Due maratone a distanza di 30 giorni

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gnr
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Re: Due maratone a distanza di 30 giorni

Messaggio da gnr »

zeromaratone ha scritto:
gnr ha scritto: vedo Pizzolato a NY, provo a chiedergli cosa ne pensa.. quanto fai in maratona @GNR? :beer:
Mi conosce, ma forse non che l'avevo superato come tempi...
non sara' preoccupato piu' di tanto, per favore saluta lui ed Ilaria da parte mia :beer:
Comunque la mia ultima maratona fu un 2:48:20 a Torino nel 2012 mentre il suo (credo) un 2:53:43 a New York nel 2010.
zecca

Re: Due maratone a distanza di 30 giorni

Messaggio da zecca »

gnr ha scritto: Da esperienza diretta posso solo notare diversi amici podisti e ciclisti incalliti che hanno dovuto mettere il pacemaker.
Ma anche la ricerca suggerisce che qualche problema reale sussiste, per esempio:
Karjalainen et al 1998 - fibrillazione atriale in 5% di corridori distanza elite orienteering vs. 0,2% di controlli pari eta'
Jensen e Urstad 1998 - alta incidenza di aritmie in atleti veterani
Hood e Northcote 1999 - su 20 veterani ex podisti di livello nazionale UK diverse anomalie e 2 con finiti pacemaker
Neuspiel 1986 - corsa prolungata con miocardite virale puo' causare improvviso morte
Maron 1992 - morte improvviso dopo la cessazione di corsa e' frequente, in particolare fra atleti con ipertrofico cardiomiopatia.
Ciao a tutti. Ho letto il thread e anche alcuni collegamenti che avete postato. L'argomento dell'effetto dello sport di endurance sul cuore è interessante, molto interessante.
Non posso che confermare che la "bradicardia da atleta", ovvero il rallentamento dei battiti a riposo nelle persone che praticano sport, aumenta l'insorgenza di aritmie cardiache atriali e ventricolari. Il meccanismo è alquanto difficile da spiegare, nè ho la presunzione di spiegarlo correttamente visto che non sono un medico nè tanto meno un cardiologo specializzato in elettrofisiologia. In soldoni ma proprio alla spicciola, più i battiti sono bassi, più tempo passa tra uno e l'altro, e più tempo hanno queste cellule cattive di generare spontaneamente un impulso anormale che a volte può innescare l'aritmia.
C'è poi tutto il discorso strutturale, ovvero il rimodellamento che subisce il cuore per poter pompare più sangue. Tendenzialmente si dilata per aumentare la gittata sistolica, e le pareti si ispessiscono (ipertrofia) per avere una contrazione più forte. In un sedentario queste caratteristiche sono marker di un problema cardiovascolare, in un atleta ovviamente no.
Detto questo, l'insorgenza e l'incidenza delle anomalie cardiache che hai citato è molto più alta di quanto possiamo immaginare, di solito una persona le ignora finchè non ha un caso in famiglia, e poi scopre che ce l'ha anche lo zio dell'amico o la nonna della fidanzata...
Un'altra cosa su cui riflettere è che la visita di idonietà agonistica non vale nulla come screening: l'elettrocardiogramma che ci fanno può avere alterazioni solo per certe patologie.
Tutto questo di cui ho parlato non è però correlato con le due maratone in 30 giorni eh.
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zeromaratone
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Re: Due maratone a distanza di 30 giorni

Messaggio da zeromaratone »

Mesi fa avevo fatto alcune ricerche per il mio libro:
Il rischio di morire durante una maratona è equiparabile a quello di essere colpiti da un fulmine (1 su 80700), mentre la probabilità di morire al volante di un’auto per incidente è di 1 su 85. La probabilità di essere investiti da un’auto mentre camminate a piedi è di 1/623.

Mera statistica...
Dal 2014:18 maratone, 6 stars finisher; 2018 100km del Passatore, Ironman70:3
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ilmara
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Re: Due maratone a distanza di 30 giorni

Messaggio da ilmara »

Si però, parlando di statistica, io non ho ancora capito se correre le maratone diminuisce l'aspettativa di vita, l'aumenta o non esiste alcuna correlazione.

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183 cm x 74kg x 50 anni
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zeromaratone
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Re: Due maratone a distanza di 30 giorni

Messaggio da zeromaratone »

http://europepmc.org/articles/pmc3175643

Vigorous exercise (running) at middle and older ages is associated with reduced disability in later life and a notable survival advantage.

In volgata: L'attività fisica intensa (running) in età medie e anziane è associata a disabilità ridotta in età avanzata e un vantaggio di sopravvivenza notevole.
Studio fatto su 538 membri del National Running Club della Carolina del Nord di età superiore ai 50 nel 1984. E' stato valutato quanti ne siano morti dopo 21 anni rispetto a un gruppo di non runner. La disabilità generale (quindi legata a situazioni di vecchiaia) era anche ridotta.

Se vuoi sapere quanti km facevano alla settimana o quante maratone all'anno, lo studio non lo dice, ma erano tutti "runners" (non "joggers") over50 iscritti al club, non credo pettinassero bambole...

Conclusioni dello studio:
Oltre a confermare un vantaggio di sopravvivenza globale e la riduzione dei decessi correlati a incidenti cardiovascolari tra le persone che partecipano a un regolare esercizio fisico, abbiamo anche trovato un ridotto tasso di morte per altre cause, tra cui tumori maligni e disturbi neurologici. Ciò è coerente con le relazioni di associare l'esercizio fisico regolare con ridotta incidenza di demenza e diversi tipi di cancro. Possibili cause di miglioramento dello stato funzionale e la sopravvivenza tra persone che fanno esercizio regolare possono includere aumento il fitness cardiovascolare e una migliore capacità aerobica e riserva di organo, aumento della massa scheletrica e adattamenti metabolici dei muscoli con un decremento fragilità, più bassi livelli di circolanti marcatori infiammatori, una migliore risposta alle vaccinazioni, e migliori funzioni cognitive di ordine superiore.
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Re: Due maratone a distanza di 30 giorni

Messaggio da gnr »

Indubbiamente, quasi tutti gli studi fatti concordono che correre anche per decenni ed in eta' avanzata e' correlato con maggiore longevita' e minore incidenza di problemi, cardiaci compresi.
Questo quando si parla di esercizio fisico moderato e generico, magari intenso nella visione di un medico o sedentario, non comunque agonistico.
I rischi infatti aumentano (alcuni studiosi parlano di curva U) quando l'attivita' diventa estrema, in termini di %VO2max e/o distanza.
Purtroppo come dici non e' facile identificare una netta divisione tipo Jogger/Runner/Agonista, come evidenzia anche lo studio sopra e tanti altri.
Nemmeno e' facile distinguere fra gli effetti di intensita' e distanza, o di allenamento e gara, o maratone e gare corte, visto che chi fa uno con
successo fa quasi sempre anche l'altro.
Considera poi' che chi ha patito effetti negativi molto spesso smette di fare queste cose e non rientra nella populazione di studio.
Problemi ce ne sono, i studi da me citati sono solo alcuni di quelli che evidenziano problemi significativi.
Moderando l'attivita' sicuramente diminuisce il rischio ed aumenta la longevita'.

Del resto tu che sei medico devi molto a chi ha scritto queste parole:
"Mentre atleti esercitano le loro professioni il loro corpo rimane in condizioni pericolosi ma, quando abbandonano le loro professioni essi cadono in condizioni ancora piu' pericolosi; difatto, alcuni muoiono poco dopo, altri continuano a vivere ma non raggiungono una sana vecchiaia."
:wink: :beer:
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Re: Due maratone a distanza di 30 giorni

Messaggio da zeromaratone »

Io cercavo solo di assicurare una sana vecchiaia al Mara.. :D :D

A quanto corre il Mara? :afraid: Lo facciamo andare più piano... :asd2:
3:22 in maratona? :thumbdown: :thumbdown:
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Re: Due maratone a distanza di 30 giorni

Messaggio da ilmara »

:shock: :nonzo: :oops:
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Re: Due maratone a distanza di 30 giorni

Messaggio da Run Run »

ilmara ha scritto:Dal mio punto di vista per essere fattibile è fattibile però è anche molto soggettivo così come le settimane da far passare tra la prima e la seconda.
Oltre all'aspetto fisico devi anche considerare l'aspetto mentale perchè dopo una maratona bisogna anche poter recuperare di testa.
Per quanto mi riguarda io combino nirmalmente la doppia maratona e ho scoperto che le 3 settimane tra l'una e l'altra sono il periodo di recupero per me ideale. Di più mi portano a troppo stress perchè non posso 'riposarmi' fino alla conclusione della seconda (staccare completamente di testa) e devo programmare anche un LL tra la prima e la seconda ( non sarebbe certo necessario ma se no non mi sento a mio agio) di meno è massacrante per il mio fisico.

Una strategia che io uso è quella di tirare la prima ma se qualcosa va storto rallentare e riprovarci con la seconda, se invece la prima sono riuscito a correrla bene la seconda l'affronto per divertirmi senza troppi pensieri sul tempo. Partire per correrle entrambe al massimo è per me troppo stressante anche se poi spesso la tranquillità mentale della seconda mi ha portato a fare meglio di una prima già soddisfacente.

Quello che unvece ti sconsiglio vivamente è di programmare la doppia maratona alla prima esperienza perchè ancora non sai bene come reagisci alla distanza e alla gara e già la prima maratona procura una bella dose di stress mentale di suo, fossi in te la valuterei solo come opzione futura.

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grazie mara per i preziosi consigli!!

ieri per me è stato debutto assoluto, chiuso in 4h01'22"!!
dolori e crisi dal 32esimo km, ma sono comunque arrivato in fondo!
è stata una bellissima esperienza e salvo imprevisti me la sento di andare a Firenze a divertirmi, senza patemi e senza "seghe mentali" (scusate il termine). la voglia di rimettermi in gioco è tanta!!

da ieri SONO UN MARATONETA!! e la cosa mi rende veramente fiero.
ho imparato che la maratona va rispettata, dal primo all'ultimo km!!

buone corse a tutti!!
PB:
21 km: 1 h 29' 02" - La Mezza di Treviso International Half Marathon - 9/10/2016
30 km: 2 h 24' 21" Cortina Dobbiaco Run 04/06/2017
42 km: 3 h 50' - Roma Marathon 02/04/2017
Lucio_74 Utente donatore Donatore
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Località: Milano

Re: Due maratone a distanza di 30 giorni

Messaggio da Lucio_74 »

Anch'io ho fatto Venezia ieri e mi è venuta questa (pazza??) idea di fare Firenze tra poco più di un mese.. :D

:nonzo:
Half Marathon: 1h32'02'' (Roma by Night Run 07-09-2018)
Marathon: 3h29'24'' (Berlin Marathon 29-09-2019)
Six Stars Finisher !!!

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