Il movimento in più del polso è reale. Assumendo 180 passi al minuto, 10 cm escursione, onda triangolare, 10 km/h, nel sistema di riferimento del corpo le distanze percorse in un'ora sono:
(1) corpo: 0 km
(2) gps: ~ 90 passi/min * 0.1 m * 60 min/hr = 540 m
Nel sistema di riferimento del terreno:
(1) corpo: 10 km
(2) gps: 10 km + 540 m.
La differenza resta la stessa. Il fatto che il sistema oscilli (intorno al corpo) non significa che la distanza percorsa è nulla. infatti il GPS calcola la distanza sommando spostamenti assoluti, altrimenti correndo in un ovale segnerebbe zero ad ogni giro...
Per curiosità ho provato a simulare un campionamento a 1 Hz e a calcolare la distanza pecorsa in più con un movimento sinusoidale di ampiezza 10 cm, usando 183 ppm visto che altrimenti dava 0 a 180 (pechè campionava sempre lo zero della sinusoide). Può sembrare una perdita di tempo (lo è, mica dico di no eh!

Su un percorso reale ovviamente bisogna sottrarre le curve tagliate per esempio. Insomma, questo per dire che più di tanto non si può pretendere dal GPS, anche se la misura di ogni punto fosse perfetta.
Gli algoritmi fanno miracoli ma non si può tirar fuori il sangue dalle pietre, e ci sono un sacco di effetti da considerare che non possono essere compensati. Il footpad può aiutare, ma anche li non del tutto visto che l'errore che fa cresce quadraticamente col tempo.
Probabilmente un giorno verranno fuori sistemi che misurano la velocità assoluta rispetto al terreno. Tempo fa per esempio ne ho visto uno su internet che prendeva un'immagine del terreno da un sistema posto sulle scarpe e poi misurava di quanto era cambiata per misurare lo spostamento. Sostanzialmente funzionava come un mouse optoelettronico, sistema precisissimo (più preciso di qualsiasi tachimetro e anche di un gps) che è stato impiegato anche per le auto da corsa, le cui ruote slittano spesso rendendo la misura difficile da fare.