E domani si ricomincia, dopo un periodo di stasi dovuta ad un'ulteriore intervento all'occhio (dovuto ad un piccolo disturbo causato dalla precedente operazione alla cataratta).
Cambiato tutto: il paesaggio, l'ambiente, il paese, il continente, l'emisfero e quindi anche la stagione. Adesso mi trovo in Cile, a Santiago, muovendo i primi passi per organizzare il nuovo osservatorio di cui dirigerò la costruzione nei prossimi 5 anni.
E' strana la sensazione che abbiamo avuto sia io che la mia compagna al rientro a Santiago de Chile dopo 3 anni fra Italia e UK. Ci immaginavamo sensazioni "forti" in qualche modo. La sensazione è stata invece quella di essere partiti per una breve vacanza ed essere rientrati qualche giorno dopo. Sia io che lei ci siamo ritrovati un po' privi di sensazioni. Ci pare di riconoscere tutto e tutti come se avessimo lasciato questo Paese l'altro ieri. Guardiamo le montagne innevate visibili da tutta la città, alte in alcuni punti 800 m più del Bianco e che costituiscono la "firma" caratteristica di questa città peraltro abbastanza anonima, con la sensazione che ci mancassero terribilmente senza che ce ne fossimo resi realmente conto.
Sempre spettacolare l'avvicinamento all'aeroporto di Santiago dopo la traversata di 14 ore: La città è così prossima alle Ande che la discesa porta a passare più in basso delle cime più prossime, incluso l"Aconcagua, il "Cervino" delle Ande, e a poche centinaia di metri dai valici innevati e deserti. Il pilota invita sempre ad allacciare la cintura visto che il superamento dello spartiacque comporta spesso un momento di improvvisa e violenta turbolenza che scuote l'aereo, anche se in questo caso non è veramente successo granché.
[l'Aconcagua, con i suoi 6.962 m di altezza, è la cima più alta visibile sullo sfondo]
Tutto sommato ci troviamo bene, entusiasti e pieni di voglia di vivere e di fare. A nostro agio in questa cultura latina un po' sui-generis, molto diversa dal mito della Repubblica delle Banane alla quale molti ancora oggi in Europa associano tutto il continente latino-americano. Siamo felici del cielo azzurro, sebbene troppo inquinato, del clima autunnale, dei tanti luoghi dove mangiare, della moltitudine di persone che affollano le strade, della diversità delle varie parti della città. Non siamo contenti del costo della vita assurdo, soprattutto per quanto riguarda i prodotti alimentari, anche se essendo pagato in dollari per me è più o meno lo stesso, dell'inquinamento, delle differenze sociali ancora così drammatiche.
Ho cominciato il mio nuovo lavoro affrontando i molti problemi amministrativi di questo ennesimo spostamento: visti, documenti di identità, situazione fiscale, conto in banca, ricerca della casa, acquisto dell'auto (indispensabile, purtroppo), costituzione di un ufficio, etc. Tutte cose che ogni volta rappresentano un po' una lotta da condurre con costanza e determinazione. Con l'aggiunta che questa volta, a differenza del passato, devo fare tutto in autonomia.
E domani intendo uscire sul presto a correre per le strade di questa città trafficata. Niente più canali, prati verdi. Niente più luce alle 4 e mezza, tranquillità e silenzio: ora si parla di cercarsi un posto dove ridurre almeno l'inquinamento dell'aria e il rumore del traffico del mattino. Domani vedremo come vanno i primi 5K in programma per riprendere, dopo mesi di inattività quasi continua. Vedremo.

[la città di Santiago da San Carlos de Apoquindo con le pre-Ande sulla sinistra]
p.s. Approfitto per un invito: se ci sono insegnanti nel forum interessati, avrei piacere, per il nostro programma di public outreach (divulgazione), di programmare interventi nelle scuole via skype per il prossimo anno. Scrivetemi in privato sul forum - grazie.
p.p.s. per il pagamento della mia "multa" dovuta al mancato completamento della mia scommessa

, come concordato, devo attendere l'arrivo dei primi pagamenti... scusate il ritardo!