simonerun ha scritto:Ciao Dovedavide, secondo te l'approccio pose running potrebbe migliorare i risultati rispetto alla corsa con appoggio "di tallone" e soprattutto minimizzare la possibilità di infortuni? Hai fatto, per caso, qualche tentativo in questo direzione?
Si in effetti ho provato, meglio sto andando avanti in questa direzione.
Sia con scarpe minimalista che con quelle tradizionali, la falcata è corta e la mia frequenze, senza nemmeno farci caso, sta sui 175-181 passi al minuto.
Filmato su tapis roulant:
- postura corretta, testa-busto-anca in linea, appoggio alla verticale della stessa linea.
- appoggio piede destro ottimo, dall'estreno avanpiede verso la punta, con movimento di pronazione controllato e stabile. Unico neo, dopo la fase di spinta, visto da dietro, il piede tende a viaggiare leggermente verso l'esterno invece di stare nell'asse.
- appoggio piede sinistro piu esitante, pianta piena e leggera instabilità al livello del ginocchio che tende a versare verso l'interno. Come il piede destro dopo la fase di spinta, anche se è leggermente piu attenuato come movimento.
- Il problema piu importante per me dopo l'infortunio ed il mio problema di conflitto femoro-acetabolare: il movimento di estensione in fase di spinta, anche qui tutto a posto, sorpreso in bene chi mi segue
2 cose da correggere:
1° oscillazione verticale "importante" (come se corressi saltellando), un buon maratoneta dovrebbe correre in una galleria 2cm piu grande della sua statura. Cio mi porta ad essere meno efficace e "economico" e sbattere la testa nel tunnel ad ogni falcata
2° leggera rotazione delle spalle per cio che riguarda la parte alta del corpo.
Prima di cambiare stile di corsa non avevo noie particolari, avrei corso cosi all'infinito, purtroppo è arrivato lo stop dovuto al conflitto femoro-acetabolare.
Lo psoas infortunato, ora considerato guarito, non da noie con il nuovo stile di corsa, l'unica cosa sono l'achilleo e polpaccio di entrambe le gambe che si lamentano un po, ma sembra sia un passaggio obbligato con questa postura, quindi occhio a non esagerare e stare all'ascolto del corpo.
Ascoltando ho notato:
- il quadricipite dopo la corsa è piu rilassato di prima. Prima, senza parlare di dolori, lo sentivo un po stanco perche "da li tiravo la potenza", ma sembrava una cosa non sospetta e normale, ora, paragonando mi sento piu leggero dopo la corsa.
- il piede, se prima mi sembrava affaticato (contratto) con tendenza a fare "crampi" sotto la pianta che faceva drizzare le dita, ora è tutto il contrario, dita estremamente flessibile e piede leggere e agile nella camminata post corsa.
- dell'achilleo e polpaccio ho gia scritto, unico punto negativo.
A livello cronometrico, non so, a momento non guardo, sono contento di correre e concentrato sulla mia corsa.
Il passo è quello della corsa lenta, finché il fisico ed in particolare achilleo e polpaccio si lamentano, aumentero poco a poco il volume, la qualita ci pensero piu avanti, quando il fisico avra fatto un passo avanti nell'evoluzione.