Ho letto con interesse questo topic e lo rispolvero per dire la mia.
Nel corso dell'ultimo anno e mezzo ho provato a sperimentare sulle mie gambette i 2 metodi di corsa dei quali si sente abbastanza parlare oltreoceano:
- - pose method
- chi-running
Sebbene a prima vista possano sembrare molto simili (per non dire uguali) ci sono delle differenze sostanziali tra che li rendono realmente diversi, la cosa che li accomuna per chi non li conosce e' quella di non appoggiare i talloni, in realta' non e' esattamente cosi', soprattutto per il chi-running.
Parlare di corsa "sugli avampiedi" e' spesso troppo riduttivo, non possiamo partire e pretendere di modificare
solo l'appoggio correndo come abbiamo sempre fatto, perche'
tutto parte dalla postura ed il piede e' solo l'ultimo anello della catena, importantissimo naturalmente, ma se non viene supportato dal resto del corpo l'infortunio e' praticamente inevitabile e purtroppo in tempi brevissimi.
Per tornare alla domanda iniziale di Now and forever ti posso dire che ad oggi sto correndo sugli "avampiedi" tutte le mie distanze (non sono un maratoneta, gare sui 5/10k e lunghi sui 15/18K) a qualsiasi ritmo (anche a 5'30"/5'40", quindi la lentezza non e' un problema).
Ho intenzionalmente virgolettato la parola "avampiedi" perche' in effetti e' li che vado a caricare il peso e ad appoggiare (diciamo tra il metatarso e 2/3cm dietro il metatarso), pero' la cosa rientra in un discorso posturale abbastanza ampio che parte dall'alto, oltretutto noto che correndo con delle A3/A4 il tallone della scarpa arriva comunque a toccare o sfiorare terra, il peso pero' sta da un'altra parte ed e' questa la cosa importante (come gia' scritto da AndyTheRunner).
A chi volesse provare uno di questi metodi (ripeto, molto diversi tra loro, quasi opposti oserei dire) personalmente suggerirei il chi-running, decisamente meno efficiente del pose (in termini di velocita') secondo me, ma l'ho trovato molto meno traumatico e meno "muscolare" rispetto all'altro, soprattutto per quanto riguarda i polpacci e (credo) i tendini di achille, in quanto il carico nel chi-running e' tutto o quasi nel "core" (addominali/lombari) e la postura porta il movimento della corsa ad una sorta di "equilibrio instabile" (credo si chiami cosi' in fisica), dove le gambe si muovono solo per contrastare la caduta in avanti del corpo e quindi appoggiano senza mai andare in spinta (questo nel chi-running e' uno dei fondamenti: non esiste la spinta).
E' piu' un casino da spiegare a parole che da vedere, pero' se vi interessa posso raccontarvi un po' le differenze, le posture e (purtroppo...) anche i miei infortuni.