Resoconto Gara Trofeo podistico Città di Senigallia (AN).
Ovvero cronaca di una grande disfatta.....
Ogni anno una o due volte purtroppo mi capita di dover pagare il tributo a Cesare, ovvero una bella gara
in cui ci sono le premesse di fare un buon risultato, che va a schifìo.
Vengo da un periodo di buoni allenamenti ed una condizione ormai abbastanza recuperata quindi affronto
l'impegno con una buona preparazione e quella tensione naturale che accompagna la giusta determinazione di far bene.
Tovandomi dai parenti a Jesi per le festività legate alla Pasqua ed avendo così dovuto rinunziare alla garetta domenicale del campionato vicino Parma, ripiego su questo evento sulla costa marchigiana.
Faccio una bella levataccia (quanti dolci sacrifizi per la nostra passione

) e mi metto in viaggio per recarmi a Senigallia. Essendo Jesi sulle colline faccio una bella strada collinare passando posti stupendi e paesini dal nome sconosciuto. Incrocio anche diversi podisti che se la godono correndo nelle fresche ore di primo mattino.
Arrivo per le 8:00' del mattino convinto che la gara sia alle 9:00', purtroppo dopo, ricontrollando su internet mi avvedo che c'era scritto che la manifestazione avrebbe avuto inizio alle 9:30' a cominciare dalle gare dei bmbini.

Io pollo perfeziono l'iscrizione, mi cambio ed alle 8:30" sono gia in pista a girare per scaldarmi in quanto la gara partirà dallo stadio delle saline.
Dopo due buoni km di riscaldamento lentissimi in cui sento le gambe in perfetta condizione, lo speaker afferra il microfono ed annunzia che la gara partirà alle 10:00'
Nooo ed adesso che faccio?
Mi fermo e mi metto a cazzeggiare, vado in bagno un paio di volte, mi siedo in auto ad ascoltare musica, faccio stretching ecc....
Alle 9'30' partono le gare dei bambini. 200 -300 -400 mt, 600 - 800 - 1000 mt, via via che sono più grandi d'età.
Mi ha imressionato la gara dei 400 metri coi bambini da 8-9 anni.
Partono come treni: in testa una bimba atletica on un' ottima falcata ed a seguire una ciccittella che non si capisce cosa ci faccia lì in pista.
Corrono come indiavolati e, tempo brevissimo sono all'arrivo. La cicciottella spacca il culo a tutti staccando il secondo di parecchio mentre quella che era partita in testa arriva ben dopo....

misteri della fede....
Riprendo a scaldarmi perchè l'ora della partenza si avvicina.
Putroppo ho perso tutta la tensione, l'adrenalina, e la voglia. Le gambe sono ormai intorpidite. Il sole si è alzato e l'umidità pure.
Mi piazzo comunque sotto il gonfiabile a ridosso dei primi.
Asppetto lo sparo ma si sente solo uno spompato suono di fischietto. un giro di pista (piuttosto esterno) e poi via nel centro.
Cerco di stare calmo per non spomparmi subito e passo il primo km in 3'57". cerco qualcuno a cui accodarmi. e dopo altri 3'50" siamo al secondo km.
Tutto bene percorso pianeggiante a parte qualche sottopassaggio. Arrivamo ad una rotonda sul lungomare e lo prendiamo verso sud e siamo al 3° km in 3'49"
Ora comincia l'agonia perchè si è controvento. Mi piazzo dietro altri podisti per fare l'infame facendomi tirare a rimorchio, ma un rapido sguardo alla FC mi dice che sono ormai al 90% e sento una fatica bestiale. Come farò a fare altri 6 km così?
Infatti il tempo del 4° km è pessimo 3'58".
Decido di rilanciare e non guardare il cardio cercando di spingere. Le gambe infatti vanno bene, ma è che il fastidio è notevole.
Arrivato al 5° km coi battiti ben oltre il 90% e con il misero passo di 3'55" decido di finire lì la mia gara.
Un adecisione forse ridicola. Non ho mai mollato in 2 anni e mezzo di gare. Altre volte sono scoppiato ma proprio mollato mai.
Mi fermo un minutino e poi riparto a ritmo del lento cercando di capire perchè non ho più la voglia di soffrire.
La settimana scorsa a conclusione di un bel ciclo di carico ho corso un test 5 km in 18"52" con un passo di 10"/km più veloce con meno battiti.
Sicuramente la temperatura e l'umidità non chè l'avvelenamento alimentare degli ultimi giorni ha fatto il resto.

Procedo cercando di mantenere una andatura sciolta senza forzare ma la fatica rimane alta così come i battiti che non ne vogliono sapere di scendere.
Dopo la metà della gara siamo quasi al giro di boa sul lungomare ed incrocio l'ex nazionale
Daniele Caimmi che conduce in testa la gara. Corre elegantissimo senza fare apparentemente il minimo sforzo. Il secondo dopo di lui segue dopo un centinaio di metri. La sua faccia invece è una maschera di sofferenza. Lui si che sa affrontare la gara come si deve, non come me che mi lascio andare alla minima fatica.
6°,7° 8° 9° km sul lungomare col vento alle spalle. Sicuramente mi sarei ripreso ma ormai è andata così quindi mi rassegno mentre mi passa tutto il mondo: quantià industriali di podisti che corrono ansimando e gemendo per la sofferenza. Li invidio perchè loro hanno saputo affrontare la gara meglio di me.
L'agonia finisce allo stadio dove arrivo in pista quasi a passo di jogging e concludo con un bel 44'50". Strano il gamin dice 44'22" eppure sono partito praticamente sulla linea del via...
Riporto la traccia con Endomondo perchè anche Garmin connect si è rifiutato di scaricarla....
http://www.endomondo.com/workouts/327264702/9313883
Ritiro pacco gara, bevo un bicchiere di tè e mangio 3 spicchi di mela.Poi cambiarsi in auto.
Scambio due chiacchiere col simpatico signore 63enne dell'auto accanto che mi dice che ha ripreso a correre da un anno dopo la scomparsa della moglie
Ha corso tre maratone in 3 mesi e l'ultima, quella del Lamone in 3h38"...

dice che la corsa gli ha ridato la vita dopo le recenti disavventure, che lo fa stare bene. Questa cosa mi fa sparire di colpo tutta la mia delusione per la gara e ridà luce alla mia giornata.
Riprendo la strada di casa percorrendo il lungomare con alla mia sinistra un mar adriatico verde smeraldo.
Ciao a tutti.

UNA VITA FA....PB:3000 10'32"- 5 Km 17'55" - 10 Km 36'46" - HM 1h23'13" - MAR. 3h15'48"
Prossima gara.......