1° gran premio Vallelunga. Campagnano (RM), 9 gennaio 2011
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haglund
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Re: 1° gran premio Vallelunga. Campagnano (RM), 9 gennaio 2
Fatta.
Piaciuta assai.
Gara anche bella visivamente, cosa inaspettata in un contesto artificiale come quello di un autodromo.
La prospettiva "lunga" sui rettilinei, le contropendenze, i curvoni e il tornantino consentivano di vedere tanti runners, sia davanti che dietro.
Una festa di coriandoli colorati in movimento che donava allegria ed un po' d'umanità all'asfalto grigio e tecnologico del tempio motoristico, una volta tanto silenzioso.
450 arrivati, ma la logistica dell'autodromo consente almeno il doppio dei partecipanti; è una gara ben organizzata, che col tempo può superare quota mille con facilità.
Una corsa veloce. Per dare un'idea, si arrivava a centro gruppo in 2 minuti di meno rispetto alla famigerata Best Woman: questo significa partecipanti mediamente più forti ma soprattutto gara veloce (moltissimi si sono migliorati, nel mio caso erano due anni che non andavo così bene).
Ho anche evitato il doppiaggio, cosa per me tutt'altro che improbabile su due giri e mezzo, quindi sono contento.
All'anno prossimo.
Piaciuta assai.
Gara anche bella visivamente, cosa inaspettata in un contesto artificiale come quello di un autodromo.
La prospettiva "lunga" sui rettilinei, le contropendenze, i curvoni e il tornantino consentivano di vedere tanti runners, sia davanti che dietro.
Una festa di coriandoli colorati in movimento che donava allegria ed un po' d'umanità all'asfalto grigio e tecnologico del tempio motoristico, una volta tanto silenzioso.
450 arrivati, ma la logistica dell'autodromo consente almeno il doppio dei partecipanti; è una gara ben organizzata, che col tempo può superare quota mille con facilità.
Una corsa veloce. Per dare un'idea, si arrivava a centro gruppo in 2 minuti di meno rispetto alla famigerata Best Woman: questo significa partecipanti mediamente più forti ma soprattutto gara veloce (moltissimi si sono migliorati, nel mio caso erano due anni che non andavo così bene).
Ho anche evitato il doppiaggio, cosa per me tutt'altro che improbabile su due giri e mezzo, quindi sono contento.
All'anno prossimo.
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tolly
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Re: 1° gran premio Vallelunga. Campagnano (RM), 9 gennaio 2
E invece io sono stata doppiata! proprio sul traguardo mi hanno superato il primo ed il secondo: loro terminavano la gara, io partivo per il secondo giro lungo!! E' stato troppo carino, il nastro, gli applausi, le foto...e quando mi ricapita??haglund ha scritto:
Ho anche evitato il doppiaggio, cosa per me tutt'altro che improbabile su due giri e mezzo, quindi sono contento.
All'anno prossimo.
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maumau1
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Re: 1° gran premio Vallelunga. Campagnano (RM), 9 gennaio 2
Riccà mica sono Mandrakerikchecorre ha scritto:Facile previsione viste le condizioni del percorso della Befana... quindi rilancio... sotto i 42' alla Miguel, che dici??![]()
Bravo Maurì... bella provae complimenti anche alla consorte per il suo 56' e spiccioli
A Clà troppo buono nei complimentiClaudio ha scritto: Bravo Maurizietto Complimenti!!!! Ma da ora in poi non te li faro' piu' .se non fai almeno una Maratona e basta con ste garette ,sei un cavallo di razza e solo con la maratona te poi Consacra'!!! Ora te Saluto e salutame la Maratoneta !!!! Un abbraccio
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La maratoneta ricambia i saluti
GrazieRoby Ao ha scritto:Complimenti ragazzi![]()
Maurizio
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busy bee
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Re: 1° gran premio Vallelunga. Campagnano (RM), 9 gennaio 2
Si lo so che dopo la corsa della befana di appena 3 giorni fa era moooolto più saggio starsene tranquilli…e lo so che dovevo andare pianino e non farmi prendere dall’entusiasmo come al solito. Ma stanotte ho persino sognato di correre: sentivo in sogno le gambe velocissime sull’erba. Ed io non sono saggia e sono un’entusiasta quindi è stato inevitabile: ho partecipato alla 10 km di Vallelunga!
Sinceramente correre in un autodromo era un’esperienza che mi incuriosiva ma non avrei mai immaginato fosse così avvincente… colpevole dell’avventura il mio compagno dell’associazione, appassionato di corsa oltre che di motori: non potevo non fargli prendere la sua Lotus d’epoca per raggiungere l’autodromo e fare a piedi il giro della pista!!!
La prima cosa che ci ha accolto è stata la nebbia. Sole partendo da Roma, splendido il panorama sulla Cassia, da road movie “podistico”, e poi…più nulla! Una nebbiolina bianca e bassa copriva persino il cartello che annunciava il nostro arrivo all’autodromo. Cerchiamo i nostri compagni, rapido cambio, rapido riscaldamento e siamo pronti a partire.
Oggi mi risparmio, prometto. E in effetti affrontare una gara come una “gita”, una tappa intermedia in un allenamento con un altro obiettivo (Roma Ostia speriamo!) mi permette di godere di aspetti che normalmente non mi concederei di percepire…ho nelle orecchie Pat Metheney, “last train home” per farmi compagnia, dato che “quelli seri” sono avanti e io farò questi 10 km da sola. Il primo passo, e poi l’altro, e via scivolo in un ritiro quasi autistico favorito dalla sapiente chitarra di Pat, respiro e alzo lo sguardo, la nebbia è ancora bassa e siamo partiti con il riflesso del sole in faccia, il che rende la cosa piuttosto magica: una serie di sagome saltellanti controluce, ognuno con il suo passo, ognuno con il suo obiettivo, un pensiero per ciascuno…e io che mi guardo intorno. Se ho capito bene siamo 600 oggi. Ma non sono sicura, non ci ho fatto caso. Il colore dominante è un’azzurrino anestetico e sonnolento che presto verrà sciolto da questa tiepida giornata invernale. Ma guarda tu dove sono finita…lo sapete che sulle curve di Vallelunga la strada si inclina e cambia di pendenza? Sarà buono per le auto ma con le scarpe da corsa stranisce un po’! Lo so, sono io l’ospite oggi…
A poco a poco il gruppo si sgrana, un lungo serpentone di podisti che procede lento sulle curve della pista, è buffo il fatto che la forma del percorso permetta di tenere sotto controllo la propria posizione nel gruppo dei partecipanti…a colpo d’occhio si coglie in quale parte del serpentone ci si trova, e io come sempre mi esalto guardando il passo leggero dei primi, che volano avanti e sono già diverse curve più in là, ma l’ammirazione profonda la provo per gli ultimi, gente affaticata che non molla, magari signore un po’ avanti con l’età, o persone che hanno appena deciso di dare una svolta alla loro vita e hanno scelto un’attività sportiva, oppure semplicemente persone che amano correre non per arrivare tra i primi ma per la primitiva e purissima gioia di farlo. Negli spogliatoi ho incontrato una signora che mi ha regalato un esempio di vita: 60 anni, di cui gli ultimi 30 dedicati alla corsa, mi ha raccontato di non aver mai smesso di infilarsi le scarpe da running nemmeno da quando le è toccato affrontare grossi guai di vita e di salute. L’ho ringraziata per le sue parole e per il suo incoraggiamento (“tu che sei giovane però devi fare un buon tempo!” mi ha sgridato quando le ho detto che oggi non avevo grandi obiettivi) e mi sono avviata alla partenza. La sto incrociando proprio ora mentre faccio questi pensieri, nelle curve del percorso che si intersecano, va pianino per la sua strada ed ha un bel modo di guardarsi intorno. Ci sorridiamo, mi fa cenno di incoraggiamento, ci siamo riconosciute.
Il percorso non è proprio pianeggiante. Non so mai riconoscere i falsipiani, sento le gambe pesanti e mi spavento, dico “ecco qua, sto per scoppiare” è il mio pensiero tipico al 7° km nei 10, al 18° nella mezza. La paura di non farcela, di non essermi gestita bene. Eppure oggi non sono affatto al limite, non dovrei sentirmi così! Infatti è solo un falsopiano in salita, tutto sotto controllo, poi ci sarà una discesa, manca poco e il sole si è alzato, la mia playlist mi ha fatto compagnia tra Marilyn Manson, System e Prodigy fino a quando non distinguo Jonny che arriva controcorrente, è venuto a prendermi! Grazie Manson, ma ora non ho più bisogno di sostegno, ho il mio compagno di avventure che fa pure l’imitazione “fomentona” del nostro coach “dai Francè che ci siamo, dai Francè!” come un mantra ed io posso togliermi una piccola soddisfazione, metto da parte il Garmin e la sia pure minima concentrazione a stare attenta al tempo e…lascio solo andare le gambe, in quello che per me è il senso della corsa, di questo dono che mi accompagna da 3 anni: proprio quella primitiva, purissima e innata gioia di correre.
Sinceramente correre in un autodromo era un’esperienza che mi incuriosiva ma non avrei mai immaginato fosse così avvincente… colpevole dell’avventura il mio compagno dell’associazione, appassionato di corsa oltre che di motori: non potevo non fargli prendere la sua Lotus d’epoca per raggiungere l’autodromo e fare a piedi il giro della pista!!!
La prima cosa che ci ha accolto è stata la nebbia. Sole partendo da Roma, splendido il panorama sulla Cassia, da road movie “podistico”, e poi…più nulla! Una nebbiolina bianca e bassa copriva persino il cartello che annunciava il nostro arrivo all’autodromo. Cerchiamo i nostri compagni, rapido cambio, rapido riscaldamento e siamo pronti a partire.
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To serve your turn long after they are gone,
And so hold on, when there is nothing in you
Except the Will which says to them: Hold on!
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Claudio
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Re: 1° gran premio Vallelunga. Campagnano (RM), 9 gennaio 2
busy bee ha scritto:Si lo so che dopo la corsa della befana di appena 3 giorni fa era moooolto più saggio starsene tranquilli…e lo so che dovevo andare pianino e non farmi prendere dall’entusiasmo come al solito. Ma stanotte ho persino sognato di correre: sentivo in sogno le gambe velocissime sull’erba. Ed io non sono saggia e sono un’entusiasta quindi è stato inevitabile: ho partecipato alla 10 km di Vallelunga!
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Oggi mi risparmio, prometto. E in effetti affrontare una gara come una “gita”, una tappa intermedia in un allenamento con un altro obiettivo (Roma Ostia speriamo!) mi permette di godere di aspetti che normalmente non mi concederei di percepire…ho nelle orecchie Pat Metheney, “last train home” per farmi compagnia, dato che “quelli seri” sono avanti e io farò questi 10 km da sola. Il primo passo, e poi l’altro, e via scivolo in un ritiro quasi autistico favorito dalla sapiente chitarra di Pat, respiro e alzo lo sguardo, la nebbia è ancora bassa e siamo partiti con il riflesso del sole in faccia, il che rende la cosa piuttosto magica: una serie di sagome saltellanti controluce, ognuno con il suo passo, ognuno con il suo obiettivo, un pensiero per ciascuno…e io che mi guardo intorno. Se ho capito bene siamo 600 oggi. Ma non sono sicura, non ci ho fatto caso. Il colore dominante è un’azzurrino anestetico e sonnolento che presto verrà sciolto da questa tiepida giornata invernale. Ma guarda tu dove sono finita…lo sapete che sulle curve di Vallelunga la strada si inclina e cambia di pendenza? Sarà buono per le auto ma con le scarpe da corsa stranisce un po’! Lo so, sono io l’ospite oggi…
A poco a poco il gruppo si sgrana, un lungo serpentone di podisti che procede lento sulle curve della pista, è buffo il fatto che la forma del percorso permetta di tenere sotto controllo la propria posizione nel gruppo dei partecipanti…a colpo d’occhio si coglie in quale parte del serpentone ci si trova, e io come sempre mi esalto guardando il passo leggero dei primi, che volano avanti e sono già diverse curve più in là, ma l’ammirazione profonda la provo per gli ultimi, gente affaticata che non molla, magari signore un po’ avanti con l’età, o persone che hanno appena deciso di dare una svolta alla loro vita e hanno scelto un’attività sportiva, oppure semplicemente persone che amano correre non per arrivare tra i primi ma per la primitiva e purissima gioia di farlo. Negli spogliatoi ho incontrato una signora che mi ha regalato un esempio di vita: 60 anni, di cui gli ultimi 30 dedicati alla corsa, mi ha raccontato di non aver mai smesso di infilarsi le scarpe da running nemmeno da quando le è toccato affrontare grossi guai di vita e di salute. L’ho ringraziata per le sue parole e per il suo incoraggiamento (“tu che sei giovane però devi fare un buon tempo!” mi ha sgridato quando le ho detto che oggi non avevo grandi obiettivi) e mi sono avviata alla partenza. La sto incrociando proprio ora mentre faccio questi pensieri, nelle curve del percorso che si intersecano, va pianino per la sua strada ed ha un bel modo di guardarsi intorno. Ci sorridiamo, mi fa cenno di incoraggiamento, ci siamo riconosciute.
Il percorso non è proprio pianeggiante. Non so mai riconoscere i falsipiani, sento le gambe pesanti e mi spavento, dico “ecco qua, sto per scoppiare” è il mio pensiero tipico al 7° km nei 10, al 18° nella mezza. La paura di non farcela, di non essermi gestita bene. Eppure oggi non sono affatto al limite, non dovrei sentirmi così! Infatti è solo un falsopiano in salita, tutto sotto controllo, poi ci sarà una discesa, manca poco e il sole si è alzato, la mia playlist mi ha fatto compagnia tra Marilyn Manson, System e Prodigy fino a quando non distinguo Jonny che arriva controcorrente, è venuto a prendermi! Grazie Manson, ma ora non ho più bisogno di sostegno, ho il mio compagno di avventure che fa pure l’imitazione “fomentona” del nostro coach “dai Francè che ci siamo, dai Francè!” come un mantra ed io posso togliermi una piccola soddisfazione, metto da parte il Garmin e la sia pure minima concentrazione a stare attenta al tempo e…lascio solo andare le gambe, in quello che per me è il senso della corsa, di questo dono che mi accompagna da 3 anni: proprio quella primitiva, purissima e innata gioia di correre.
Bravaissima e complimenti per il racconto ,quando fai la maratona di sicuro farai pubblicare un libro e brava la runner romana .Belle parole le tue
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18 Maratone ne mancano 2 !!!
Solo chi OSA non vive di Rimpianti !!!!
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busy bee
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Re: 1° gran premio Vallelunga. Campagnano (RM), 9 gennaio 2
...la maratona...magari!!!! Per ora punto alla Roma Ostia...speriamo con un tempo decoroso!!! ciao e grazie!
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Claudio
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Re: 1° gran premio Vallelunga. Campagnano (RM), 9 gennaio 2
busy bee ha scritto:...la maratona...magari!!!! Per ora punto alla Roma Ostia...speriamo con un tempo decoroso!!! ciao e grazie!
La Roma Osta il fascino lo da i 10.000 partecipanti per il resto e una gara noiosa a mio modesto parere !!!! Ok Buona corsa Ciao
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spartan
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Re: 1° gran premio Vallelunga. Campagnano (RM), 9 gennaio 2
Davvero Clà credevo che tu la pensassi diversamenteClaudio ha scritto: La Roma Osta il fascino lo da i 10.000 partecipanti per il resto e una gara noiosa a mio modesto parere !!!! Ok Buona corsa Ciao![]()
L'unico giorno facile era ieri.
Fin dove il cuore mi resse arditamente mi spinsi.
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Re: 1° gran premio Vallelunga. Campagnano (RM), 9 gennaio 2
Carissimo il mio e' un parere mica una sentenza ,di mezze maratone dal fascino paesaggistico unico ce ne sono na miriade ,La Roma Ostia e una mezza partecipata da 10.000 persone e si corre su una strada che collega eur con ostia ,dimme te che fascino po ave' !ops che sbadato si contare il numero dei pini lungo la strada ,quello si che da fascino eeheheheh.Ottima Organizzazione aggiungo ,certo con il cambio percorso ci sara' da divertirsi ehehehehehspartan ha scritto:Davvero Clà credevo che tu la pensassi diversamenteClaudio ha scritto: La Roma Osta il fascino lo da i 10.000 partecipanti per il resto e una gara noiosa a mio modesto parere !!!! Ok Buona corsa Ciao![]()
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busy bee
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Re: 1° gran premio Vallelunga. Campagnano (RM), 9 gennaio 2
Bu!!!
Eccheffate mi smontate così??? Io sono anni che la sogno!!! Per me il fascino ce l'ha eccome, ma capisco che è una cosa soggettiva...da quelle parti ci sono cresciuta e quel pezzo di strada, oltre a farlo tutti i giorni per lavoro, lo facevo da ragazzina in bicicletta prima di prendere la patente...e poi si passa vicino a castel fusano...dai è bella come potete dire di no?!?! Sarà che l'altra mezza che ho fatto era a Civitavecchia con la centrale a carbone sullo sfondo...quello si che era un panorama cyborg!!!
Eccheffate mi smontate così??? Io sono anni che la sogno!!! Per me il fascino ce l'ha eccome, ma capisco che è una cosa soggettiva...da quelle parti ci sono cresciuta e quel pezzo di strada, oltre a farlo tutti i giorni per lavoro, lo facevo da ragazzina in bicicletta prima di prendere la patente...e poi si passa vicino a castel fusano...dai è bella come potete dire di no?!?! Sarà che l'altra mezza che ho fatto era a Civitavecchia con la centrale a carbone sullo sfondo...quello si che era un panorama cyborg!!!
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