bene, direi che il mio non-risultato ha generato un'interessante confronto questa volta non basato solo su distanze, passi chilometrici e pazzi che si mettono a correre due minuti dopo esser passati da un continente all'altro
dopo il report di ieri, oggi ho riletto tutti gli interventi con mente un po più lucida; non risponderò uno ad uno ma cercherò di condensare il mio pensiero in qualche riga: sono una persona competitiva, questo si, non solo nella corsa ma in tutte le cose che faccio. Ovvio che il non aver raggiunto il risultato su cui ho lavorato e creduto per mesi ha generato frustrazione, ma è un sentimento che da lì a qualche giorno - anche meno - poi scema, e di sicuro non va ad intaccare quella che è la vita privata. Come ha detto qualcuno, le cose importanti nella vita sono altre.
Detto questo, personalmente, tanto pesa non raggiungere qualcosa quanto più risorse per quel qualcosa si è speso. Ed io questa volta ho dato veramente tanto. Ecco perchè l'ho chiamato "fallimento". Avessi chiuso la maratona in 3h25m perchè mi ero allenato poco e male, avrei accettato tranquillamente il risultato.
tra gli interventi che ho letto mi ci ritrovo molto anche con chi trova nella corsa un proprio momento di libertà nella vita quotidiana: con le scarpe da running a piedi devo solo rendere conto a me stesso, il risultato dipende solo da me; si tratta di lavorare per raggiungere un risultato, e una volta ottenuto, si alza l'asticella e così via.
chiudo il mio pensiero e passo a qualcosa di più tecnico.
Passano le ore e ripenso al percorso che mi ha portato ad Amsterdam. In fase di avvicinamento ho messo lì anche 30 / 32 km @ 4'05", e ancora dovevo cominciare la preparazione; durante la preparazione, soprattutto le prime settimane, non solo rispettavo la tabella ma volendo riuscivo tranquillamente a scendere sotto i tempi richiesti.. poi però, le ultime settimane credo di aver avuto un calo di forma. Relativo, magari non apprezzabile più di tanto, ma quando ti alleni per un certo tempo, poi basta anche un leggero calo per non fartelo raggiungere. La VOmax è passata da 64/65 di inizio preparazione, a 59/60 nelle due settimane prima della maratona. Credo possa esser chiave di lettura di quanto successo Domenica. Le cause di questo possibile calo di forze? boh..forse sono veramente partito troppo presto, tra avvicinamento e preparazione, e alla fine ho pagato dazio.
per quanto riguarda il post-maratona, vedo come va nei prossimi giorni ma penso di fare Ravenna. O meglio, proverò a fare gli allenamenti richiesti e poi vedrò le sensazioni e magari deciderò all'ultimo momento. Se lo farò, questa volta sarà diverso, ci vado con un'altra mentalità: lo farei più per provare una strategia diversa, per mettere una maratona in più nella gambe ma sopratutto nella testa, perchè penso di aver pagato anche di inesperienza al momento giusto. E poi, sarebbe opportunità per vedere la faccia di qualcuno, di chi trova il modo di moralizzarmi anche in trasferta o di chi si offre di farmi da lepre! Verona poteva esser altra opzione, ma ho fatto tre Maratone nella mia vita, non vorrei già ripeterne alcune.
domani finisce per me la trasferta (di vacanza, e comincia quella di lavoro). Lascio Amsterdam, senza l'obiettivo che avevo sperato ma, come dite in tanti, un pò più vicino al quel f*****g breaking3!