[Discussione ufficiale] Doping

[Run_Franz_Run]

Squalifica a vita per chi risulta (e dimostrato essere un) dopato. Punto.
Forse meriterebbero delle responsabilità oggettive anche le rispettive federazioni: (magari) sarebbero più invogliate ad eseguire controlli e a debellare effettivamente il fenomeno.
Al di là del caso specifico, qualcuno di voi crede ancora, che siano TUTTI puliti?
il doping non trasforma un asino in cavallo, ma sicuramente trasforma un ottimo cavallo in un ottimo cavallo vincente

[simpep]

Allora .. . . . Io penso che sia troppo facile fare la morale o cercare giustizia sempre negli altri.
Credo che alla base di tutto ci sia il problema della monetizzazione.
Penso che tanti di noi siano soddisfatti e gratificati nella sofferenza procurata da 10 km sotto il sole e con l'80% di umidità.
Però il momento in cui questa semplice esperienza diventasse origine di tanto danaro, io penso che la gratificazione che conosciamo, per alcuni di noi passerebbe in secondo piano.
Insomma, l'onestà intellettuale, l'etica e infine la morale non sono carenti solo se si è popolari o vincitori di medaglie.
Per cui non si può pensare che se sei un campione sei anche onesto ed etico.
La paura della cancellazione da un albo o della grave punizione, credo non sia sufficiente a modificare i comportamenti generali.
Penso che la società diventi migliore se ogni suo componente, nel proprio limitato ambito, migliora.
Allora se non siamo d'accordo con alcuni comportamenti forse non dovremmo partecipare ad alimentare quei mercati che basano la produzione di capitale proprio intorno a mitizzazioni e simboli.
Insomma fintanto che io pago per vedere una partita di calcio in TV vuol dire che accetto che ad un signore che fa un gol in più di altri si diano milioni di euro. Questo a discapito di una miriade di persone che pur facendo cose importantissime dal punto di vista sociale
debbono accontentarsi invece solo di sopravvivere.
A me non sembra accettabile che un atleta guadagni, direttamente o in maniera indotta, in un anno tanto quanto una persona "normale" guadagnerebbe in 100 anni di lavoro.
Scusate l'intromissione un po moralistica o, come dice un mio caro amico, di perbenismo intellettuale.
Adesso mi zittisco
>sim

[aroldo74]

X Franz e Sim.
D'accordissimo con voi ed aggiungerei il fattore salute. Non si può rischiare la salute con queste pratiche.
Una volta rovinata non ci sono soldi o medaglie vinte che tengano.

[moon182]

Allora .. . . . Io penso che sia troppo facile fare la morale o cercare giustizia sempre negli altri.
Credo che alla base di tutto ci sia il problema della monetizzazione.
Penso che tanti di noi siano soddisfatti e gratificati nella sofferenza procurata da 10 km sotto il sole e con l'80% di umidità.
Però il momento in cui questa semplice esperienza diventasse origine di tanto danaro, io penso che la gratificazione che conosciamo, per alcuni di noi passerebbe in secondo piano.
Insomma, l'onestà intellettuale, l'etica e infine la morale non sono carenti solo se si è popolari o vincitori di medaglie.
Per cui non si può pensare che se sei un campione sei anche onesto ed etico.
La paura della cancellazione da un albo o della grave punizione, credo non sia sufficiente a modificare i comportamenti generali.
Penso che la società diventi migliore se ogni suo componente, nel proprio limitato ambito, migliora.
Allora se non siamo d'accordo con alcuni comportamenti forse non dovremmo partecipare ad alimentare quei mercati che basano la produzione di capitale proprio intorno a mitizzazioni e simboli.
Insomma fintanto che io pago per vedere una partita di calcio in TV vuol dire che accetto che ad un signore che fa un gol in più di altri si diano milioni di euro. Questo a discapito di una miriade di persone che pur facendo cose importantissime dal punto di vista sociale
debbono accontentarsi invece solo di sopravvivere.
A me non sembra accettabile che un atleta guadagni, direttamente o in maniera indotta, in un anno tanto quanto una persona "normale" guadagnerebbe in 100 anni di lavoro.
Scusate l'intromissione un po moralistica o, come dice un mio caro amico, di perbenismo intellettuale.
Adesso mi zittisco
>sim

direi che non c'è nulla da aggiungere...

[Barbara]

Quotone del giorno per simpep!

[mantissa]

da una parte non è accettabile - moralmente parlando - che un atleta guadagni tanto, da una parte questa pratica è comunque tacitamente e statisticamente appoggiata. questione di mercato, alla fine; quindi è una cosa che a pragmatica ci può stare.
un atleta che si dopa mette a repentaglio la sua vita. la mette a repentaglio mentre tutti godono ed esultano per lo spettacolo che offre, salvo poi indignarsi e gridare allo scandalo - cosa per me penosissima.

è un serpente che si morde la coda, e ci si può fare poco. l'indignazione rimane fuori luogo, perché sotto sotto in tantissimi farebbero carte false per essere al posto di còso lì, e se anche questo non fosse sempre vero rimane la questione del tifo per imprese straordinarie coadiuvate da aiutini in forma di iniezioni. finché nessuno lo scopre ognuno si sente orgoglioso dei propri atleti - occhio non vede cuore non duole mano lava mano eccetera eccetera.
Schwazer ora ha fatto il suo pianticello e magari lo mandano in qualche spettacolino tipo Isola dei famosi. spererei di no ma in fondo chissenefrega.

[-Francesco-]

Schwazer ora ha fatto il suo pianticello e magari lo mandano in qualche spettacolino tipo Isola dei famosi. spererei di no ma in fondo chissenefrega.

[gda]

Penso che tanti di noi siano soddisfatti e gratificati nella sofferenza procurata da 10 km sotto il sole e con l'80% di umidità. Però il momento in cui questa semplice esperienza diventasse origine di tanto danaro, io penso che la gratificazione che conosciamo, per alcuni di noi passerebbe in secondo piano.

Concordo. Ma per cambiare tutto cio' ci sono due strade: ridurre la componente danaro (ma la vedo difficile visto che questo non e' un aspetto che coinvolge solo gli atleti ma molte altre categorie) o inasprire le pene per far passare un messaggio del tipo se ti becco la tua carriera agonistica e' finita senza se e senza ma.

Insomma, l'onestà intellettuale, l'etica e infine la morale non sono carenti solo se si è popolari o vincitori di medaglie.
Per cui non si può pensare che se sei un campione sei anche onesto ed etico.
La paura della cancellazione da un albo o della grave punizione, credo non sia sufficiente a modificare i comportamenti generali.
Penso che la società diventi migliore se ogni suo componente, nel proprio limitato ambito, migliora.

Anche qui in linea di massima concordo ma il rischio e' che come la solito si cerca di inquadrare un problema specifico in un contesto piu' grande e alla fine non si fa proprio niente! E' vero che la nostra societa' e' piena di cose che non vanno ed e' verissimo che tutti dobbiamo contribuire per avere una societa' migliore ma cerchiamo di estirpare i problemi (in maniera definitiva!) uno per volta man mano che vengono fuori senza generalizzare e avere la pretesa di cambiare tutto in un colpo solo.
In questo caso il problema riguarda un atleta che ha fatto una cosa dal mio punto di vista gravissima e come tale va punito nel modo piu' aspro possibile ossia negandogli di continuare a fare atletica a livello agonistico per tutta la vita. Questo scoraggerebbe altri a percorrere la stessa strada e soprattutto contribuirebbe a consolidare l'idea di uno sport pulito. Ricordiamoci che per molti proprio lo sport ha costituito e costituisce una via d'uscita per sfuggire ad altri gravi problemi quindi e' particolarmente importante che nel mondo nello sport non entrino schiffezze.

Insomma fintanto che io pago per vedere una partita di calcio in TV vuol dire che accetto che ad un signore che fa un gol in più di altri si diano milioni di euro. Questo a discapito di una miriade di persone che pur facendo cose importantissime dal punto di vista sociale
debbono accontentarsi invece solo di sopravvivere.

Infatti io da quando il calcio e' diventato a pagamento faccio a meno di vederlo e incredibile a credersi non sono in crisi di astinenza . In ogni caso non paragonerei i calciatori con gli atleti (intesi come praticanti di atletica). I compensi in gioco sono davvero diversi.

Detto cio' tornando al caso Schwazer concludo che se e' importante punirlo come atleta e' altrettanto importante salvaguardarlo come persona. Tutti possono sbagliare commettendo errori gravi ma una volta puniti a tutti va data la possibilita' di riscattarsi (come persona) e rifarsi una vita. In fin dei conti ci sono errori peggiori...

[lcmanto]

ora c'è la diretta, voglio sentire che dice...se è un uomo o uno sfigato e basta.
SPero non mi deluda ancora

[lcmanto]

ora c'è la diretta, voglio sentire che dice...se è un uomo o uno sfigato e basta.
SPero non mi deluda ancora

non riesco a farmi un parere su quello che dice...