6a tappa del corrimilano, 4a per me, è una delle gare di casa, abito a un chilometro dalla partenza. E' un periodo un po' di fiacca mentale , sento che sto perdendo un po' di motivazione, il pb di 51 ottenuto un paio di mesi fa è sempre lì e mi sembra che superarlo significativamente sia uno scoglio insormontabile. Inaspettatamente un compagno di squadra decide di farmi da pacer e mi comunica che la sua missione sarà di farmi scendere sotto il fatidico 50. impossibile penso io, e infatti mi tengo un piano B, ovvero, mi convinco che sotto il 51 andrà bene tutto. Però so che il percorso è veloce, e che probabilmente è l'ultima occasione x osare un po' prima dell'estate. Alla partenza saluto Lella e il mitico Foia, che finalmente conosco dal vivo. Partiamo ed è buffo correre a 5 ed essere nelle retrovie, ma si sa, al corrimilano tutti sono velocissimi. mio marito e il bimbo più piccolo sono sul percorso, e riescono a salutarmi ad incitarmi im più punti. il mio pacer è un metronomo , si stabilizza a 4.55 ( o almeno così dice lui , io il garmin non l'ho neanche acceso, il mio compito è solo quello di non staccarmi da lui)e in effetti intorno al 7.00 inizio ad accusare la fatica. mi guardo intorno e siamo in un gruppetto di quattro, e riconosco negli altri due ( pacer esluso ovviamente) la mia stessa fatica, e la mia stessa determinazione e voglia di arrivare in fondo. E' sorprendente come nel giro di pochi secondi dei perfetti sconosciuti diventino dei compagni di viaggio, anche se per pochi km, con cui soffrire e sperare allo stesso tempo, con cui condividere un momento tanto sentito e "simbolico" come il superare il proprio limite. I metri passano, ma il traguardo sembra non arrivare, si stringono i denti e poi c'è il pacer, mi sentirei ,male a non raggiungere l'obiettivo, dopo che lui ha sacrificato il suo per me. ... finalmente l'ultima curva a 180 gradi e gli ultimi 100, mt, dò tutto quello che mi è rimasto, uno sguardo al tempo posizionato sul traguardo mi dice che sono a 50.11 dallo sparo, il real time dirà 49.41.!!! Al traguardo ci sono Francesco e Daniele, e mi metto a piangere come una bambina. ce l'ho fatta, lo so, è un tempo che fa ridere tutti voi, ma è il MIO tempo, ottenuto con tutti i sacrifici e gli incastri di questi mesi e grazie alla generosità di chi si è messo al mo servizio. e come sempre quando raggiungo qualcosa di importante per me il mio pensiero va a chi mi ha fatto muovere i primi passi poco meno di due anni fa... rientrando incontro anche Fabrizio/ciut e d è bello scambiarsi le prime impressioni a caldo sulla corsa appena conclusa.
scusate il papiro, ma oggi volevo condividere tutto questo con voi.
alla prossima!!!!
