Mi sono fatto un giro sulla pagina di Lieberman ospitata sul sito dell`Universita' di Harvard, ed e` stato abbastanza istruttivo:
http://www.barefootrunning.fas.harvard.edu/
Vi segnalo:
1) la frase a fondo pagina: "
Please note that we present no data on how people should run , whether shoes cause some injuries, or whether barefoot running causes other kinds of injuries.
We believe there is a strong need for controlled, prospective studies on these issues."
2) Riguardo al tema dell`imparzialita` delle ricerce, il disclaimer a fondo pagina: "FUNDING DISCLAIMER: Research presented on this site was funded by Harvard University and, in part, by Vibram USA®."
3) Non mi sono letto tutto lo studio nei minimi dettagli, ma mi e` parso di capire che Lieberman stressi l`attenzione non tanto sul "barefoot running", ma soprattutto sul "forefoot running" (con appoggio sull`avampiede), specificando che viene reso piu` naturale dall`utilizzo di scarpe minimali o dalla corsa a piedi nudi (per ovvie ragioni). A tale proposito riquoto Lele71
{...}Con lui concordo sul fatto che buona parte degli amatori per iniziare a correre non si facciano problemi a spendere 120 euro di scarpe, 200 di abbigliamento e 250 di GPS, mentre quasi nessuno investa anche un solo euro per farsi seguire da un allenatore competente che sappia insegnargli a correre.
perche` la corsa sull`avampiede e` tipica dei ragazzi che fanno atletica, a cui viene insegnata la tecnica di corsa, che si allenano molto su pista con scarpette chiodate (prive di ammortizzazione) o minimali e per gare corte (3-5 km).
Per esperienza personale (una volta, tanto tempo fa

, fui giovane e corridore) confermo che il forefoot running e` sicuramente una gran bella cosa, ma correrci una maratona (ai miei ritmi, sia chiaro) e` un massacro .
A 18 anni - quando ho cominciato ad allungare le distanze - la mia tecnica di corsa e` cambiata completamente per questioni di "economia" della falcata (magari ho fatto una cagata, ma e` venuto assolutamente naturale), ed allora ecco che sono entrato nel grande mondo dell`"appoggio del tallone" e delle scarpe (almeno un po`) ammortizzate.
E scusate la logorrea
