Oggi è domenica e sto per uscire in mezzo alla nebbia 🌫 per un medio in compagnia dei Blaenavon.
Gli inglesi Blaenavon sono uno dei miei gruppi preferiti degli ultimi anni, lo ammetto; al loro sound sincero e diretto non riesco a proprio resistere.
Ma iniziamo come di consueto con le presentazioni:
- Ben Gregory (voce, chitarra)
- Frank Wright (basso)
- Scott Roach (chitarra)
- Harris McMillan (batteria)
I Blaenavon si formano parecchi anni fa, quando i tre componenti avevano solo 14 anni (Scott si è aggiunto in seguito).
Nel 2013 vincono un concorso per talenti eseguendo una cover dei Muse e pubblicano il loro primo EP dal nome che è tutto un programma: “Koso”.

Successivamente sfornano altri 2 EP per poi concretizzare le loro idee in “That’s Your Lot”, l’album di debutto che uscì nel 2017.

L’album raccolse i consensi della critica, meno quelli del pubblico, posizionandosi alla 54esima posizione della UK charts.
Ma questo poco importa, perché nel 2019 producono ben 2 album, fra i quali “Everything That Makes You Happy” da cui ho estratto “Catatonic Skinbag”, il brano che trovate nella playlist RWR Vol.1 (LINK IN BIO).

“When you're the victim, I'm the crime”, canta Ben sopra la chitarra di Scott e il basso di Frank, circondato da una potente batteria

che sembra un pitbull

e che non molla la presa un secondo.
“Il brano parla dell’isolamento.” racconta Ben, “Parla del tagliarsi fuori dal mondo per dedicarsi ai piaceri sensuali e fingere che vada tutto bene. Guardare Netflix e bere una bottiglia di vino quando invece bisognerebbe essere in terapia. Ma c’è una via di uscita, anzi più di una: arte

– amicizia

– amore

.” Insomma, il tema non è sicuramente dei più allegri ma i Blaenavon ce lo presentano come se fosse un inno da ballare e gridare a squarciagola. E noi siamo pronti a farlo, vero?

Se siete curiosi e lo volete ascoltare lo trovate nella playlist RWR Vol.1 su Spotify (trovi in link nella firma).