Ciao a tutti! Anche io ho corso la Firenze Marathon: prima gara "ufficiale" dopo lo stop covid, ma soprattutto prima maratona!
Sono partito nell'ultima griglia proprio perchè non avevo tempi ufficiali sulla distanza, ma per me l'obiettivo principale era arrivare alla fine. Mi sono preparato 5 mesi per raggiungere l'obiettivo, 5 allenamenti a settimana, la preparazione andava alla grande: chiaramente lo scopo primario era finirla, ma considerando le sensazioni durante i lunghi ormai stavo puntando al sub 4 ore. Per quanto può valere le stime su diversi siti concordavano su una previsione di gara di 3:48! Il morale era a mille!
Purtroppo l'ultima settimana di ottobre, durante un allenamento sono passato in una strettoia, ho messo male il piede colpendo il marciapiede e mi sono infortunato.
Inizialmente sembrava una leggera infiammazione al tendine che passa sotto al malleolo interno del piede destro. Mi fermo 2-3 giorni, passa, riprendo. Dopo un paio di Km torna il dolore, da entrambe i lati. Mi fermo qualche altro giorno. Riprendo, ma dopo pochi Km torna il dolore. Capisco di avere un problema più "serio" di quello che credevo.
Decido di fermarmi completamente per una settimana.
A circa tre settimane dalla gara riprendo leggero leggero, ma un dolore di fondo rimane sempre. Decido quindi di abbandonare il piano di allenamenti che stavo seguendo e da lì al giorno della gara farò solo 3 corse facili da 6-8Km a settimana. Ormai sento proprio il calo degli allenamenti: nascondo il Training Status nella schermata principale di Garmin Connect per non leggere la scritta "Detraining".
Devo cambiare scarpe: non riesco più a indossare le Infinity Run 2 che avevo usato con soddisfazione fino all'ultimo lungo da 31 Km a fine ottobre. Le uniche scarpe che limitano il dolore sono le Puma Velocity che avevo comprato a 46 euro così tanto per provarle. Ci ho già fatto 180 Km e mi ci trovo bene, ma non ci ho mai corso più di 26 Km.
Domenica mattina alle 8.00 sono in griglia, in attesa dello sparo.
Ho deciso di provare a farla a 6min/Km e quindi aspirare a un 4:15: decisamente ottimo per i miei gusti come prima maratona, ma soprattutto considerando che sono quasi fermo da 1 mese.
Parto e appena mi libero della folla della partenza comincio a guardare l'orologio: 5:45/km. Vado troppo veloce e ho "difficoltà" a tenere i 6... sono troppo contento di essere lì! Ma devo cercare di tenermi, perché so di non essere più in perfetta forma. La caviglia si fa un po' sentire, ma non è grave.
Intorno al 20° Km il dolore alla caviglia aumenta. Andare piano mi fa risparmiare energie ma non mi fa correre "bene", sono abituato ad andare un po' più veloce. Decido allora di accelerare per migliorare (per quanto possibile) la meccanica di corsa. Chiudo il 5° lap da 5Km a 5:32/Km. Ok, forse ho esagerato ma ha funzionato: il dolore è sparito. Ora so di potercela fare.
Nei chilometri successivi, 32°/33° Km, comincerò ad avere qualche dolore muscolare ma d'altronde non corro un lungo da più di un mese e in ogni caso non ho mai corso più di 31 Km.
Le energie ci sono, la testa c'è, ma i muscoli stanno iniziando a cedere, quindi rallento a 6:06/Km. Gli ultimi 2 Km sono LUNGHISSIMI, un zig-zag infinito nel centro storico di Firenze. Rallento fino a 6:45/Km per evitare i crampi, perché comunque la voglio fare tutta correndo!!
Arrivo al traguardo a 4:17:32, stanco ma decisamente felice per il risultato.
E comunque vi ho battuti tutti: per evitare gli "assembramenti" ho corso 43,18 km!
