Avevo fatto il cinghiale due anni fa e mi era piaciuto moltissimo. Confermo che mi è piaciuta anche quest’anno! Una gara davvero bella, con un bel percorso e una bellissima atmosfera.
Le condizioni climatiche erano davvero il top. Difficile anche solo immaginare una gara autunnale con una giornata così. Addirittura ho sofferto il caldo e la sete nel finale. Cosa davvero incredibile per una gara di novembre!
Organizzazione top e atmosfera bellissima lungo tutto il tracciato. Tracciato balisato alla perfezione, ristori fantastici, volontari super e boschi davvero magici! Unica piccolissima pecca è, come riportato anche da
@matrad , che gli ultimi ristori non coincidevano alla perfezione con il profilo. Erano tutti sfasati di qualche km.
Nonostante il clima perfetto la gara è stata secondo me più dura di due anni fa per via dei sentieri. 3-4 alluvioni in due anni hanno lasciato il segno e alcuni sentieri sono di fatto dei profondi solchi scavati. In alcuni tratti si correva in una canaletta tra due pareti alte più di mezzo metro. Inoltre il sentiero era costantemente invaso da grossi massi e bisognava prestare molta attenzione a non inciampare o sbatterci contro.
Ciò nonostante è comunque un trail veloce, molto corribile.
Ecco il mio racconto.
La partenza a Palazzuolo è umida e fredda ma l’atmosfera è molto bella e allegra. C’è tantissima gente alla partenza e il “lancio” tra due ali di folla e i fuochi di artificio è davvero suggestivo. Il freddo umido punge, ma non appena si sale un po’ diventa più secco (ci si allontana dal fiume) e il clima è davvero perfetto e in cielo ci sono una miriade di stelle! Allocchi e civette ci faranno compagnia tutta la notte mentre attraversiamo boschi di castagni secolari e faggete bellissime.
Dopo il Tor de Glacier non sapevo come avrebbe reagito il mio fisico ad un altro sforzo quindi parto abbastanza conservativo. Cerco di mantenere uno sforzo contenuto e ascoltare bene il mio corpo (soprattutto le mie ginocchia). In discesa riesco a correre abbastanza bene anche se le ginocchia le sento un po’ e quindi tendo a non esagerare. Il risultato è che nelle discese perdo qualche posizione, ma tutto sommato sto bene e sento che le gambe girano a dovere. Vedo molte persone già in affanno alle prime salite e mi stupisco sempre di come molte persone partano a cannone in gare che durano 15-20 ore! Io non sono un grandissimo esperto di fisiologia umana, ma so che se hai il fiatone a 14 ore dall’arrivo è dura arrivare in fondo bene. (Io passerò 29esimo al primo anello, 25esimo al secondo per poi chiudere undicesimo. E il tutto con una notevole flessione nel finale, quindi vuol dire che molti davanti a me hanno avuto flessioni ben peggiori!)
I primi due anelli scorrono bene nella notte. Sono spesso da solo ma me la sto godendo davvero. Unico neo un po’ di gonfiore di stomaco che mi fa mangiare poco. Compenso con qualche gel ma in generale mangio molto meno di quello che vorrei e spero che questo non mi presenti il conto più tardi.
Alla base vita mi cambio le scarpe ma mi accorgo di non aver portato i calzini di ricambio (avevo praticamente tutto di ricambio tranne la cosa più importante!). Mangio un po’ di pastina in brodo con del formaggio e riparto. Dentro Palazzuolo mi perdo un po’ a trovare la giusta via (paradossalmente dentro il paese è forse l’unico tratto non balisato alla perfezione) ma poi riparto su un lungo falsopiano prima di asfalto e poi di poderale. Un tratto molto veloce ma anche molto noioso. Tutto sommato però passa in fretta.
Quando poi si comincia a salire un po’ di più recupero qualche posizione ma sento che comincio anche ad essere un po’ in difficoltà , le ginocchia mi fanno male ma nulla di tremendo, però sento la stanchezza. In discesa non forze per via delle ginocchia e in salita non forzo, semplicemente perché non ne ho…
L’alba mi coglie dentro una bellissima faggeta ma con le gambe un po’ in croce. Mantengo la calma, so che passerà . Arrivo al ristoro del 66esimo km (che in realtà è quasi al 70esimo) un po’ acciaccato ma di morale sto bene. Il ristoro è nel fondovalle umido e freddo. I volontari sono imbacuccati con piumini e giacche ma non appena si sale di 100m c’è un bellissimo sole tiepido. Al ristoro mangio (di nuovo poco, ho lo stomaco ancora un po’ chiuso) e riparto. C’è subito una salita molto ripida e piano piano mi riprendo. Vado su molto bene e quando arrivo in cima ho recuperato altre posizioni. Poi continua il saliscendi tra boschi e zone più aperte dove si apre una vista magnifica. Il tutto sotto un sole davvero incredibile per novembre. Mi cambio e proseguirò in maglietta fino all’arrivo!
Quando mancano 20 km decido che ormai le ginocchia reggono, le gambe stanno meglio e quindi cerco di accelerare un po’.

Recupero altre posizioni, nonostante sulla penultima salita (un drittone tremendo sotto il sole) io sia di nuovo un po’ in difficoltà .
Nell’ultimo tratto incrocio il percorso della 30km e mi ritrovo quindi in compagnia ed è piacevole dopo che per tutto il giorno sono stato quasi sempre da solo. Poco prima dell’ultimissima discesa trovo una ragazza stesa a bordo sentiero. Con lei c’è un’altra ragazza. Sono della 30 km. Quella a terra ha perso i sensi ma qui il telefono non prende. Corro un po’ più avanti per trovare linea e chiamo l’organizzazione. Gli dico la posizione e il numero della ragazza. C’è una strada poco lontano e credo possano avvicinarsi in macchina. Nel frattempo risale un’altra persona che mi dice che la ragazza sta un po’ meglio (alla fine credo sia stato solo un piccolo mancamento) ma l’organizzazione mi dice comunque che manderanno su qualcuno a prenderla.
Intanto vedo che sono arrivate altre persone e quindi non è sola e non ha molto senso che io torni indietro da lei. Riparto e mi godo l’ultimo tratto di discesa. In men che non si dica sono in paese e all’arrivo dove c’è tantissima gente e della buonissima birra!!!
Alla vigilia ero praticamente sicuro di non poter migliorare il mio tempo di due anni fa e invece lo ho migliorato di un’ora e un quarto (ma a dirla tutta il percorso quest’anno era un po’ più corto però) e chiudo in decimo posto tra gli uomini e undicesimo assoluto. Ma soprattutto mi sono divertito davvero tanto! Questa gara, seppur meno blasonata di tante altre, secondo me è davvero bella e consiglio vivamente a tutti di farla!