Coronavirus - Notizie ed aggiornamenti

[Dr.Kriger]

In Francia la fascia oraria per correre è una regola per evitare gli assembramenti. In altri paesi non hanno nemmeno limiti, sia perché sanno regolarsi da soli sia perché in termini di contagio non cambia niente.

Da noi? Meglio ridere per non piangere. Che poi, la cosa del divanista vs runner è ben più grave. La scena descritta dei media che fa vedere la gente che fa la pizza e guarda le serie tv è falsissima. Qui sono tutti alcolizzati o litigano. La quantità di bottiglie non collima affatto con la chiusura dei bari e della movida. La gente beve molto, molto di più. E poi litiga in casa o tra vicini. Spesso si sentono urla quando passo da qualche via. La realtà è decisamente diversa da quella che dipingono i media.

[Arla]

Falcopellegrino, io corro regolarmente da tempi non sospetti, perché devo avere una tessera o divisa per poterlo fare adesso?
E comunque, se uno che non ha mai corso, invece di stare sul balcone a guardare cosa fanno in strada si prende il tempo in più che ha ora perché lavora da casa per iniziare, e lo fa da solo e nel rispetto delle regole, perché non dovrebbe poterlo fare?

[ludovico_van]

Cmq recentemente ho letto una cosa che in buona sostanza sta rinforzando una mia convinzione che si sta piano piano da anni formandosi nella mia mente: siamo governati da un gruppo di individui che sono privilegiati, vivono in una bolla e non hanno alcuna idea dei problemi del mondo reale. E CIò NON VALE SOLO PER IL NOSTO PAESE. 2 giorni fa leggo sto articolo in cui c'era un'intervista a Ursula Van der Bruyden ( non so come si chiama ) che sconsigliava di prenotare le vacanze…
Si, perché adesso, con tutti i problemi che ho, alle vacanze vado a pensare… Questa per me è tutta gente che vive sulla luna…

[Al-the-Runner]

Corsa per i soli tesserati? L'articolo su atleticalive sottolinea come motivazione il fatto che la preparazione invernale andrebbe perduta (dato inoppugnabile). A titolo personale preferirei che si raggiungessero dei compromessi e magari si differenziasse pure tra le due categorie. Cioè, posto che le riaperture si suppone saranno graduali (raggio più ampio da casa, poi territorio comunale, poi fuori Comune), una prima valida misura per evitare i falsi podisti sarebbe appunto il limite di orario. Poi non vedrei come male assoluto (anche se in cuor mio preferirei libertà maggiore senza distinzioni) che i tesserati potessero muoversi maggiormente come distanza, in altri termini su un binario preferenziale che "anticipa" di qualche settimana quel che gli altri sarebbero autorizzati a fare in seguito. Ciò perchè, evidentemente, il mantenimento richiede esercizi anche con pendenze (tipo collinari) o per chi fa cross/trail anche l'accesso a campi e sentieri etc.

Tuttavia vedo male la proposta trentina per un altro motivo: mi pare che chi l'ha lanciata sottintenda invece il DIVIETO TOTALE per chi non è tesserato. Il che, allora, non mi sta più bene e tra l'altro mi pare veramente assurdo. Infatti a livello nazionale e in molte regioni, con il limite di prossimità/distanza misurata si può fare qualcosa attualmente, cioè in fase di crisi e allora perchè vietare del tutto in una fase successiva, che ovviamente sarebbe più tranquilla?

In sostanza, se mi dicono che io posso correre intorno a casa mentre un tesserato può girare per tutto il Comune lo capisco, ha più necessità lui di me, però non si tolga a me una possibilità che esiste persino ora. Questo sarebbe pessimo.

[Arla]

Ludovico, anche io ho pensato "Grazie, Ursula, adesso sì che ci hai dato un aiuto concreto!"

[Al-the-Runner]

Piccolo aneddoto per far sorridere e ricollegarmi a quel che si scriveva sugli inviti a "andare a lavorare".

Lessi da qualche parte, anni fa, un'intervista a Gabriele Rosa, il quale raccontava che, quando portò in Franciacorta i primi runner del Fila Team (non so se ci fosse anche un certo Tergat) negli anni '90 l'impatto nel vedere questi africani correre lungo le strade fu forte. Tanto che il gruppo sentiva, nei primi tempi, proprio inviti e provocazioni in bresciano che dicevano di andare a lavorare. Il dottore aggiunse che le persone capirono assai presto che l'impegno e il tempo messi dai runner erano altrettanto degni di quel che facevano loro in cantiere o nelle vigne.

Del resto è solo in seguito che un sacco di documentari, inchieste giornalistiche, testimonianze sulla vita in Africa orientale ha portato alla luce la vita dura e disciplinata degli atleti di quelle terre. Vedere qualcuno correre in pieno giorno non a Iten ma in Italia era logico che potesse passare come faccenda di gente che “si diverte” correndo.

[ludovico_van]

arla, questi sono sconnessi …. altrimenti uno certe fesserie non le dice.

[Arla]

Comunque io per sicurezza le ferie non le ho prenotate!
Anzi, visto che l'unico mezzo progetto che avevamo formulato era andare a fare la Val di Fassa Running, mi sa che quest'estate non ci si muove proprio...

[disti]

Io non capisco perché io possa essere più meritevole di uscire del mio vicino di casa che nella vita normale fa palestra e va per sentieri, o di un altro che fa il pasticciere e suona la chitarra, se tutti rispettiamo le regole. Boh...

Straquoto! Si deve responsabilizzare il cittadino non mettere paletti assurdi

[ludovico_van]