta con l'aiuto dei bastoni. Ho dato un po' "dentro" nel tratto di discesa, dove di solito in allenamento corro come un missile, ma ho cercato di dosarmi lostesso perchè ero abbastanza "intimorito" dalla distanza.
Dopo la discesa, entrati nel greto del torrente, arriva il primo guado: provo a cercare un punto per passare senza bagnarmi ma vedendo tutti che si tolgono le scarpe capisco che non c'è nulla da fare. Me le tolgo anchio ed entro con i piedi in acqua, un po' scocciato per la perdita di tempo. Per asciugarmi i piedi, tirare via tutti i sassolini appiccicati e rimettere i calzini avrò perso 10 minuti (uso sempre i calzini corti, proprio un guado l'unica volta che metto quelli lunghi compressivi?? ](*,) )
Meno problemi negli altri guadi: specialmente quello con il tronco dove sono riuscito a passare in equilibrio (ore di allenamento sulla slackline mi sono finalmente servite a qualcosa :mrgreen: ).
Finita la salita inizia a soffiare il vento e mi infilo il k-way per evitare una congestione (la strada è ancora lunga e ho già provato un'esperienza simile all'ultima skyrace). Arrivo tranquillo a passo Falzarego, la discesa è veloce e per nulla tecnica. Guardo il road-book e penso: beh dai siamo quasi a metà strada.. e le salite adesso hanno molto meno dislivello di quelle fatte finora! MI basta poco tempo per cambiare idea: non ricordavo quanto fosse lunga la salita all'Averau (di solito quando vado da quelle parti salgo dall'altro lato) per fortuna in cima il tè caldo offerto dal rifugio mi dà non poco conforto :mrgreen:
Da li in poi continuo senza troppi problemi, non fosse che arrivare a passo Giau mi è sembrato lunghissimo! La salita, che sul road book sembrava quasi "ininfluente" rispetto a tutto il resto, l'ho affrontata con abbastanza fatica.
La salita a forcella Giau, sebbene molto più in pendenza, l'ho percorsa più sereno, aiutato dal ristoro al Passo e dal fatto che era molto breve come chilometraggio: insomma "breve e indolore" (se fatta alla giusta andatura! :asd2: ) Da li all'ultimo ristoro è passato poco tempo, alternando corsa veloce in discesa e in piano e camminata nelle brevi salite. Dopo aver mangiato il brodo caldo (fantastico!!!) all'ultimo ristoro, sono partito a razzo per gli ultimi 9km di sola discesa, dimenticandomi anche di chiudere i bastoni per non perdere tempo. :emb: Arrivato finalmente all'ultimo tratto di asfalto li chiudo e mantengo un andatura sui 6 min/km per evitare di mollare proprio alla fine. In realtà pensavo:"beh dopo 47 km di sicuro mi toccherà camminare proprio negli ultimi metri di salita in centro" per fortuna sarà stato il tifo che arrivava anche dalle macchine che mi sorpassavano o il fatto di vedere il traguardo sempre più vicino ma sono risucito a farmi tutto l'ultimo pezzo senza problemi e a non mollare neanche nella salita... un piccolo sprint in Corso Italia e poi mi giro a guardare il tempo: 9:17:00 un minuto in meno di quanto indica il mio orologio (il polar è stato preciso stavolta :mrgreen: )

Il risultato è abbastanza "in linea" con quello che mi aspettavo, non avessi perso molto tempo ai ristori e al guado forse sarei riuscito a rispettare il mio obbiettivo delle 9h ma in fondo era la prima gara su una distanza del genere, ed è stato meglio non rischiare.
Meglio comunque riuscire a tagliare il traguardo che ritirarsi! :asd2: :D
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Re: Lavaredo Ultra Trail - 27 giugno 2014 - Cortina (BL)

Messaggio da Barbara »

Bravo Cordi! =D>
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Re: Lavaredo Ultra Trail - 27 giugno 2014 - Cortina (BL)

Messaggio da Miro 69 »

Fat , ultimamente sono stato un pò preso , dal lavoro e da qualche piccola turbolenza psicologica alla fine di maggio :-"
( ma se no i xe mati no i voemo no ? ) :mrgreen: non sapevo avessi in programma questa gara , sono "fuori" completamente dai social network e certe parti del forum proprio non le bazzico , roba da U.F.O. per me...
comunque leggere i tuoi resoconti mi dà molto coraggio per continuare a coltivare quel sogno di metà dicembre a cui spero parteciperai anche tu, come mi dicesti qualche tempo fà.
Ci sono limiti e motivazioni che trascendono il buon senso ma che ci fanno toccare l'infinito quando riusciamo a farle nostre. Sei un grande , non è la solita leccata di culo per chi finisce una gara , è una pacca sulla spalla di un'amico che ha le palle per correre una gara del genere , l'autoironia e la sensibilità per scrivere di se.
Ti saluto con la mia firma "γνῶθι σεαυτόν" ; conosci te stesso (e non rompere il ca**o a me cit.) :mrgreen:
Un abbraccio e a presto.
Miro
21,097 Km -1h56'07"-Garda Trentino HM 2013
29 Km -2h57'18"- Corsa del Principe 2017
42,195 Km - 4h29'36"- XXI Maratona di Ravenna 2019


Ho letto di cose già vissute e pensato di cose già scritte.
Miro

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