Spartathlon ultra Race 27-28 settembre 2013

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espresso832
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Re: Spartathlon ultra Race 27-28 settembre 2013

Messaggio da espresso832 »

@enzo ah quindi per passeggiare intendi prenderle sottobraccio e fare un giro in centro...:) :)

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"Corro perché, in quel momento, i miei demoni ed io definiamo il nostro futuro insieme..."
Ah, mi chiamo Cristian...
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enzomagno
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Re: Spartathlon ultra Race 27-28 settembre 2013

Messaggio da enzomagno »

no no ... nel senso che le uso come guanti ... :D
Ecco sono qui, Pippicalzelunghe così mi chiamo; tutto il giorno sto con una scimmietta ed un cavallo bianco; con un topo che tutto il mio formaggio si vuol mangiare; forse non lo sai ma io ogni tanto divento magica ... Pippi pippi pippi
panatone.g
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Re: Spartathlon ultra Race 27-28 settembre 2013

Messaggio da panatone.g »

Titolo: Spartathlon finisher

Spartathlon è spartathlon. Sembra un ovvietà ma ciò che mi appresto a scrivere non riguarderà solo la gara, ma anche tutto quello che succede prima e sopratutto dopo. Senza queste cose, si perderebbe ciò che di epico ha la spartathlon.
Voglio iniziare il racconto ringraziando tutti quelli che hanno corso con me quest'avventura. Senza di loro non sarebbe stata la stessa cosa. Ringrazio anche chi ha tenuto aggiornato la moglie dei miei passaggi. Grazie.
Ma bando alla ciance e via al racconto.
Tutto inizia a fine gennaio quando mi pre-iscrivo alla spartathlon. Sono il n'358, quindi fuori dagli pre-iscritti ufficiali che sono 350, ma ho buone probabilità di essere ripescato. Poche settimane dopo sono ripescato e quindi bisogna fare sul serio.
Prima di pagare le €400 di iscrizioni ho bisogno di una conferma personale, correre BENE la nove colli running (NCR). Così faccio quindi posso completare l'iscrizione e partire con la preparazione che da maggio si concluderà a settembre. A luglio corro la 12 ore di Costorio come test sull'alimentazione e abbigliamento e va talmente bene che finirò per vincerla quella gara.
Ad Agosto la preparazione non procede come dovrebbe, ma a settembre riesco a rientrare in carreggiata. L'ultimo giorno che corro è domenica 22/09, mentre giovedì 26/09 parto da malpensa con l'aereo.
Milano-Roma e Roma-Atene (quando sono arrivato a destinazione la valigia già mi aspettava, mai capitato), bus dall'aeroporto all'hotel London e finalmente riesco a ritirare il pettorale e consegnare le 6 sacche che lascerò lungo il percorso.
Passaggio in auto dall'amico Acciarino che mi porta all'hotel Condo che ospiterà tutti gli italiani, distante dal 1° di 2km circa. Al check-in all'hotel Congo mi assegnano una stanza doppia con Papi Alessandro. Per far capire chi è, basta solo ricordare che ha già finito 6 volte la spartathlon. Ne approfitto per tempestarlo di dubbi sulla condotta di gara.
Dopo cena nanna. La sveglia del venerdì è fissata alle 04:30. Colazione normale e via nel bus ci porterà all'acropoli. Ore 07:00 via. Bello essere circondati da partecipanti che arrivano da tutto il mondo.
La prima parte è in discesa nel centro di Atene, poi si attraverserà il caos del traffico mattiniero, dove si rischia di finire investiti. Successivamente si arriverà al porto, dove si annuserà una miriade di odori puzzolenti in un ambiente per nulla caratteristico.
Finalmente dopo tutto questo si costeggia il mare. La strada è asfaltata ed è un continuo sali e scendi fino a Corinto.
Io sto bene. Come deciso nella mia testa, parto con un buon ritmo, cercando di guadagnare un bel margine fino a Corinto per poi amministrare fino alla montagna e poi si vedrà.
Mi fermo al C/P29(check point 29),101,2km, dopo 12h30', e sono le 17:30. Mi cambio con abbigliamento notturno e zainetto in spalla. Riparto e accelero il passo fino a raggiungere un massimo vantaggio di 2h20'.sui prossimi C/P. Ora rallento e amministro il vantaggio. I quadricipiti nel frattempo si sono induriti, non riesco più a spingere come voglio in discesa.
Il vantaggio si assottiglia velocemente e comincio a dubitare di arrivare a Sparta, dato che ancora devo affrontare la montagna.
Corro ma vengo raggiunto da Carmelo e David. Mi vedono che corro sconfortato e Carmelo intuendo che potrei buttare all'aria la gara mi dice: “Non fare c....te, vedrai che più avanti il limite dei cancelli aumenta”
Continuo a correre fino ad arrivare alla montagna. Ecco la montagna, ciò che mi fa più paura. Io sono lento di mio in salita, se poi devo affrontare un sentiero tanto ripido che solo stando fermi si va all'indietro allora si vuole la mia morte.
In internet girano mappe che documentano le altimetrie del percorso ma quando arrivo ai piedi del monte ciò che mi si presenta è decisamente spaventoso. Una lunga serpentina di luci sulla montagna che si perdono all'infinito.
Ho un vantaggio rimasto di 40', ma sicuramente me lo mangerò fuori tutto. Parto con la salita e basta poco per sapere che sarà più dura del previsto. Faccio un passo e mi fermo per un paio di secondi. Ho timore di entrare in ipotermia mentre nei tratti dove si rischia di finire nel burrone qualche volontario ti affianca. Piano piano arrivo in cima dove trovo un venticello trasversale che non promette nulla di buono. Mi fermo sono per un bicchiere di tè caldo e riparto.
Il sentiero in discesa è largo ma il timore di cadere c'è ancora. Le scarpe che indosso non sono ideali per il terreno scivoloso e decido di camminare.
Sono lento come una lumaca e tra salita e discesa saranno una ventina di atleti che mi supereranno.
Dopo la montagna è ancora un continuo sali e scendi e il vantaggio si assottiglia sempre più.
Oramai la notte è passata e il cielo incomincia a cambiare colore. Vedo il C/P52 (km171,5) lì scatta la svolta della gara. Incrocio Carmelo che sta ripartendo dal C/P e anche lui si è ripreso dopo una crisi e gli dico: “o mi spacco (cioè mi stiro qualche muscolo) e arrivo a Sparta, di cancelli non ne beccherò nemmeno uno”.
Mi cambio velocemente in tenuta metà notturna e metà diurna. Riparto con le gambe che sono dei legni, ma spingo a più non posso. Aumenta il vantaggio e con lui la fiducia.
Pago dazio dopo, quando prima il vantaggio non aumenta più, poi si stabilizza a 50'. Al C/P68 (km223,4) mi metto la maglia della società e tengo in mano la mascotte del mio bimbo, Didò (albero azzurro).
Sono stanchissimo, sono in corsa da più di 32 ore ma oramai sono consapevole che a Sparta ci arrivo entro le 36 ore.
Al C/P successivo, dopo una lunga discesa, vedo l'amico Andrea (Omer) che fa assistenza a Loris. Già al C/P precedente mi aveva detto che con Loris stava correndo Lodovico. Concordiamo di aspettare al ristoro il loro arrivo per terminare sotto i piedi di Leonidas assieme.
Dopo 3 minuti di attesa (mai, da quando sono partito da Atene, mi ero fermato così a lungo ad un ristoro) mi dice che ha sbagliato i calcoli e ci vogliono ancora 10 minuti al loro arrivo. Riparto camminando, e cammino fino a quando non mi avranno raggiunto.
L'ultimo C/P74 (2,4km a Sparta) lo attraversiamo con almeno 20' vi vantaggio. L'euforia è alta ma cerchiamo di correre comunque tra applausi di persone sui balconi e ragazzini in bici che ci seguono da dietro. Gli ultimi 200 metri sono un correre tra due ali di folla festante.
Breve toccata della statua di Leonidas e foto di rito e bevuta da un'anfora del fiume di Sparta. E' breve perché negli ultimi 10 minuti è un susseguirsi di atleti arrivati che meritano anche loro i giusti tributi.
Ci portano sul lato destro della statua dove ci sono medici che osservano le nostre condizioni fisiche e se tutto ok, il rito prevede il lavaggio dei piedi.
Mentre mi lavano i piedi, chiedo un panino e una birra. Mi portano il panino (finalmente un pasto solido dopo 36 ore) ma la birra non ce l'hanno, allora mi faccio portare l'acqua.
Mi guardo attorno e sembra di stare in un campo di battaglia. Gente che sviene da seduta, atleti sbraiati con attaccato una flebo, piedi seriamente rovinati da enormi ematoni e/o vesciche.
Il momento che sto vivendo è bellissimo, ma voglio sdraiarmi su un letto, quindi mi faccio portare in hotel.
L'hotel, pessimo, mi riserva una stanza con altri 2 atleti, un inglese e un giapponese. Nessuno dei 3 ha voglia di parlare e appena mi sdraio mi addormento. Passa un'ora e suona la sveglia che ho puntato. Non ho voglia di alzarmi dal letto, ma devo mangiare comunque qualcosa. Vado al ristorante convenzionato con l'organizzazione e ritrovo Omer solo, davanti a una tavola imbandita di cibi di ogni genere. Mi racconta che è la 1ª volta che accompagna degli atleti in gara e con ancora le lacrime negli occhi mi fa rivivere le 36 ore intense appena vissute. Nel frattempo ci raggiungono alla spicciolata altri italiani e la serata prosegue tra un brindisi e l'altro.
Alle 23:30 sono di nuovo nel letto e mi addormento subito.
Alle 05:00 qualcosa mi sveglia ma non so cosa. Cerco di riaddormentarmi ma sono un dolore unico. Mi fa male qualunque muscolo e l'unico modo per non sentirli è rimanere in piedi. Decido allora di andare a farmi un giro per Sparta e come uno zombie mi incammino. Dopo 15 minuti la muscolatura piano piano si riattiva e girovago per la città per 2 ore con passo decente. Solo salire e scendere dai gradini mi crea problemi di deambulazione.
La giornata prosegue velocemente, doccia, colazione, ritiro sacche, pranzo con il sindaco di Sparta, viaggio interminabile in bus di 4 ore che ci riporta ad Atene, cena in albergo e nanna.
L'ultimo giorno, lunedì, è la giornata principe. Dopo colazione, tra noi italiani ci si organizza e si va ad Atene in tram. Sembra strano, ma quasi tutti camminano bene, quasi ci si può organizzare una corsa leggera.
Di tutto il pacchetto spartathlon manca ancora la cena di gala con premiazione di tutti i finisher. Ci portano in periferia di Atene ed è veramente emozionante vedere per esempio il giapponese con cui hai condiviso le sofferenze sulla montagna, farsi premiare in kimono. L'americano che piangeva appena toccata la statua di Leonidas, essere in divisa ufficiale con in mano la propria bandiera.
Tra noi italiani non è festa vera però. Papi Francesco è stato trattenuto in osservazione in ospedale per accertamenti dopo che , passato 1 giorno, non si era ancora ripreso dalle fatiche della gara.
Ci risolleva un po' Cudin quando torna da Sparta, un lavoro encomiabile, comunicandoci che lo dimetteranno martedì, giusto il suo giorno di ritorno a casa.
La serata prosegue tra cena a buffet e balli di gruppo. Vedere quasi tutti gli atleti arrivati in fondo, alla fine saranno 148, ballare e saltare dopo aver corso 247km solo 48 ore prima, è la dimostrazione che gare così non si improvvisano e solo allenandosi duramente durante il resto dell'anno, i risultati prima o poi arrivano.
Ora sono sull'aereo di ritorno in Italia ad abbozzare il racconto. Prima terminavo i racconti con la consapevolezza di aver saltato e aver toccato non un soffitto ma un nuovo pavimento. Ora dopo una gara del genere, avere nuovi obbiettivi non sarà facile.
Ultima modifica di panatone.g il 6 ott 2013, 22:17, modificato 2 volte in totale.
10/15 10k Montestella 43'16''
11/11 21k Garda 1h32'32''
04/16 42k Roma 3h24'46''
04/10 50km Romagna 4h26'35''
04/12 100k Seregno 9h15'22''
09/11 24h Lupatotissima pista 199,133km
05/14 Nove Colli Running 23h50'59''
09/13 e 09/16 Spartathlon
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Re: Spartathlon ultra Race 27-28 settembre 2013

Messaggio da Tordg »

Mistico :hail: :hail: :hail: :hail: :hail: :hail:
e gran bel racconto.
=D> =D> =D> =D> =D> =D> =D> =D> =D>
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enzomagno
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Re: Spartathlon ultra Race 27-28 settembre 2013

Messaggio da enzomagno »

a tratti mi hai commosso ... in particolare tu ai piedi della montagna e il portafortuna di tuo figlio ... che dire? .... direi NULLA ...!
Ecco sono qui, Pippicalzelunghe così mi chiamo; tutto il giorno sto con una scimmietta ed un cavallo bianco; con un topo che tutto il mio formaggio si vuol mangiare; forse non lo sai ma io ogni tanto divento magica ... Pippi pippi pippi
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Re: Spartathlon ultra Race 27-28 settembre 2013

Messaggio da Jorgelin »

Bellissimo racconto, emozionante.
Ancora tantissimi complimenti. =D> =D> =D>
Vedrai che dopo il dovuto riposo psico-fisico, troverai stimoli per nuove imprese!
10k:43'31"-21.1k:1h36'54"-30k:2h30'52"-42,2k:3h38'57"-6h:53,623k-12h:99,113k-Asolo 100:12h54'
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Re: Spartathlon ultra Race 27-28 settembre 2013

Messaggio da runmarco »

Complimenti ancora :hail: grande resconto =D> molto toccante :asd2: in tutte quelle ore di corsa, chissà quanti pensieri ti avranno attraversato.
fai correre anche tu il porcellino :pig: di Running Forum, scopri--> qui <--come!
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imax
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Re: Spartathlon ultra Race 27-28 settembre 2013

Messaggio da imax »

Grazie per il bellissimo racconto.

Tu sei IL GUSTO di correre, la voglia di lottare con e contro il proprio corpo, con e contro la propria mente.
Personal Best:

10k: 45:31 Deejay Ten Firenze - 27/05/2012

21k: 1:40:36 Lago Maggiore Half Marathon - 11/03/2012

42k: 4:02:23 Milano City Marathon - 07/04/2013
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Silvan
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Iscritto il: 26 gen 2013, 18:38

Re: Spartathlon ultra Race 27-28 settembre 2013

Messaggio da Silvan »

:thumleft:
Quasi quasi mi vien voglia di provare :wink:
1/2 maratona: 1h11'06" - Riva del Garda 2021
maratona: 2h27'53" - Reggio Emilia 2020
100 km: 7h03'19" - Winschoten WC 2015
altre gare importanti: 4 LUT, 2 UTMB, 5 Passatori, 3 100k WC
prossime: ??
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espresso832
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Re: Spartathlon ultra Race 27-28 settembre 2013

Messaggio da espresso832 »

grande grande grande...il portafortuna di tuo figlio è un dettaglio profondissimo...
congratz!
"Corro perché, in quel momento, i miei demoni ed io definiamo il nostro futuro insieme..."
Ah, mi chiamo Cristian...

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