Non prendetemi in giro ma....

[Valby]

Le prime due gare, nel 2016 le ho fatte entrambe con il chip da mettere alla scarpa e riconsegnare (c’erano dei secchi apposta…) all’arrivo

La cosa divertente o tragica è che la mia prima gara in assoluto arrivato alla zona partenza per fortuna in largo anticipo, mi rendo conto di aver lasciato il chip in albergo - a 2 km dalla zona… classici errori da principiante risultato sono dovuto tornare e ho fatto 4 km di riscaldamento non previsti… il chip adesivo usa e getta da questo punto di vista semplifica le operazioni e che ormai è sempre più diffuso.
In alcune gare ormai si vede la stampa dei pettorali con applicazione e test del chip al momento del ritiro, hanno una stampante in loco, questo anche riduce lo spreco perché stampi solo quello che viene ritirato.

[Matt21]

Le prime due gare, nel 2016 le ho fatte entrambe con il chip da mettere alla scarpa e riconsegnare (c’erano dei secchi apposta…) all’arrivo

Dalle mie parti si è usato fino a poco fa, anzi non escluderei che alcuni circuiti lo utilizzino ancora

[EvaK]

Tutte le gare provinciali da me (dunque sotto Fidal Brescia) prevedono ancora il chip, io uso la cavigliera. Sicuramente usata anche in Olanda alla 100 km di Winschoten (me lo ricordo perchè eravamo state tutte attentissime a usare calzini un po' alti anche se c'erano 32 gradi, per evitare sfregamenti!).
Nelle gare in pista qui il pettorale è ancora di quel tessuto non tessuto, davvero molto più comodo della carta (che poi è chimica e va nell'indifferenziato).
Ultima gara Fidal cui ho partecipato, era una 10km a chiusura di stagione non omologata. Alla partenza ci salutiamo tra atleti e ci accorgiamo che tutti i nostri pettorali sono diversi e riciclati da altre gare. In quel momento ho amato la semplicità e la povertà della corsa, dove tante cose non sono perfette, nessuno le pretende e ci si diverte comunque. Per inciso poi c'era un ristoro degno di una major perchè le pizzerie e pasticcerie locali ci tenevano a fare bella figura!

[tristimonia]

Gara di trail della scorsa estate. Partenza dal paesello. Mancando posto, parcheggio l'auto ad un paio di km, ritiro il pettorale, torno all'auto e mi cambio. Torno in paese, A cinque minuti dalla partenza vedo che molti concorrenti hanno il chip legato ai lacci delle scarpe. Io non ce l'ho. Realizzo di averlo lasciato nella busta del pettorale.

Mi fiondo a mo' di Bolt verso l'auto, apro il baule e come un forsennato rovisto dappertutto. Il chip non c'è. Torno come un missile sotto il gonfiabile della partenza. Vedo un gruppone di concorrenti. “Che fortuna” penso, “non hanno ancora dato il via”. Poi mi guardo attorno e con orrore scopro che hanno tutti il pettorale verde. Il mio è azzurro. In due secondi realizzo che quelli della 27 km (la mia gara) sono già allegramente partiti, e che io mi trovo nel gruppo della 16 km, che partirà tra qualche minuto.

Senza aver tempo di pensare qualcosa di razionale mi fiondo verso l’arco della partenza fendendo la folla urlando: ventisette! ventisette! come fosse un grido di battaglia. Dopo essermi preso una marea di vaffa arrivo davanti al gruppo della sedici e sbatto violentemente contro i tavoloni che hanno messo di traverso per dividere i due gruppi. Guardandomi malissimo l'addetto mi fa scivolare tra due tavoli e mi urla di passare sotto la fettuccia. Ovviamente lo speaker che commenta le partenze mi sput*** urlando nel microfono "e salutiamo anche il concorrente ritardato della ventisette" (spero che intendesse in ritardo, ma non sono molto sicuro). Poi ho scoperto che alcuni avevano il chip alle scarpe, e altri dietro il pettorale. Indovinate dove era il mio...?

[Paride]

Queste sono esperienze da raccontare ai nipoti

[Emanuele1976]

@tristimonia ahahah, mi sono immedesimato! nel mio caso sarei stato accompagnato alla partenza dallo stuolo di divinità da me invocate durante l'ordalia; ma mi piace pensare che abbiano portato in trionfo anche te