Indubbiamente, quasi tutti gli studi fatti concordono che correre anche per decenni ed in eta' avanzata e' correlato con maggiore longevita' e minore incidenza di problemi, cardiaci compresi.
Questo quando si parla di esercizio fisico moderato e generico, magari intenso nella visione di un medico o sedentario, non comunque agonistico.
I rischi infatti aumentano (alcuni studiosi parlano di curva U) quando l'attivita' diventa estrema, in termini di %VO2max e/o distanza.
Purtroppo come dici non e' facile identificare una netta divisione tipo Jogger/Runner/Agonista, come evidenzia anche lo studio sopra e tanti altri.
Nemmeno e' facile distinguere fra gli effetti di intensita' e distanza, o di allenamento e gara, o maratone e gare corte, visto che chi fa uno con
successo fa quasi sempre anche l'altro.
Considera poi' che chi ha patito effetti negativi molto spesso smette di fare queste cose e non rientra nella populazione di studio.
Problemi ce ne sono, i studi da me citati sono solo alcuni di quelli che evidenziano problemi significativi.
Moderando l'attivita' sicuramente diminuisce il rischio ed aumenta la longevita'.
Del resto tu che sei medico devi molto a chi ha scritto queste parole:
"Mentre atleti esercitano le loro professioni il loro corpo rimane in condizioni pericolosi ma, quando abbandonano le loro professioni essi cadono in condizioni ancora piu' pericolosi; difatto, alcuni muoiono poco dopo, altri continuano a vivere ma non raggiungono una sana vecchiaia."
