Aiutatemi a scuotermi...e piano piano qualcosa si muove.
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Re: Aiutatemi a scuotermi..
Dal sito di Orlando Pizzolato
Motivazione
Sappiamo tutti che correre è impegnativo, faticoso, e che richiede sacrifici. Correre non è come tanti altri sport che danno una gratificazione specifica, come segnare un gol per il calcio, fare dei punti nel tennis, nel basket eccetera.
La soddisfazione che il podista avverte è di tipo salutistico: il benessere fisico, il dimagrimento, l’efficienza cardiovascolare, l’euforia che deriva dalla produzione di endorfine e quindi la maggior sopportazione alla fatica. Queste ragioni non sono però sufficienti per il corridore agonista, che ricerca la ricompensa nella prestazione cronometrica. Per gli amatori meno competitivi il premio del proprio sforzo deriva dal tagliare il traguardo di una maratona, o di una competizione ancora più lunga, senza necessariamente conseguire un tempo particolarmente ambizioso.
Per affrontare e sostenere gli allenamenti, molto spesso faticosi ed estenuanti, ognuno di noi ha una personale motivazione. Coltivare un’ambizione ci dà la carica per mettere le scarpe anche quando non si ha la forza per uscire a correre. Capita spesso di trovarsi indecisi se affrontare l’allenamento programmato oppure posticiparlo ad un altro giorno. I fattori che agiscono contro la volontà del corridore sono vari: il poco tempo a disposizione, la stanchezza di una giornata di impegni, il clima sfavorevole, le condizioni ambientali non ottimali. Dare spesso ascolto alla voce che induce a saltare l’allenamento è segno di poca carica nervosa, soprattutto di ridotta motivazione e determinazione. E’ tutto sommato facile procrastinare l’impegno con l’allenamento se non si ha un obiettivo da perseguire. Ci sono podisti che per esempio abbandonano quasi completamente le uscite della primavera se il loro obiettivo è una maratona autunnale. Percepiscono come lontano il momento dell’impegno fisico e pertanto non si attivano per impegnarsi nella preparazione, convinti che c’è tutto il tempo per trovare la giusta condizione di forma.
Per darsi la carica per sostenere gli allenamenti, specialmente quando la voglia di correre staziona verso il basso, è fondamentale avere un obiettivo, che deve essere realistico, stimolante, e non troppo lontano nel tempo.
Nel momento di pianificare la preparazione è giusto fissarsi un obiettivo cronometrico che sia però proporzionato al proprio potenziale. Un podista da 3h15’ in maratona è preferibile che prima cerchi di scendere a 3h10’, successivamente avvicinarsi a 3h05’ prima di ambire ad abbattere il muro delle tre ore. Un miglioramento molto consistente con poco tempo a disposizione può trasformarsi anche in un blocco motivazionale quando il maratoneta percepisce che, in tempi medio brevi, non lo raggiungerà. Un obiettivo è stimolante quando nasce dal desiderio di conseguirlo in prima persona. Spesso succede che siano gli amici a fissare delle mete comuni e cercano consensi propagando il loro entusiasmo. Se però non si è convinti al 100%, non conviene lasciarsi coinvolgere in una preparazione che porta, prima o poi, a sostenere allenamenti che non hanno nulla di stimolante.
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Sappiamo tutti che correre è impegnativo, faticoso, e che richiede sacrifici. Correre non è come tanti altri sport che danno una gratificazione specifica, come segnare un gol per il calcio, fare dei punti nel tennis, nel basket eccetera.
La soddisfazione che il podista avverte è di tipo salutistico: il benessere fisico, il dimagrimento, l’efficienza cardiovascolare, l’euforia che deriva dalla produzione di endorfine e quindi la maggior sopportazione alla fatica. Queste ragioni non sono però sufficienti per il corridore agonista, che ricerca la ricompensa nella prestazione cronometrica. Per gli amatori meno competitivi il premio del proprio sforzo deriva dal tagliare il traguardo di una maratona, o di una competizione ancora più lunga, senza necessariamente conseguire un tempo particolarmente ambizioso.
Per affrontare e sostenere gli allenamenti, molto spesso faticosi ed estenuanti, ognuno di noi ha una personale motivazione. Coltivare un’ambizione ci dà la carica per mettere le scarpe anche quando non si ha la forza per uscire a correre. Capita spesso di trovarsi indecisi se affrontare l’allenamento programmato oppure posticiparlo ad un altro giorno. I fattori che agiscono contro la volontà del corridore sono vari: il poco tempo a disposizione, la stanchezza di una giornata di impegni, il clima sfavorevole, le condizioni ambientali non ottimali. Dare spesso ascolto alla voce che induce a saltare l’allenamento è segno di poca carica nervosa, soprattutto di ridotta motivazione e determinazione. E’ tutto sommato facile procrastinare l’impegno con l’allenamento se non si ha un obiettivo da perseguire. Ci sono podisti che per esempio abbandonano quasi completamente le uscite della primavera se il loro obiettivo è una maratona autunnale. Percepiscono come lontano il momento dell’impegno fisico e pertanto non si attivano per impegnarsi nella preparazione, convinti che c’è tutto il tempo per trovare la giusta condizione di forma.
Per darsi la carica per sostenere gli allenamenti, specialmente quando la voglia di correre staziona verso il basso, è fondamentale avere un obiettivo, che deve essere realistico, stimolante, e non troppo lontano nel tempo.
Nel momento di pianificare la preparazione è giusto fissarsi un obiettivo cronometrico che sia però proporzionato al proprio potenziale. Un podista da 3h15’ in maratona è preferibile che prima cerchi di scendere a 3h10’, successivamente avvicinarsi a 3h05’ prima di ambire ad abbattere il muro delle tre ore. Un miglioramento molto consistente con poco tempo a disposizione può trasformarsi anche in un blocco motivazionale quando il maratoneta percepisce che, in tempi medio brevi, non lo raggiungerà. Un obiettivo è stimolante quando nasce dal desiderio di conseguirlo in prima persona. Spesso succede che siano gli amici a fissare delle mete comuni e cercano consensi propagando il loro entusiasmo. Se però non si è convinti al 100%, non conviene lasciarsi coinvolgere in una preparazione che porta, prima o poi, a sostenere allenamenti che non hanno nulla di stimolante.
Niente ferisce, avvelena, ammala, come la delusione. E' un dolore che deriva da una speranza svanita, una sconfitta che nasce dalla fiducia tradita, dal voltafaccia di qualcuno in cui credevi; a subirla ti senti ingannato, beffato, umiliato.(O. Fallaci)
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Re: Aiutatemi a scuotermi..
a leggerlo pare la scoperta dell'acqua calda...e invece tanto banale non è.orzowei ha scritto:Dal sito di Orlando Pizzolato
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Sappiamo tutti che correre è impegnativo, faticoso, e che richiede sacrifici. Correre non è come tanti altri sport che danno una gratificazione specifica, come segnare un gol per il calcio, fare dei punti nel tennis, nel basket eccetera.
La soddisfazione che il podista avverte è di tipo salutistico: il benessere fisico, il dimagrimento, l’efficienza cardiovascolare, l’euforia che deriva dalla produzione di endorfine e quindi la maggior sopportazione alla fatica. Queste ragioni non sono però sufficienti per il corridore agonista, che ricerca la ricompensa nella prestazione cronometrica. Per gli amatori meno competitivi il premio del proprio sforzo deriva dal tagliare il traguardo di una maratona, o di una competizione ancora più lunga, senza necessariamente conseguire un tempo particolarmente ambizioso.
Per affrontare e sostenere gli allenamenti, molto spesso faticosi ed estenuanti, ognuno di noi ha una personale motivazione. Coltivare un’ambizione ci dà la carica per mettere le scarpe anche quando non si ha la forza per uscire a correre. Capita spesso di trovarsi indecisi se affrontare l’allenamento programmato oppure posticiparlo ad un altro giorno. I fattori che agiscono contro la volontà del corridore sono vari: il poco tempo a disposizione, la stanchezza di una giornata di impegni, il clima sfavorevole, le condizioni ambientali non ottimali. Dare spesso ascolto alla voce che induce a saltare l’allenamento è segno di poca carica nervosa, soprattutto di ridotta motivazione e determinazione. E’ tutto sommato facile procrastinare l’impegno con l’allenamento se non si ha un obiettivo da perseguire. Ci sono podisti che per esempio abbandonano quasi completamente le uscite della primavera se il loro obiettivo è una maratona autunnale. Percepiscono come lontano il momento dell’impegno fisico e pertanto non si attivano per impegnarsi nella preparazione, convinti che c’è tutto il tempo per trovare la giusta condizione di forma.
Per darsi la carica per sostenere gli allenamenti, specialmente quando la voglia di correre staziona verso il basso, è fondamentale avere un obiettivo, che deve essere realistico, stimolante, e non troppo lontano nel tempo.Nel momento di pianificare la preparazione è giusto fissarsi un obiettivo cronometrico che sia però proporzionato al proprio potenziale. Un podista da 3h15’ in maratona è preferibile che prima cerchi di scendere a 3h10’, successivamente avvicinarsi a 3h05’ prima di ambire ad abbattere il muro delle tre ore. Un miglioramento molto consistente con poco tempo a disposizione può trasformarsi anche in un blocco motivazionale quando il maratoneta percepisce che, in tempi medio brevi, non lo raggiungerà. Un obiettivo è stimolante quando nasce dal desiderio di conseguirlo in prima persona. Spesso succede che siano gli amici a fissare delle mete comuni e cercano consensi propagando il loro entusiasmo. Se però non si è convinti al 100%, non conviene lasciarsi coinvolgere in una preparazione che porta, prima o poi, a sostenere allenamenti che non hanno nulla di stimolante.
grazie orzo x averla riportata!!!!! è un pò ciò che diceva mad...io sono nella fase mipiaceallenarmifineasèstesso ma nonhoilcoraggiodifissareunobiettivo....devo superare questo scoglio mentale, partecipare ad una corsetta domenicale x non correre il rischio di vedere calare le motivazioni
I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi. F.Volo
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Re: Aiutatemi a scuotermi..
L'idea di variare ora-posto unito a obiettivi raggiungibili è sicuramente un buon modo per trovare la costanza, secondo me ti dovrai trovare dei motivi per non uscire eheh Brava 

rf: come donare? / diventa fan del dizionario ragionato della corsa! / just me
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Re: Aiutatemi a scuotermi..
Condivido con chi ti ha suggerito di porti degli obbiettivi a cort-medio termine, io purtroppo in questo momento non riesco a fissarne fra problemi fisici e impegni di altra natura , e continuare diventa molto molto difficile.
Io in questo momento però sto pensando molto seriamente l'iscrizione ad una società per spronarmi per partecipare a qualcosa di serio (domenica non ho potuto partecipare alla deejey ten mancanza certificato), e poi organizzare allenamenti con altre persone, in modo da essere "obbligati".
Io in questo momento però sto pensando molto seriamente l'iscrizione ad una società per spronarmi per partecipare a qualcosa di serio (domenica non ho potuto partecipare alla deejey ten mancanza certificato), e poi organizzare allenamenti con altre persone, in modo da essere "obbligati".
Personal Best:
10.000mt --- 46.55 (Camp.Sociale OTC)
10.000mt --- 46.55 (Camp.Sociale OTC)
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- Novellino
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Re: Aiutatemi a scuotermi..
Ok. L'obiettivo...dunque. Diciamo che mi pongo una distanza non troppo impegnativa per il momento, 10km direi che può andare. Diciamo anche che provo a segnare una data e la partecipazione ad una gara. Facciamo la 10k che chiude la CorriMilano, "In Gir ala Cava" il 12 dicembre? Si..diciamo di si. Ok, l'obiettivo è posto.
La società...qui brancolo un po' nel buio. Non saprei dove rivolgermi, se avete qualche suggerimento, ben venga... intanto comincio a cercare.
Per il resto, qualcuno ha mai partecipato al RunForFun? Avevo una mezza idea di provare.
Ancora grazie a tutti per il supporto! Siete grandi!!
La società...qui brancolo un po' nel buio. Non saprei dove rivolgermi, se avete qualche suggerimento, ben venga... intanto comincio a cercare.
Per il resto, qualcuno ha mai partecipato al RunForFun? Avevo una mezza idea di provare.
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- Novellino
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- Località: Milano
Re: Aiutatemi a scuotermi...e piano piano qualcosa si muove.
Questa mattina mi sono buttata giù dal letto ore 7.30 ( ...lo so, sono uno scandalo, ma devo prendere solo il ritmo.
) e ho corso.
Ho fatto mezz'ora, senza camminare. Tot. 4.73km, media 6'20. Come già previsto, la mattina faccio molta più fatica, ma spero prima o poi d'abituarmi.
Da martedì comincio a seguire una tabella, che mi porti all'ora. Domenica intanto, come scritto nell'altra sezione, parteciperò alla corsa della speranza a Milano. 5km al ritmo che si vuole.

Ho fatto mezz'ora, senza camminare. Tot. 4.73km, media 6'20. Come già previsto, la mattina faccio molta più fatica, ma spero prima o poi d'abituarmi.
Da martedì comincio a seguire una tabella, che mi porti all'ora. Domenica intanto, come scritto nell'altra sezione, parteciperò alla corsa della speranza a Milano. 5km al ritmo che si vuole.

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- Mezzofondista
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- Iscritto il: 6 ago 2010, 15:59
Re: Aiutatemi a scuotermi...e piano piano qualcosa si muove.
Possibile che in zona tua a Milano non ci sia nemmeno un parco piccolo piccolo invece dei marciapiedi? Piu' o meno si trovano dappertutto.
10KM sono un buon traguardo, dominarli bene tutto un'altro discorso pero'. Anche questo e' un bell'obiettivo.
Coraggio, correre e' bellissimo, il gioco vale la candela eccome!!
Stefano
10KM sono un buon traguardo, dominarli bene tutto un'altro discorso pero'. Anche questo e' un bell'obiettivo.
Coraggio, correre e' bellissimo, il gioco vale la candela eccome!!
Stefano
5Km: 23'43" (27/07/11)
10Km: 50'33" (23/09/11)
Mezza: 2:03':10" (scandaloso lo so)
10Km: 50'33" (23/09/11)
Mezza: 2:03':10" (scandaloso lo so)
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- Novellino
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- Iscritto il: 17 set 2010, 12:36
- Località: Milano
Re: Aiutatemi a scuotermi...e piano piano qualcosa si muove.
Ciao Stefano. In effetti qualcosa di piccolo piccolo c'è. Ma al momento mi sto arrangiando diversamente, complice la mia dolce metà, che pur di vedermi serena, viene con me! Il mio, credo sia più un discorso psicologico, che altro. Alla fine trovi un sacco di scuse, chissà perchè..per una cosa che ti piace e ti fa star bene. Ma credo siano periodi che passano tutti. Adesso ho ripreso pian pianino, vediamo dove mi porta la mia volontà.
Poi in questo forum leggi tante cose, persone che vorrebbero tanto correre, e per motivi di salute magari non possono e tu rifletti e ti dici: "Come spesso accade, perdi di vista le cose importanti e la fortuna che hai a poter scegliere di fare o meno certe cose. Piantala di rognare, e muoviti!". E quindi...mi sono mossa.
Hai ragione cmq, il gioco vale la candela!
Poi in questo forum leggi tante cose, persone che vorrebbero tanto correre, e per motivi di salute magari non possono e tu rifletti e ti dici: "Come spesso accade, perdi di vista le cose importanti e la fortuna che hai a poter scegliere di fare o meno certe cose. Piantala di rognare, e muoviti!". E quindi...mi sono mossa.

Hai ragione cmq, il gioco vale la candela!
