Per prima cosa complimenti a tutti x gli allenamenti di ieri
@mampr un 38 è quasi una maratona, bravissimo
@gandrea vedrai il moribondo verrà lui da te senza che tu te ne accorga. Per il discorso abbigliamento anch'io concordo che i pantaloni lunghi si usano quando proprio fa freddo, x me dicembre/ gennaio
Ed eccomi qui a scrivere di ieri a Venezia con la mente più lucida rispetto alla fine della gara.
Maratona andata, non come speravo ma conclusa in 4.00.18 (mannaggia i 18 secondi
Sapevo che non potevo ripetere il risultato di Milano, ma un po' ci speravo onestamente, anche se le circostanze erano diverse. Per la nostra società questa maratona è un po' una tradizione e tutti gli anni la si fa partendo con il pullman al mattino alle 4.30 e anche questo di sicuro non aiuta, ma come me in questa situazione sono in tanti .
A mente fredda poi non vedo così negativamente il mio risultato rispetto a ieri , perché ci sono stati si dei problemi ma forse qualche sbaglio da parte mia c'è stato.
Per prima cosa faccio l'errore di retrocedermi di una griglia per stare con il gruppo
Mi ero ripromessa che se avessi preso i piacer delle 3,50 me ne sarei stata li con loro buona fino alla fine, e così è stato quando li ho presi al 15 km. Li seguo senza problemi fino al 30 km e li x me cominciano i problemi, anche se in realtà già sul ponte che conduce al parco s.giuliano essendo di legno mi provoca nausea. Al ristoro dei 30 bevo e la nausea peggiora, continuo e dopo circa 1 km comincia il ponte il ponte della libertà e li cominciano ad accennarsi i crampi che riesco a gestire cambiando il passo . A metà ponte devo camminare un attimo per i crampi ma ricomincio a correre e così continuo a fare fino all'entrata di Venezia, chiaramente il ritmo continua a calare ma mi dico che va comunque bene. Ma man mano che i km passano aumentano le fasi di cammino x gestire la cosa e gli ultimi 3/4 km sono una vera sofferenza, saltavo in aria dal dolore ,ero sempre attaccata ad un muro o ad una transenna x strecciare le gambe. Il passaggio da piazza s. Marco che tanto emoziona lo faccio camminando/ correndo e piangendo, il pubblico mi incita in ogni modo ,davvero grazie, e sull'ultima curva che porta all'ultimo km una signora mi chiama per nome in dialetto veneto mi urla in modo colorito di non mollare e di tirare fuori i c@@@@@ni !!! Mi ha strappato un sorriso !
Faccio l'ultimo km alla come posso
Come dico sempre ogni maratona è un viaggio a se che dura del tempo e ci lascia comunque qualcosa, io con Venezia ho il conto sempre aperto ma è bellissima e la consiglio vivamente
Scusate la lungaggine e grazie ancora a tutti per il vostro sostegno
Buona giornata a tutti

