Firenze Marathon - 27 novembre 2011

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FULGUR
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Re: Firenze Marathon - 27 novembre 2011

Messaggio da FULGUR »

giu' ... metto anche 2 dlle mie mie

linguaccia :prrr:
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e poi visibilmente non soddisfattissimo di cosa appare sopra la bandana :thumbdown:

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"dalla corsa alla bici ne passano in tanti, il contrario è difficile" ... io ogni anno!
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tolly
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Re: Firenze Marathon - 27 novembre 2011

Messaggio da tolly »

se non la fate finita a raccontare la valanga di foto che avete..... :bastone: :bastone: :mrgreen:
comunque sono arrivata anch'io a 7 foto...anche se in quasi tutte appena mi si riconosce che sono io :(
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dilar2001
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Re: Firenze Marathon - 27 novembre 2011

Messaggio da dilar2001 »

tolly ha scritto:se non la fate finita a raccontare la valanga di foto che avete..... :bastone: :bastone: :mrgreen:
comunque sono arrivata anch'io a 7 foto...anche se in quasi tutte appena mi si riconosce che sono io :(
sei arrivata a 7 ??? :nonzo:
ma non saranno troppe ?? :mrgreen:
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sarah13
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Re: Firenze Marathon - 27 novembre 2011

Messaggio da sarah13 »

Io solo 12 ma sono riusciti a farmi una bella sequenza del mio arrivo in retrorunning! :culo:
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LiberoStile
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Re: Firenze Marathon - 27 novembre 2011

Messaggio da LiberoStile »

Con 19 foto la mia "galleria" è finita e sono abilitato all'acquisto. Metto la più bella (a mio avviso)



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silver
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Re: Firenze Marathon - 27 novembre 2011

Messaggio da silver »

scusate il ritardo... ecco un breve resoconto della mia Firenze marathon...

06.30 sveglia…. Ho dormito benino, in realtà avrò controllato l’ora un infinità di volte per paura di non svegliarmie di fare tardi… probabilmente non ho dormito bene ma mi sento carico come una molla… Scivolo dal letto e mi sposto in salotto, sul divano tutta la “roba” preparata in questi giorni… valutata, pesata, confrontata, accostata, immaginata e infine scelta, nelle altre stanze moglie e figlia dormono tranquillamente si alzeranno solo tra diverse ore per venire a vedermi al traguardo di piazza S. Croce.
Inizia la preparazione… massaggio Trinono scaramantico e poi la vestizione con gli ultimi dubbi su cosa portare in griglia e cosa gettare poco prima del via… deciderò poi valutando lì per lì cosa fare a sensazione… del resto non ho ancora ben deciso come impostare la gara, mi gioco tutto o mi rilasso per le strade della mia città? Dubbi e timori che svaniranno solo in griglia probabilmente

07.15 esco di casa e prendo la fascetta coi parziali delle 3h15’ me la rigiro un po’ tra le dita e mi dico che sarebbe bello chiudere l’anno con un tempo tondo tondo… guardo il passaggio al primo km.. 4’.38” non impossibile… poi focalizzo quello della mezza 1h37’30 .. facile.. basta dividere per due.. sorrido e me la caccio in tasca… non la guarderò più… passo sotto casa di mia mamma a posare due gel e un gatorade prendendo spunto da Marcello per avere un rifornimento volante personalizzato concordato con lei alle 23.00… la mamma è sempre la mamma..

07.30 sono sullo scooter e cerco di raggiungere la zona di partenza per evitare di dover poi fare tanti km a piedi alla fine quando avrò finito la regina delle corse, parcheggio alle murate, le antiche carceri oggi ristrutturate in appartamenti e luogo di ritrovo delle notti estive fiorentine, mi dirigo verso la partenza e mi domando dov’era il ritrovo della mattina? Non mi ricordo e mi dirigo verso il deposito borse… tanto se devo incontrare qualcuno lo incontro di sicuro… sistemo le ultime cose e lascio la sacca con tutto il materiale per il dopo gara, resto completamente vestito perché l’aria è ancora frizzante e non voglio prendere freddo inutilmente… comincio il riscaldamento ma più per guardarmi intorno che per altro…. Saranno i primi km a mettermi in moto, incontro un po’ di amici runners e non, si ride, si scherza…c’è l’atmosfera giusta, quella delle grandi imprese; ripenso allo scorso anno, era il mio esordio in maratona se si esclude una pazzia fatta ben 23 anni prima… il termometro diceva 0° e pioveva a vento… oggi c’è il sole e la testa sente anche più degli 8° annunciati non si potrebbe chiedere di meglio per correre una maratona… le strade saranno piene di gente a fare il tifo e questo aiuterà tutti a percorrere gli ultimi 10km una volta rientrati nelle stradine del centro, strette… tortuose e con il pavè… in mezzo a quella folla ci saranno gli amici di Torino che tanto mi hanno seguito da due anni a questa parte con buoni consigli e incitamenti, ci sarà la mamma con la macchina fotografica e i rifornimenti extra decisi all’ultimo istante ispirato da Marcello anche se il mio obiettivo è molto meno ambizioso… ci sarà mia moglie e soprattutto mia figlia di 5 anni che mi vede più forte e veloce di superman e che si aspetta una nuova medaglia dopo quella di Berlino, tanti altri saranno a casa al computer a seguire un puntino e confrontare passaggi e passo medio con tabelle e sogni… e poi ci sono i miei amici di Boston, andati via per lavoro un anno fa e a cui avevo promesso di correre la maratona se fossi riuscito a qualificarmi con il tempo, quel limite di 3h20’ che avevo battuto a Berlino salvo poi scoprire che le iscrizioni per il 2012 si erano chiuse il giorno prima e che per il 2013 il mio 3h18’ non bastava più ma dovevo scendere sotto le 3h15’,traguardo impensabile solo un anno fa quando per le strade della mia Firenze chiudevo bagnato come un pulcino in 3h36’ , così vicino oggi dopo aver fatto 1h29’ 51” nella mezza a Livorno solo due settimane prima… le gambe dicono di provarci, stasera i Bostoniani sono a cena da noi con altri amici e l’occasione è troppo ghiotta per lasciarsela scappare… in frigo una bottiglia di champagne e una di spumante per scaramanzia… non si sa mai.

08.30 è il momento.. le griglie si aprono ed entro quasi subito. Non voglio trovarmi lontano dai palloncini e voglio sentire l’adrenalina salire lentamente…. Mi guardo in torno, faccio di nuovo pipi.. sarà la 3 volta in un ora… sono più nervoso di quanto pensavo… alla grata insieme ad altri runners commento una signora che ci guarda orinare come se volesse scegliere qualcuno o qualcosa… poi torno vicino ai nastri, ci sono ancora pochi atleti dentro e mi guardo un po’ intorno, il primo che vedo è Maurizio, utente del forum che posta poco… l’ho conosciuto a Berlino sempre in grigia e sempre per caso… aveva corso Firenze l’anno scorso e aveva giurato di non ricorrerla ma questo sport ti entra nel sangue e non riesci a farne a meno, soprattutto in una giornata come questa, mi confida di voler provare a battere il suo PB e io non posso che rinsaldare l’idea di abbassare il mio… mi guardo intorno e vedo una canotta del mio gruppo sportivo, un runner forte di quelli che il tempo finale inizia sempre per 2, un paio di in bocca al lupo e mi rimetto nella mischia, pochi istanti e mi ritrovo a parlare con un paio di runner che vogliono andare sotto le 3h sono due fratelli con la stessa passione, bello aver qualcuno di così vicino con cui condividere certi momenti, hanno una tabellina al polso che porta al mitico obiettivo di abbattere il muro ma non è costante, incuriosito mi spiegano che è una “negative split” e che ci si trovano molto bene… faccio appena in tempo a pensare che io corro sempre alla rovescia e cioè spendendo tanto nella prima parte per poi resistere eroicamente nei km finali per difendere il vantaggio accumulato e dico che sul forum che seguo non ne avevo sentito parlare che loro mi confessano di essere entrambi forumendoli… mitico… una famiglia ben più numerosa di quello che sembra… bene bene, avrò modo di conoscere i segreti di quella tabella più avanti. Passiamo gli ultimi minuti a scherzare, la griglia ora è piena, siamo spalla contro spalla, chi cerca un amico, chi cerca di guadagnare posizioni, riconosco un amico con cui giocavo a pallone 10 anni prima e mi confida che alle cascine lo aspetta Arcaiaz per tirargli una parte della gara… un pacer personale, come Sara, più gli obiettivi si fanno ambiziosi e più la gente si organizza… bene, bene, si imara sempre qualcosa. Inizio la lenta svestizione finale… via i pantaloni della tua in pile comprati il giorno prima, ultimo massaggio con un flaconcino di olio riscaldante travasato dalla boccia grande più per passare il tempo che per effettiva utilità e soprattutto perché l’odore dell’olio canforato mi riporta con la mente alla giovinezza, agli anni delle campestri e mi lancia immediatamente in clima competizione… via anche la felpa e massaggio alle braccia ignude protette solo dai manicotti e dalla canotta, la felpa rossa resta a terra e subito utilizzata da altri in modo anomalo diventa una sorta di diga di spugna per evitare un esondazione di urina tra le scarpe degli altri runners … ridendo dico “ speriamo che non la lancino sopra le teste…” osservando il rito che oramai in prossimità dello sparo si ripete ovunque in griglia…

09.20 Start ecco il momento tanto atteso, quello che per molti rappresenta il culmine della stagione, il momento di cogliere i frutti di mesi e mesi di preparazione; l’onda umana comincia a muoversi, mi avvicino lentamente all’arco della partenza e appena sotto prendo un bel respiro e faccio partire il Garmin…

09.20 +1’ la partenza non è come Berlino, è lenta, molto più lenta, vorrei dire troppo lenta ma non voglio pensarci, sorpasso atleti che evidentemente non hanno preso il posto corretto dentro la griglia diventando così di intralcio a chi invece vorrebbe provare a migliorare il proprio risultato, personalmente non mi danno particolarmente noia ma trovarmi a sorpassare gente anche mentre stai andando a 5’30” e forse anche più lento lo trovo strano nella griglia delle 3h-3h30’ ma siamo in Italia e anche questo fa parte del gioco.

09.20 +4’ 52” lento… il 1° km vola via o meglio dovrei dire passa via incredibilmente lento… a malapena riesco a stare sotto i 5’ accelerando dai 500m in poi passando con un 4’52” che sembra più un riscaldamento che la partenza di una maratona per fortuna la folla sembra essersi un po’ allargata e mi ritrovo tra runners che viaggiano più o meno al mio stesso passo. D’ora in poi l’orologio mentale si spenge e al posto delle ore e i minuti come sono abituato a rincorrerli e ad incastrarli tutti i gironi lavorativi dell’anno si sostituiscono Km percorsi e passo medio e mentalmente si sovrappongono alle tabelle ed ai sogni ad esse correlati…

4’31” il secondo k scorre bene e senza intoppi siamo nella corrente giusta e anche il passo e’ quello che ultimamente mi sento meglio nelle gambe quei 4’e30” che mi danno ottime sensazioni di testa, già che ci sono decido di provare a viaggiare su questa media per un po’, magari fino alla mezza…
4’18” un po’ troppo veloce, non devo farmi prendere dall’euforia, la gara è appena iniziata e la maratona, quella vera inizierà solo tra 30km… calma mi ripeto, calma e gesso…
4’23” calma… non forzare… hai appena imboccato il viale che porta alla fortezza… dove vuoi andare… mentre me lo ripeto vedo in lontananza l’elicottero della televisione… è già alle cascine… ma come diavolo… ma quelli volano… non l’elicottero naturalmente ma i keniani…
4’22” rallenta… certo però che correre con il sole è un’altra cosa… e poi la gente che applaude e ti incita… il garmin ha già perso almeno 100m ma non ci faccio più di tanto caso, stò correndo bene e qualche secondo in più o in meno non può fare la differenza, ci sarà tempo per iniziare a fare i calcoli, passo ai 5km in 22’50”
4’27” sono già in tabella per stare sotto le 3h15’ e mi impongo un passo leggermente più prudente, entro alle cascine e saluto mia madre che mi ha dato appuntamento all’angolo specificandomi di stare sulla DX, peccato che poi lei abbia deciso di mettersi a SX e la vedo mentre chiacchiera con un'altra mamma… la saluto al volo e mi becco un bel paio di foto alla schiena  fortuna che un’altra mamma (ma quante sono?) che assiste alla scena mi scatti al volo una foto che poi farà avere alla mia per alleviarle la delusione, sorrido pensando come la cosa faccia più dispiacere a Lei che a me anche perche pure lo scorso anno ben due volte sono riuscito a passarle accanto senza che lei mi vedesse, speriamo nel prossimo giro…
4’27” siamo alle cascine, ripenso alle corse la domenica mattina d’inverno con l’incrocio di sguardi e saluti con gli altri runners che girano in senso contrario, a tutti i lunghi fatti quest’estate in preparazione a Berlino a tutte quelle corse solitarie mentre oggi la gente, il sole, … che bello correre in casa….
4’29” , 4’33” , 4’31” continuo a correre nel deserto verde e forse un po’ mi perdo, guardo poco il garmin che continua a perdere metri inesorabilmente e magari lascio qualche secondo per strada, non importa, chiudo i 5Km in 22’38 siamo già più di 50” sotto la tabella di marcia ma le gambe volano, incontro di nuovo mia madre che a questo giro è appostata come un falco, scarica un raffica di foto da lontano e poi mi porge un rifornimento volante, perfetta, sembriamo un cambio gomme di F1, l’idea e di MarcelloS. ma in effetti prepararsi dei rifornimenti personalizzati è furbo e poco costoso se si gioca in casa come stò facendo io.
4’30” , 4’28” , 4’28” ci apprestiamo a uscire dalle cascine, non prima di vedere l’ingresso degli ultimi, un gruppo di giapponesi che corrono con una paperella sulla testa… rivedo di nuovo mia madre, altra raffica e altro rifornimento, me lo porterò in mano fino al ristoro ufficiale…
4’27”, 4’27” le gambe volano e anche se il garmin perde metri chiudo altri 5Km effettivi in 22’31” ora siamo 1’ e 30” secondi sotto la tabella, la testa comincia a domandarsi se non vale la pena provare a fare qualcosa di più e se invece conviene accontentarsi di portare a casa il tempo prefissato, mi rendo conto che il passo gara che mi dice il garmin è falso come una banconota da 25€ ma pensare di correre sotto il muro dei 4’30” da un certo morale, poco importa se il passo vero è di qualche secondo più alto, non devo stare sotto le 3h nette e un certo scarto me lo posso permettere, per ora mi godo il momento il sole e la falcata facile con le scarpette che rullano e schizzano via ad ogni appoggio.
4’27”, 4’29”, 4’28”, 4’29”, 4’27” , 4’32” passiamo da porta romana e trovo un collega che mi riconosce e mi incita, stà aspettando suo figlio che (scoprirò poi) è alla sua prima maratona e naviga poco più indietro di me, curve secche e stradine strette, non è la parte che preferisco ma Firenze è sempre Firenze e se corri su strade progettate 500 anni fa per i carri coi buoi e i cavalli non puoi pretendere di più… gli scorci si susseguono così velocemente che se non conoscessi bene la città mi dispiacerebbe andare così di fretta… arriviamo sui lungarni e la vista è spettacolare, Firenze con i ponti e dietro le colline e la gente che fa il tifo mi distraggo un attimo ma ad ogni modo passo alla mezza in 1h 35’ e 58” , siamo sempre più di 1’e 30” sotto la tabella e le gambe vanno come un treno, non credo però di poter andare troppo più forte di così e anche se forse potrei spendere qualcosa in più preferisco restare costante sul passo dei 4’e30” o almeno su quello che il garmin dice essere il passo, io ci provo poi vediamo al 32 quando iniziamo ad entrare in zona maratona.…
4’29”, 4’30”,4’27” lasciamo il lungarno e arriviamo verso via aretina, ci apprestiamo ad entrare in zona stadio, la parte meno bella del percorso anche se con lunghi viali scorrevoli e pianeggianti, siamo quasi 2 minuti sotto la tabella e comincio a cullare l’idea di arrivare in quella zona equidistante dai muri che tanto adoro, se d’ora in poi corro in tabella arrivo in 3h13’ senza dovermi affannare per andare sotto le 3h10’ ma anche senza rischiare di sforare le 3h15’ che sarebbe l’impresa storica da festeggiare con gli amici di Boston a cena stasera con champagne e sorrisi, un arrivo tutto sorrisi come a Berlino dove negli ultimi km ho solo dovuto amministrare il cronometro per arrivare in 3h18’ senza affannarmi, permettendomi il lusso di allargare le traiettorie per andare a cercare i fotografi, si, mentalmente mi convinco che 3h13’e qualcheccosa è il tempo giusto per oggi, inutile cercare di più, tutto quello per cui ho corso in questo meraviglioso 2011 è li a portata di mano, a volte mi chiedo se un angelo non corra a braccetto con me.
Qui finisce la prima gara e inizia la seconda---------------------

Ci avviciniamo al 25° quando ad un tratto succede qualcosa, una fitta improvvisa al fianco dx; profonda, dolorosa, mi lascia senza fiato, continuo a correre quasi in apnea, le gambe vanno benissimo solo che… non riesco a respirare, inspirare aria è diventato dolorosissimo… mi fa male il.. la… che cavolo c’è lì a a destra? La milza? Il fegato? Non lo so ma poco importa, quel dolore mi impedisce di respirare.
4’33” il kilometro non sarebbe nemmeno lentissimo se non fosse che in realtà gli ultimi due-trecento metri sono stati un calo repentino, è come se non arrivasse più benzina al motore, mi sforzo di proseguire, succhio l’aria come da una cannuccia, provo ad inspirare lentamente e profondamente ma la fitta è sempre più dolorosa, per un attimo vedo svanire tutti i miei sogni di gloria poi fortunatamente rallento i muscoli richiedono meno risorse e quella poca aria che riesco a far entrare arriva al cervello e comincio ad elaborare una strategia di riserva, ci deve pur essere da qualche parte un piano B, ripenso ad un tatoo ad acqua fatto all’expo di Berlino “ Do Not Finish – is No Option” , di non finirla non se ne parla proprio, c’è mia moglie e mia figlia che mi aspettano in piazza santa croce, gli amici di Torino a giro per il centro, quelli di Boston a cena e tutti si aspettano un lieto fine, qui bisogna pensare qualcosa e bisogna farlo velocemente. La vescica mi ricorda che sono almeno 10km che si lamenta e allora decido che fermarsi a fare pipì in questo momento è la cosa migliore da fare, magari non serve a niente ma almeno dopo starò comunque un po’ meglio, vedo il cartello che indica la presenza della videocamera che riprende il film della maratona e mi domando se non sia il caso di farla proprio lì, giusto per lasciare un ricordo indelebile per davvero, poi mi rispondo che non mi piacerebbe passare sul Tg locale della sera ed essere riconosciuto da amici e parenti per aver pisciato davanti alle telecamere nel mezzo della gara, faccio un altro sforzo e mi trascino oltre la linea del video, accosto tra due macchine e mi fermo, avevo sempre sostenuto che in maratona dopo che sei partito non scappa la pipì e che i problemi cosami vengano dall’intestino e dai gel ma mi devo ricredere, fatico col nodo dei pantaloncini e finalmente svuoto la vescica, mi ricompongo e mi rimetto a trotterellare
5’16” i due minuti che avevo messo da parte me li sono bevuti quasi tutti in questa sosta, anche se più che bere me li sono “pisciati”; pensavo di fare tutta una maratona senza mai stare sopra i 5’/km ma anche questa idea è naufragata, mi rimetto a trotterellare sempre con la fitta al fegato e mi chiedo cosa possa essere quel dolore, forse ho bevuto dell’acqua fredda? Eppure Eugene mi aveva avvertito la sera in pizzeria di fare attenzione a quelle bottigliette invitanti ai ristori rimaste al freddo tutta la notte! Forse ho mangiato troppo salato? No, ho dato retta a Sara e ho fatto pure togliere capperi e acciughe dalla pizza (mannaggia..) ma allora cosa? Forse ho urlato troppo per caricarmi a qualche passaggio? Non credo, forse i gel? Eppure nei lunghi li prendo sempre e non mi hanno mai dato noia…
4’38” provo a ritrovare il passo ma è uno sforzo che non premia, sono in apnea e senza ossigeno le gambe non possono andare
4’44” mi domando tra quanto passerà Sara e Eugene, o magari Crop e se in quelle condizioni sarò in grado di riconoscerli, di schiena non sono molto fisionomista… mi volto immaginandomi i palloncini delle 3h15” che arrivano di gran passo ma non li vedo, sicuramente sono proprio dietro la curva, non importa, quando mi passano quelli li riconosco di sicuro 
4’37”, 4’35” siamo all’Artemio Franchi, quante notti di coppa tra euforia e lacrime, sono anni oramai che non ci vengo e in questo momento vorrei avere lo scooter come in quelle serate, cerco sui muri dello stadio una mitica scritta “ Aguirre non ti dimenticheremo..” l’hanno cancellata da un pezzo e di lui ci siamo dimenticati tutti.. arrivo al ristoro dei 30km è organizzato dai ragazzi del mio gruppo sportivo, non riconosco nessuno, si è spenta la luce, prendo un gel e mi chiedo se sia il caso di berlo o no, ci penserò su per un po’, poi arriva l’urlo di incitamento di qualcuno che mi conosce, non capisco chi sia ma un po’ mi scuoto, guardo il cartello dei 30km e tutto sommato la situazione non è così brutta, ho chiuso il 5km in 23’ 54” e il crono vero segna 2h 17’49” ho ancora 1’11” di margine, forse non tutto è perduto, posso sempre arrivare sotto le 3h20’ basta non mollare troppo, basta ritrovare un po’ di energie mentali, del resto la maratona si corre con la testa, soprattutto dal 30° in avanti, la maratona è una corsa lunga, ti puoi concedere anche una crisi e farti il regalo di superarla, dove l’ho letta questa cosa, forse su una rivista, forse l’ho letta sul forum, già, il forum, chissà se c’è qualcuno che controlla i parziali, chissà se si accorgeranno della crisi, chissà cosa mi consiglierebbero loro, di certo che finirla è comunque un successo e che l’importante è godersela, senza fare troppi conti e chi se ne frega del tempo che viene fuori… già, che tempo viene fuori? Inevitabilmente comincio a fare un paio di conti e realizzo che se riuscissi a stare sui 5’/km potrei addirittura provare a migliorare il PB di Berlino! Magari di pochi secondi ma porterei il PB in casa mia e sarebbe comunque un successone, ecco il piano B, migliorare Berlino… è facile 5’/km è il passo che uso per i recuperi, si però quando respiro, si però ci sono altri 195m, si però … vabbè intanto arriviamo al cavalcavia tra 2 km, superiamolo e vediamo cosa dicono le gambe.
4’36”, 4’37” il cavalcavia è passato… mi sembra quasi di tornare a respirare normalmente, la fitta è meno dolorosa e i parziali nemmeno pessimi, poco importa che il garmin annaqui abbondantemente il passo medio perdendo metri su metri, in questo momento ho bisogno di stimoli positivi e arrivare a vedere gli ultimi 10km è un bel segnale forte e chiaro… siamo ancora in partita, qui non si molla niente, non si lascia niente di intentato, si combatte fino all’ultimo!!! cancellato il piano B, torniamo al film originale e facciamo finta che questi 5km non si siano visti
Dovremmo riavvolgere la pellicola o tagliare qualche scena ma lasciamo stare, buona la prima.. ciak azione…..

4’37” , 4’26” e pensare che avevo creduto di avere un dolore al fianco dx… meno male che mi sbagliavo, non ci pensare torniamo a correre, rientriamo in centro e c’è la folla che ti aspetta. Nel mezzo gli amici di Torino, me li immaginavo al traguardo ma averli li è una manna dal cielo, rispondo al loro urlo con un urlo e ritrovo energie e secondi preziosi, quì non si butta via niente…
4’33” siamo in piazza S.Marco passo ai 35Km in 2h40’52” chiudo altri 5km in 23’02” non male, ce la facciamo ce la facciamo … 1’e18” da amministrare, scolliniamo il muro e andiamo a prenderci questa medaglia…
4’29” siamo in centro, il battistero, il duomo la folla l’aria sembra più fine, il sole più caldo, c’è mia figlia alla transenna in collo a mia moglie e accanto mia madre, provo a sorridere! volo in piazza Repubblica sostenuto da un tifo da stadio in mezzo alla folla, non oso pensare cosa possa essere New York se a me già questo fa un effetto del genere… altri secondi messi in cassaforte, serviranno tutti alla resa dei conti.
4’32”, 4’39”, 4’42” 4’48” torniamo verso porta a prato, il tifo cala e anche la benzina, le scorte di glicogeno sono esaurite e la spia della riserva comincia a lampeggiare sempre più forte, non importa siamo al 40° e il crono dice 3h04’27” mancano solo 10’ di fatica, due kilometri al traguardo, mi passa accanto il pacer con i palloncini verdi delle 3h15’, me ne ero quasi dimenticato e non credevo mi avrebbe più ripreso, ma non importa, io corro per me e contro di me, resisto alla tentazione di andargli dietro perché so che arriverò comunque al mio obiettivo e oramai sento il PB in tasca e la medaglia intorno al collo e penso a Boston alla garantee entry e non voglio rischiare di sciupare tutto solo per stare davanti a dei palloncini colorati, ricalibro il conto alla rovescia mentale e chiedo ancora un piccolo sforzo alle gambe per non arrivare come a livorno con 1 solo secondo di margine sul cronometro e le gambe ubbidiscono, basta poco che ce vò…
4’33” , 4’39” siamo davanti alla biblioteca, il garmin ha già completato da un po’ la sua personalissima maratona fatta di satelliti agganciati un po’ sghembi e di traiettorie impossibili attraverso muri e palazzi, ma oggi è andata bene così, l’illusione di correre meno peggio è servita per consolidare l’idea di non mollare e ora siamo lì a poche centinaia di metri dall’arrivo, ripenso alla volata della mezza maratona di quindici giorni prima e mi domando se posso arrivare al traguardo sotto le 3.15 di race-time, abbozzo uno scatto prima di entrare in piazza e sento tirare il polpaccio… appoggio il piede e la fitta si ripercuote, una smorfia di dolore mi ricorda che non sono ancora arrivato e che devo fare ancora 200m… un crampo ora e sono fottuto… non credo che potrei arrivare a zoppino, stringo i denti e sento tirare anche l’altro polpaccio, arrivo sul tappeto blu camminando come sulle uova, in pratica non corro, zampetto lascio un po’ di secondi ma l’urlo della piazza mi sostiene e mentre attraverso il traguardo so di avere vinto una sfida con me stesso, ho imparato che la maratona non finisce mai e che se la prendi per il verso giusto ti regala emozioni inaspettate, riguardo il crono che ho fermato dopo l’arrivo ma non ce n’è bisogno,
3h14’47” dirà poi il real time, significa la qualificazione per Boston2013 e di conseguenza la partecipazione a NewYork2012 conquistata due settimane fa, mi prendo la meritata medaglia e anche un casto bacio dalla ragazza che me la mette al collo, mi avvio a prendere la termocoperta e trovo la mia famiglia ad attendermi, la lacrimuccia scende quando vedo mia figlia che mi butta un bacio, qualche saluto qualche bacio e mi dirigo in zona ristoro e poi alle borse, accanto a me rimane mia madre che si complimenta e mi sostiene, non solo moralmente ma anche fisicamente, a differenza di Berlino oggi ho dato veramente tutto, il 110%, non ho rimpianti ma solo emozioni da condividere, cerco la zona massaggi e trovo solo un tendone con una decina di lettini e degli addetti che applicano gli elettrodi di un elettrostimolatore, programma defaticante da 20 minuti… ripenso ai 100 lettini e 200 massaggiatori presenti nel parco dopo la porta di Brandeburgo e capisco che a livello organizzativo abbiamo ancora tanta strada da fare, la conferma arriva da un coglione dell’organizzazione che con un furgoncino stà cercando di risalire contromano la fiumana di atleti che si dirigono al deposito borse creando una spiacevole strozzatura con blocco del traffico, guardo nel furgone e vede che non è da solo, in effetti vederne uno solo (di coglioni) è veramente raro  raggiungo la borsa e mi stendo al sole sopra la coperta termica, via la canotta resto a torno nudo con i pantaloncini a godermi la giornata di sole facendo un accenno di strecching, controllo il telefono e c’è già l’sms con i complimenti di ClaudioGump del forum che mi annuncia il real time, nemmeno la fatica e lo stress di andarlo a cercare… mitici amici del forum e mitico Claudio… a quel punto inondo tutti i conoscenti di sms con il tempone e inizio a ricevere le telefonate di complimenti, i primi sono gli amici di Torino con i quali fissiamo prontamente l’obiettivo NY2012 poi tutti gli altri, chiamo un amico di Arezzo e scherzo al telefono facendo finta di avere Gebrelesie di sottofondo che mi chiede di andare a correre con lui  … accedo al forum e leggo i commenti di che era a casa a seguirci, gioisco per gli altri risultati stratosferici( PB e non) e capisco dai commenti di chi il proprio obiettivo l’ha solo rimandato, di come sia bello correre e mi torna in mente la domanda bastarda fatta da un carissimo amico nemmeno due settimane fa… “ ma te perché corri? …” non una domanda a caso fatta da chi la corsa non la conosce, una domanda profonda fatta da chi a certe domande personali una risposta se l’è già data, quella risposta che credevo di avere e che ora invece capisco di stare ancora elaborando ma che certamente comprende anche il vivere giornate come questa e poi poterle condividere con voi.

scusate se mi sono dilungato troppo... la prossima volta lo scrivo mentre corro..
Se non potessi più nè correre nè camminare … imparerei a volare
10,0 Km .h 40 '50"- 2018 Pisa Marathon
21,1 Km 1h 28' 13"- 2021 Florence Marathon
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maumau1
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Re: Firenze Marathon - 27 novembre 2011

Messaggio da maumau1 »

Complimenti silver :beer: ora capisco perche hai scritto con qualche giorno di ritardo :mrgreen:
Maurizio
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claudio gump
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Re: Firenze Marathon - 27 novembre 2011

Messaggio da claudio gump »

Grande Silver, onorato di fare parte del tuo racconto :hail: :hail: :hail:
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sarah13
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Re: Firenze Marathon - 27 novembre 2011

Messaggio da sarah13 »

Bellissimo racconto, Silver! :vicini:
I tuoi limiti sono sempre davanti a te... perciò non voltarti mai!
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silver
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Re: Firenze Marathon - 27 novembre 2011

Messaggio da silver »

onorato di far parte di questo forum... :salut:
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