Avevo una strategia infallibile in testa, arrivare ai 21km con 1h 35' per poi continuare così durante la restante metà (magari accelerando un pochino).
Com'è andata?
La notte prima dormo benissimo. Al risveglio sto da Dio, faccio la mia colazione e arrivo alla partenza che sono al top. L'aria è un po' fresca, ma non mi dispiace, mi riscaldo con qualche corsetta e un po' di stretching.
Alle 8.45 si parte, folla in delirio, io sono carico a 1.000 si svolta a destra e c'è un po' di vento contro, decido di mettermi in coda a un gruppetto, ma c'è qualcosa di strano: dove diavolo sono i pacer?? Guardo l'orologio e capisco che mi sono fatto prendere un po' troppo dall'entusiasmo, il ritmo in real time dice: 3'45" al km. Decido di rallentare, ma la gamba freschissima non ne vuole sapere di passare in modalità "eco-energy", finalmente al terzo km vengo raggiunto dai pacer delle 3h. Mi metto in coda a loro e sento di non fare nessuna fatica, il mio cervello mi dice di lasciarli andare. Non ho mai fatto distanze lunghissime a 4'15"/km, ma l'entusiasmo è galoppante e resto in gruppo. Chilometro dopo chilometro si continua a correre, mi sento sempre freschissimo e super gasato dal cinque che mi danno i bambini lungo il percorso, però penso che mi converrebbe rallentare.
Ormai si raggiunge la mezza, il cronometro dice 1h29', poi il 28°km e sono 2h spaccate. Nella mia mente balena l'idea di proseguire così e farla sotto le 3h, penso che al massimo rallento un po': ILLUSO!
Svolta a sinistra al trentesimo km e proprio al ristoro eccoli che arrivano: crampi a entrambi i polpacci. Mi fermo con gli alpini, tiro un po' i muscoli e riprendo a un ritmo più consono. Penso che se procedo a 5'/km arriverò in 3h10'. Riesco a fare un paio di chilometri, ma ecco che arrivano di nuovo. Ogni mezzo chilometro mi fermo a tirare i polpacci, mi auto convinco che non mi verranno più, ma puntuali come le tasse mi fanno capire che con la maratona non si scherza.
Al 34°km non riesco neanche a correre, in mente mi entra un brutto pensiero: il ritiro. Poi riprendo subito coscienza e continuo. Per il resto della corsa è tutto un corrichiare e fermarsi a tirare i polpacci. Finalmente giungo in Prato della Valle, mancano 100 metri, ma prima devo tirare nuovamente. Alcuni del pubblico mi rimproverano perché manca pochissimo, ma senza far stretching non riesco a muovermi. Alla fine riesco a tagliare il traguardo, sono 3h28'.
Sono contento di essere arrivato fino in fondo, ma molto rammaricato di essermi fatto prendere troppo dall'entusiasmo. Una bella esperienza che mi ha insegnato molto. Ora non vedo l'ora di riprendere a correre e nonostante sia un patito del trail, un'altra maratona sull'asfalto la rifarò sicuramente (anche perché devo rifarmi questa gestita malissimo)
