@ daniloge ... ora sappiamo cosa regalarti per Natale ... pinne, maschere e boccaglio
ma a parte gli scherzi ... come era affrontare l'ostacolo con le gambe "a pezzi" per la corsa?
Io e te dovremmo essere della stessa classe, me lo ricordo bene Antibo, un grande anche lui.
Mi aggregò anche io alla domanda di erman, son curioso pure io di sapere le sensazioni del salti della siepe.
10k:43'31"-21.1k:1h36'54"-30k:2h30'52"-42,2k:3h38'57"-6h:53,623k-12h:99,113k-Asolo 100:12h54'
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Per quel che mi ricordo erano un incubo. Dover riprendere il passo ogni 70 metri è davvero una sofferenza.
Considerando che erano soli 2k erano molto veloci (ok tutto è relativo io li facevo appena sotto i 7') acido lattico a go go. Avevo una tecnica degna di pugile e saltavo, a parte i primi due ostacoli, poggiando il piede, quindi per me era ancora più difficile riprendere il ritmo.
La Riviera poi era una scommessa tutte le volte.
Purtroppo ai campionati di società bisognava coprire la gara, era una gara del sabato pomeriggio e poi la domenica mattina con la stanchezza ancora addosso dovevo farmi 800m o 4x400. Per fortuna l'anno dopo la foto ho fatto i 1500 chr erano la mia gara.
Comunque sono sempre una gara con fascino, e chi.ha tecnica può fare la differenza.
Se qualcuno si ricorda lambruschini e Carosi. Il primo era più forte ma il secondo aveva un passaggio dell'ostacolo fantastico e quasi colmava il gap.
li ricordo tutti. Ricordo le fughe di Panetta nei 3000siepi, Antibo, Mei e le triplette italiane. Lambruschini e Carosi quando l'Italia faceva scuola in quelle specialità...
"Corro perché, in quel momento, i miei demoni ed io definiamo il nostro futuro insieme..."
Ah, mi chiamo Cristian...