Lavaredo Ultra Trail & Cortina Trail - Cortina d’Ampezzo (BL) - 25-28/06/2020
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Re: Lavaredo Ultra Trail & Cortina Trail - Cortina d’Ampezzo (BL) - 25-28/06/2020
Ma la vera domanda è: come sarà messo Francesco con l'escursione familiare?
@francesco batti un colpo.
Io sono ancora agile come un gatto de legno...
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Re: Lavaredo Ultra Trail & Cortina Trail - Cortina d’Ampezzo (BL) - 25-28/06/2020
Cortina trail 2021. Dalle stelle alle stalle, e ritorno.
Ho già corso questa gara nel 2017, in modalità "voglio arrivare in fondo e divertirmi", fermando l'orologio a 9 ore. A questo giro voglio fare sul serio.
La preparazione termina con un lungo fatto un mese prima, 42km e 1900D+ chiusi in 5h10 (pause escluse), ed inizio a pensare che le 7 ore sono un obiettivo possibile. Mi sono rivisto gli appunti di gara per capire dove potevo togliere tempo ed ho buttato giù una tabella con gli intertempi. Ci credo davvero.
Parto con un ritmo bello allegro, mangio e bevo regolarmente, si vola. Scollino a Col dei Bos ed inizio a sentire dei fastidi alle gambe, ma non ci faccio troppo caso ed arrivo al Rifugio Col Gallina in 3h30 come mi ero prefissato. Il morale è alle stelle, ma ancora per poco.
Riparto dopo una bella pausa e ai primi passi in salita mi accorgo che non ci siamo. I quadricipiti sono andati e partono dei crampi con una frequenza sempre più elevata. Per fortuna in discesa non ho problemi e scendo dal Rifugio Averau ai 4'30"/km ma ormai mi rendo conto che andrà peggio chilometro dopo chilometro.
Arrivo infatti a Passo Giau e per la prima volta penso ad un ritiro, mi aspetta l'ultima salita impegnativa e devo decidere se proseguire o meno. Questa indecisione dura solo un attimo e la voglia di continuare prevale. La salita alla forcella è un calvario, ci arrivo con un crampo alla pianta del piede ed una caviglia bloccata, oltre ai soliti quadricipiti, ormai una costante. Il divertimento è finito da un pezzo. Per fortuna da qui è quasi tutta discesa che riesco a fare ad un ritmo almeno dignitoso.
Arrivo a Cortina sfinito fermando il crono poco sotto le 8 ore, spezzato nel fisico ma con il morale alto perché ho dato tutto quello che potevo dare. La mente è più forte del fisico, ed è stata lei a portarmi al traguardo.
Ovviamente il conto è aperto, voglio vedere quelle 7 ore al prossimo arrivo
Ho già corso questa gara nel 2017, in modalità "voglio arrivare in fondo e divertirmi", fermando l'orologio a 9 ore. A questo giro voglio fare sul serio.
La preparazione termina con un lungo fatto un mese prima, 42km e 1900D+ chiusi in 5h10 (pause escluse), ed inizio a pensare che le 7 ore sono un obiettivo possibile. Mi sono rivisto gli appunti di gara per capire dove potevo togliere tempo ed ho buttato giù una tabella con gli intertempi. Ci credo davvero.
Parto con un ritmo bello allegro, mangio e bevo regolarmente, si vola. Scollino a Col dei Bos ed inizio a sentire dei fastidi alle gambe, ma non ci faccio troppo caso ed arrivo al Rifugio Col Gallina in 3h30 come mi ero prefissato. Il morale è alle stelle, ma ancora per poco.
Riparto dopo una bella pausa e ai primi passi in salita mi accorgo che non ci siamo. I quadricipiti sono andati e partono dei crampi con una frequenza sempre più elevata. Per fortuna in discesa non ho problemi e scendo dal Rifugio Averau ai 4'30"/km ma ormai mi rendo conto che andrà peggio chilometro dopo chilometro.
Arrivo infatti a Passo Giau e per la prima volta penso ad un ritiro, mi aspetta l'ultima salita impegnativa e devo decidere se proseguire o meno. Questa indecisione dura solo un attimo e la voglia di continuare prevale. La salita alla forcella è un calvario, ci arrivo con un crampo alla pianta del piede ed una caviglia bloccata, oltre ai soliti quadricipiti, ormai una costante. Il divertimento è finito da un pezzo. Per fortuna da qui è quasi tutta discesa che riesco a fare ad un ritmo almeno dignitoso.
Arrivo a Cortina sfinito fermando il crono poco sotto le 8 ore, spezzato nel fisico ma con il morale alto perché ho dato tutto quello che potevo dare. La mente è più forte del fisico, ed è stata lei a portarmi al traguardo.
Ovviamente il conto è aperto, voglio vedere quelle 7 ore al prossimo arrivo

3000 m: 11'36"
5000 m: 19'40"
10 km: 42'01" (transito mezza)
21 km: 1h28'56"
Maratona: 3h32'38"
Dall'asfalto alla terra, e viceversa.
5000 m: 19'40"
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Re: Lavaredo Ultra Trail & Cortina Trail - Cortina d’Ampezzo (BL) - 25-28/06/2020

21km 1:33:34 ('18) - 30km 2:45:41 ('16) - 42km 3:27:40 ('19) - 50km 4:57:44 ('19) - 100km 13:20:10 ('19) Finisher: 11 Ultra - 24 Maratone - 50 di Romagna - Pistoia Abetone - Passatore - GTC55 - UMF - LUT
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Re: Lavaredo Ultra Trail & Cortina Trail - Cortina d’Ampezzo (BL) - 25-28/06/2020
Bravi tutti.
Condivido @ciski....oggi ti gireranno, ma il prossimo anno potrai rifarti, oggi NON ti girano, ma il prossimo anno NON potrai rifarti. La sicurezza prima di tutto.
Condivido @ciski....oggi ti gireranno, ma il prossimo anno potrai rifarti, oggi NON ti girano, ma il prossimo anno NON potrai rifarti. La sicurezza prima di tutto.
Vado dritto e sicuro, prendo la strada che non fa nessuno. Giuro che vado piano e quando arrivo, promesso, ti chiamo.
dal 11/10/15 43x42 Carrara '25 3h01’40”
50k Pistoia-Abetone '24 5h00'36"
2x100k Passatore '25 10h15’01”
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Re: Lavaredo Ultra Trail & Cortina Trail - Cortina d’Ampezzo (BL) - 25-28/06/2020
Il mio Cortina Trail. Sveglia alle 3.30, tre quarti d'ora prima del previsto. Meglio così, posso fare le cose con calma. Parto alle 4.45 e dopo due ore e qualcosina sono a Cortina, giusto in tempo per ritirare il pettorale e la bella maglia. Dopo aver riposato un pò in macchina, mi cambio e mi dirigo alla partenza. Per me si tratta della quinta volta che percorro la strada dal palaghiaccio a corso Italia, due volte per la regina, quella LUT che è sfumata a causa del sorteggio negativo. Pazienza, il CT è un giro fantastico e sono curioso di vedere cosa riuscirò a tirar fuori. Come al solito per le gare corte
il mio dress code è essenziale, nello zainetto ho solo il materiale obbligatorio e un litro di liquidi come riserva (mezzo litro ce l'ho in cintura portaborraccia). Mi sono prefissato come obiettivo di stare sotto le 8 ore cercando di avvicinarmi alle 7 ore e mezza. Parto con la prima onda, inizialmente non sono emozionato ma quando comincio a correre sul corso in mezzo a tutto quell'inaspettato pubblico festante e chiassoso è inevitabile e bello sentire forti brividi addosso. Fa caldo e spero di mettermi quanto prima alle spalle i tre km iniziali su asfalto. Poi inizia il sentiero con il laghetto, visti finora solo di notte. Le gambe girano bene ma vanno meglio quando finisce la salita e si scende verso la val Travenanzes. Quando inizio a percorrerla tutto mi sembra diverso. Intanto sono le 10 e c'è ombra invece del sole impietoso che ho trovato facendo i miei tempi (alti) nella LUT, soprattutto due anni fa, quando dalla sete ho bevuto svariate borracce di acqua riempite nel ruscello. Poi scopro che il tracciato in salita è piacevolmente corribile in buona parte. Certo, con 10 km scarsi invece che 70... Resta il fatto che mi sto divertendo tantissimo e soprattutto corro quasi sempre. Corro quando attraverso i guadi, incurante dell'acqua che imbarco nelle scarpe, corro sui nevai, corro sui lunghi e abbaglianti tratti di greto. Non corro sul tratto finale prima di forcella Col dei Bos ma il tratto è breve e poi c'è da correre a tutta nella discesa verso Col Gallina. Soddisfatto e stupito per il tempo (3 ore 10') comincio a realizzare la possibilità di chiudere sotto le 7 ore. Il pane dei ristori è delizioso sia con il salame che con la marmellata, l'organizzazione come al solito è al top. La prima vera crisi la trovo sul tratto finale della salita all'Averau, perdo contatto con il trenino di ragazzi che mi precedono e accuso fatica e caldo. Fortuna vuole che sono quasi in cima e all'Averau come sempre c'è il ristoro di acqua non ufficiale su cui confidavo e che mi rimette in sesto. In discesa le gambe girano benissimo e quando inizia il traverso sul sentiero per passo Giau resto molto dispiaciuto per non essere riuscito a completare la rimonta. La crisi è ormai un lontano ricordo, mi entusiasma molto ritrovarmi in mezzo a queste splendide montagne tra ragazzi e ragazze. Per uno stagionato come me è una grande soddisfazione essere all'altezza di prestazioni da giovani. Poi arrivano i tratti di percorso che amo di più della LUT, dal passo Giau al Mondeval. C'è da divertirsi a misurarsi con le uniche difficoltà tecniche di tutto il giro e con i numerosi nevai da attraversare. Finita l'ultima vera fatica del CT su forcella Giau è tempo di concentrarsi sulla lunga discesa. Saluto sua maestà il Pelmo e mi lancio veloce sfidando me stesso a conseguire il nuovo obiettivo. Le gambe ci sono e mi consentono di spingere ancora e divertirmi su pendii erbosi che invitano a correre senza freni. Come sempre al termine dell'ultima salita c'è vento e devo mantenermi con le mani il cappellino per evitare che voli via. Il tempo sta cambiando e la sfida che si propone ora è anche quella di battere l'arrivo del temporale prima del traguardo. In lontananza compare il rifugio Croda da Lago e l'allargamento del sentiero invita ancora a spingere. Al rifugio bevo e mangio un pezzetto di banana per compensare lo sforzo sostenuto dalle gambe che ora sento appesantirsi un pò. La voglia di strafare però è ancora tanta e ricomincio a spingere appena entro nel bosco. Dopo cinque minuti però l'incantesimo si spezza all'improvviso, inciampo su un sasso o una radice e mi schianto a terra frontalmente. Brutta caduta, riporto escoriazioni su vari punti ma soprattutto accuso una forte botta al ginocchio sinistro. Mi rialzo quasi di scatto per assicurarmi che non ci sia niente di rotto, il ginocchio non lo sento a posto ma provo lo stesso a riprendere a correre. Non so cosa pensare, le sensazioni sono dubbie ma la voglia di non permettere che l'incidente possa rompere l'incantesimo prevale e mi rimetto a correre provando a tenere una buona andatura. La corsa brillante non c'è più, anche a causa della stanchezza, ma comunque scendo giù bene, lo certifica il fatto che da dietro non vengo raggiunto da nessuno per buona parte della discesa. Poi finalmente finisce il bosco, compaiono prati fioriti e le prime case di Cortina e si sentono i brontolii dal cielo grigio che preannunciano pioggia. Spingo al massimo anche se ormai sono certo di aver portato a casa l'obiettivo di stare sotto le 7 ore ed entro nel centro di Cortina. Sulla salitella finale ricevo i complimenti e gli incitamenti della gente dalle macchine incolonnate nel traffico ai balconi degli alberghi, poi svolto l'angolo introducendomi nel corso Italia e inizia quella magica passerella che vale da sola tutti gli sforzi sostenuti lungo il percorso. Impagabile. A volte mi chiedo cosa possa generare tanta felicità, non so darmi una risposta ma continuerò a cercarla. Magari anche alla prossima LUT.

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Re: Lavaredo Ultra Trail & Cortina Trail - Cortina d’Ampezzo (BL) - 25-28/06/2020
Complimenti @mimmo 

21km 1:33:34 ('18) - 30km 2:45:41 ('16) - 42km 3:27:40 ('19) - 50km 4:57:44 ('19) - 100km 13:20:10 ('19) Finisher: 11 Ultra - 24 Maratone - 50 di Romagna - Pistoia Abetone - Passatore - GTC55 - UMF - LUT
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Re: Lavaredo Ultra Trail & Cortina Trail - Cortina d’Ampezzo (BL) - 25-28/06/2020
azz @mimmo e @Malox davvero gran prestazioni 

…”quando l’uomo ha mete da raggiungere non può invecchiare” … cit. EF
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Re: Lavaredo Ultra Trail & Cortina Trail - Cortina d’Ampezzo (BL) - 25-28/06/2020
Cimbro… vogliamo la storia!!!
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programma 2025: quello che riesco e se possibile tanto e bene
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Re: Lavaredo Ultra Trail & Cortina Trail - Cortina d’Ampezzo (BL) - 25-28/06/2020
Domani la scrivo... E vi mando il link 

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Re: Lavaredo Ultra Trail & Cortina Trail - Cortina d’Ampezzo (BL) - 25-28/06/2020
in attesa del Cimbro, due righe sul mio CT....
premetto che anche se a me piacciono gare più "grezze" è inutile negare il fascino di questa gara e visto che lo scorso anno assieme ad un gruppo di amici l'avevamo fatta in autonomia scoprendole le meraviglie ove si passava non potevo far altro che farmi trovar pronto in griglia di partenza .... beh pronto non proprio, visto che non so quanto avevo recuperato dal DXT, ma cmq tranquillo visto che tutto sommato i 48 km del CT sono cmq gestibili.
Come detto avevamo fatto una prova "goliardica" lo scorso anno quindi +/- mi ero mentalmente (e non solo) fotografato il percorso e fatto n'idea dei tempi per chiuderla; bon, come mimmo sveglia alle 4 e si parte presto da Mestre e a Cortina arrivo verso le 7:15 e dopo tutte le operazioni preliminari ci si appresta ad ingrigliarsi ... incontro degli amici e un'amica nel controllarsi lo zaino non trova il bicchiere, sono le 8:56 (partenza x me alle 9:10, seconda griglia) la mia auto non è lontanissima e vado a recuperarne uno di scorta x lei e arrivo giusto 2' prima dello start, già bello col fiatone
.. via, si parte e tutti abbomba, come al solito mi trovo tra gli ultimi, prima salitina e per fortuna, anche causa griglie, poca coda e si va su tranquilli; è il momento che tutti hanno un gran fiato e un paio di ragazzi bolognesi sembrano aver fiato per tutti, man mano che passeranno i km però un pò tutti il fiato lo risparmieremo solo per respirare ... 1h20' e arrivo al bivio dove girerà la LUT, confesso che avrei voluto girare a dx, ma altri 10' e inizia la Val Travenanzes, sempre splendida, circa 6km che ti mettono in pace con la vita se non fosse che bisogna spingere ma senza strafare perchè si paga poi, io non sono freschissimo e fatico un pò ad arrivare alla forcella, ma guardo i tempi e sono contento perchè vedo che sono abbastanza in linea con le mie previsioni e arrivo a Col Gallina in 4h .... trovo il ristoro che secondo me è a "rovescio" si passa prima nella zona liquidi e dopo solidi cosi mi trovo ad aver già bevuto e poi dover mangiare , francamente avrei preferito il contrario, ma tant'è ... esco dal tendone e .... c'è un ragazzo che mi saluta, ciao Mauro, sai io ti conosco, ecc ecc .... (e io tra me e me ..."ma chi caz.. è???"), poi Giovanni mi dice che legge sempre il forum anche se non è iscritto (MALE cosa aspetti ad iscriverti) e mi conosce anche nella fama famngosa ...., lui dice che sembra avere una contrattura ad una cosci e non sa se riesce a continuare, lo sprono un pò e gli dico di andar piano con me che arrivare arriva ....
Partiamo insieme per andar su all'Averau, lui ha na contrattura ma è un ragazzo e in salite spinge bene, io marcio tranquillo ma le gambe un pò sono stanche, io però non le bado e proeguo-, si arriva su in 6h poi via verso il Passo Giau, secondo ristoro. Qui faccio l'errore di bere un pò di brodo (lo bevo sempre e lo gradisco quando faccio le gare llunghe) che però sinceramente a me faceva schifo e mi tornerà su fino a notte.
Parto dal Giau diretto alla Forcella Giau, che francamente mi ricordavo meno faticosa, ma fortunatamente è corta e si scollina, intanto il meteo inizia a scurirsi e si sentono i primi tuoni, non vedo l'ora di arrivare all'Ambrizzola per poi scendere e togliermi da eventuali rischi; bene, arrivo in forcella in 7h05' e mi piace, so che ora ho circa 1h30' (si io ultimamente me la prendo comoda in discesa) per scendere e così è, mi fermo pure a fare plin plin e il cieli anche lui inizia a fare plin plin ma sono quasi giù e mi dico che se anche diluviasse me la prendo tutta .... 300m prima del traguardo mi supera la mia amica(quella del bicchiere) che mi svernicia ma lo stesso chiudo in un tempo per me discreto di 8h32', tempo buono per me e per come mi alleno per queste gare.
Il post gara è stato solo birra fino a vedere ed incitare quelli della LUT per le loro fatiche
premetto che anche se a me piacciono gare più "grezze" è inutile negare il fascino di questa gara e visto che lo scorso anno assieme ad un gruppo di amici l'avevamo fatta in autonomia scoprendole le meraviglie ove si passava non potevo far altro che farmi trovar pronto in griglia di partenza .... beh pronto non proprio, visto che non so quanto avevo recuperato dal DXT, ma cmq tranquillo visto che tutto sommato i 48 km del CT sono cmq gestibili.
Come detto avevamo fatto una prova "goliardica" lo scorso anno quindi +/- mi ero mentalmente (e non solo) fotografato il percorso e fatto n'idea dei tempi per chiuderla; bon, come mimmo sveglia alle 4 e si parte presto da Mestre e a Cortina arrivo verso le 7:15 e dopo tutte le operazioni preliminari ci si appresta ad ingrigliarsi ... incontro degli amici e un'amica nel controllarsi lo zaino non trova il bicchiere, sono le 8:56 (partenza x me alle 9:10, seconda griglia) la mia auto non è lontanissima e vado a recuperarne uno di scorta x lei e arrivo giusto 2' prima dello start, già bello col fiatone

Partiamo insieme per andar su all'Averau, lui ha na contrattura ma è un ragazzo e in salite spinge bene, io marcio tranquillo ma le gambe un pò sono stanche, io però non le bado e proeguo-, si arriva su in 6h poi via verso il Passo Giau, secondo ristoro. Qui faccio l'errore di bere un pò di brodo (lo bevo sempre e lo gradisco quando faccio le gare llunghe) che però sinceramente a me faceva schifo e mi tornerà su fino a notte.
Parto dal Giau diretto alla Forcella Giau, che francamente mi ricordavo meno faticosa, ma fortunatamente è corta e si scollina, intanto il meteo inizia a scurirsi e si sentono i primi tuoni, non vedo l'ora di arrivare all'Ambrizzola per poi scendere e togliermi da eventuali rischi; bene, arrivo in forcella in 7h05' e mi piace, so che ora ho circa 1h30' (si io ultimamente me la prendo comoda in discesa) per scendere e così è, mi fermo pure a fare plin plin e il cieli anche lui inizia a fare plin plin ma sono quasi giù e mi dico che se anche diluviasse me la prendo tutta .... 300m prima del traguardo mi supera la mia amica(quella del bicchiere) che mi svernicia ma lo stesso chiudo in un tempo per me discreto di 8h32', tempo buono per me e per come mi alleno per queste gare.
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…”quando l’uomo ha mete da raggiungere non può invecchiare” … cit. EF
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